Lunedì 5 febbraio presentazione libro alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara)
FERRARA – Racconta le avventurose vicende di due ragazzi divenuti amici per una casualità, durante la Grande Guerra, il romanzo della giovane autrice ferrarese Micol V. Osti dal titolo ‘I disertori – In bocca al lupo’ che lunedì 5 febbraio alle 17 sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara).
Nel corso dell’incontro dialogheranno con l’autrice Anna Quarzi e Fabrizio Fiocchi.
LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Peter Wolf e Atlas Alcott erano solo due ragazzi durante la Grande Guerra. Due giovani in trincee opposte l’una all’altra. È stato un assurdo incidente a fare incontrare i due nemici. Una casualità che li porta a decidere di disertare insieme. Nella bollente e scintillante New York dei ruggenti anni ’20, Peter e Atlas si sono fatti strada come duo di musicisti. Sono imprigionati in quell’intrigo d’illegalità che domina gli anni del proibizionismo. Si esibiscono in uno speakeasy. Vivono nell’albergo di lusso che nasconde il locale e il cui padrone è un boss mafioso. Del resto però il boss Frank De Latini li tiene al sicuro dal loro passato e ben protetti nel suo impero. Non male dopotutto, no? No. Perché ci sono segreti che perfino i due -ormai inseparabili- amici nascondono l’uno all’altro. E si sa… Le bugie hanno le gambe corte. Il primo capitolo della storia di due amici dal rapporto fraterno, incastrati nel conflitto tra polizia e criminalità. Vincere una guerra è difficile. Soprattutto quando non sai da quale delle due parti stare.
L’incontro fa parte della campagna di crowdfunding volta a sostenere la pubblicazione del volume. Essa avverrà una volta raggiunto l’obbiettivo di 200 prevendite tramite il sito di Bookabook.
Nata a Ferrara il 9/9/1999, Micol V.Osti frequenta l’ultimo anno del liceo L.Ariosto della sua città. Un romanzo ha prepotentemente preso il controllo della sua vita da qualche anno. Ma la sua passione per le storie è nata molto tempo prima: da piccola, all’ora di andare a dormire, Micol si faceva rimboccare le coperte, chiudeva gli occhi e poi si raccontava mentalmente una storia “a puntate”, fino a quando il sonno non prendeva il controllo e i personaggi costruiti dalla sua testolina non si mescolavano ai colori dei sogni notturni. La sera dopo, breve riassunto dell’episodio precedente e via a raccontare il seguito. Ha capito presto che la sua direttiva era quella di trasmettere ad altri gli universi creati dai giochi della sua immaginazione. Sperimentando con il disegno, il cinema e la letteratura, ha trovato nella scrittura il suo braccio destro.