PARMA – “Scegli che uomo 6” è l’invito che arriva dalle auto del Comune di Parma cui sono stati apposti i messaggi della campagna di “Maschi che si immischiano”. L’iniziativa è stata presentata in mattinata dall’Assessora alle Pari Opportunità Nicoletta Paci e da Stefano Fornari dell’Associazione promotrice raccogliendo sotto l’Albero di Natale della Piazza alcune delle auto già corredate di lunotto con messaggio. Sei vetture (in tutte sono 24) che riportavano i 6 slogan della campagna di comunicazione del Comune di Parma, promossa, appunto, in collaborazione con l’associazione Maschi che s’immischiano”. Insieme all’invito “Scegli che uomo sei” sei situazioni su cui riflettere presenti nella quotidianità di tutti. “Un partner attento o che si fa servire?; “Un padre che ascolta o che spaventa?”; “Insegni il rispetto o denigri le donne?”; “Aiuti un amico che si separa o sono affari suoi?”; “Un collega che valorizza o che svaluta le donne?”; “In pubblico ascolti le donne o le mortifichi?”.
Domande che portano a valutare il comportamento (degli uomini) nella quotidianità e nelle relazioni. I messaggi ricordano anche il tema dell’assunzione di responsabilità da parte degli uomini relativo al fenomeno della violenza maschile contro le donne.
L’iniziativa segue numerose azioni della campagna. Gli atleti della squadra delle Zebre Parma si sono prestati per l’immagine dei poster e locandine e vetrofanie sono state affisse sui mezzi della Tep.
“Che uomo sei?” vuole accendere l’attenzione sulle modalità di relazione tra uomo e donna che spesso si esprimono in maniera stereotipata.
Sei brevi slogan che vengono diffusi come spunti di riflessione su come gli uomini interpretano, a esempio, il ruolo di partner o di padre o di collega, un autoesame su come parliamo in pubblico, o anche solo in compagnia degli amici, del ruolo delle donne. E su quanto le sappiamo ascoltare. O mortificare.
Maschi che si immischiano è un’associazione, nata nel 2016, per sensibilizzare l’opinione pubblica della nostra città, troppo spesso teatro di femminicidi e di altri episodi di violenza, e per portare in primo piano il tema della responsabilità maschile. Un percorso che ovviamente va avanti in sintonia con gli enti e le associazioni che già, da anni, si battono per eliminare ogni tipo di violenza e di discriminazione di genere.
Oltre ad organizzare e a partecipare ad eventi pubblici (cortei, dibattiti), i MCSI hanno cercato fin da subito di puntare anche su una comunicazione capillare, per raggiungere la fascia di popolazione più ampia. E negli ultimi mesi è partita una nuova fase che ha trovato immediatamente ascolto e sinergia negli enti locali, a partire dal Comune di Parma.
Qui è stata votata in Consiglio la mozione che sintetizza i principi dell’associazione e fissa i punti che dovrebbero essere messi in pratica nel rapporto uomo-donna sui luoghi di lavoro e nelle varie situazioni (la famiglia, gli amici…). Da qui è partita una filiera che ha già coinvolto la Provincia e che si sta cercando di estendere a tutti i Comuni del Parmense. Parallelamente si è iniziato, sempre insieme al Comune, un dialogo con le Azienda sanitarie e prosegue con altre Istituzioni pubbliche.
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