Oggetto dell’indagine i 4.294 laureati dell’Università di Parma tra il 2004 e il 2018 che hanno fondato un’impresa o che hanno acquisito quote di capitale (1.480) e le 5.024 imprese che sono state fondate
PARMA – È stato recentemente presentato dal Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea il Rapporto 2020 “Laurea e Imprenditorialità” (www.almalaurea.it/universita/altro/2020/laurea-imprenditorialita), nato dalla collaborazione con il Dipartimento di Scienze Aziendali dell’Università di Bologna e Unioncamere. Il Rapporto rappresenta il primo studio sulla imprenditorialità dei laureati in Italia e ha come obiettivo quello di fornire un’analisi dettagliata e completa del fenomeno dell’imprenditorialità dei laureati in Italia, in un arco temporale di oltre vent’anni.
L’indagine utilizza congiuntamente i dati dei 2.891.980 laureati presenti in AlmaLaurea, che hanno conseguito il titolo in un ateneo italiano tra il 2004 e il 2018, e i dati delle 236.362 imprese da essi fondate e delle 68.852 imprese di cui i laureati possiedono quote di capitale. Le informazioni riguardanti i laureati provengono dalla banca dati AlmaLaurea, mentre le caratteristiche delle imprese derivano dalla banca dati di Unioncamere e da quella di AIDA Bureau van Dijk, che raccoglie informazioni sulle società di capitale che operano in Italia.
Oggetto dell’indagine, per quanto riguarda l’Università di Parma, sono i laureati che hanno fondato un’impresa (4.294) o che hanno acquisito quote di capitale, i cosiddetti joiner (1.480), nonché le 5.024 imprese da essi fondate.
«I dati che escono da questo primo Rapporto AlmaLaurea sulla propensione all’imprenditorialità dei laureati italiani – commenta il Rettore Paolo Andrei – sono decisamente lusinghieri per quanto riguarda il nostro Ateneo. Sono infatti più alte della media nazionale sia la percentuale dei laureati dell’Università di Parma che hanno fondato nuove imprese, sia quella dei laureati che hanno acquisito quote di capitale in imprese già esistenti. Siamo consapevoli che un rapporto positivo con il mondo imprenditoriale – che nel nostro territorio è davvero di alta qualità – rappresenta un valore aggiunto per il percorso che offriamo ai nostri studenti, sia dal punto di vista della didattica che della ricerca, e per questo motivo stiamo mettendo in campo molteplici azioni per far sì che questo rapporto sia sempre più strutturato e proficuo».
I 4.294 laureati dell’Università di Parma fondatori di impresa
Sono definiti “fondatori di impresa” coloro che, al momento della creazione di un’impresa, possiedono una quota di capitale e ricoprono una carica di amministratore o titolare nell’impresa stessa.
Dai dati emerge che il 7,8% dei laureati dell’Università di Parma è fondatore di impresa (si tratta, complessivamente, di 4.294 laureati), percentuale più alta di quella del complesso dei laureati che si ferma al 7,1% (corrispondenti a 205.137 laureati).
Ecco le principali caratteristiche dei 4.294 laureati di Parma fondatori di impresa, messe a confronto con il totale dei 55.134 laureati dell’Università di Parma tra il 2004 e il 2018:
- gli uomini rappresentano il 56,8% dei fondatori e le donne il 43,2% (sul complesso dei laureati le percentuali sono, rispettivamente, pari a 41,5% e 58,5%)
- il 55,2% dei fondatori ha padre imprenditore o libero professionista (quota decisamente superiore al 39,4% osservato sul totale dei laureati), il 17,6% ha padre dirigente o direttivo/quadro, il 16,9% impiegato e il 10% operaio (sul complesso dei laureati tali percentuali sono, rispettivamente, pari a 17,7%, 24,5% e 18,0%). La tendenza è sostanzialmente confermata se si prende in considerazione la professione della madre
- tra i fondatori il 46,9% ha una laurea di primo livello (rispetto al 65,2% del complesso dei laureati), mentre il 53,1% ha una laurea di secondo livello (quota decisamente superiore al 34,8% osservato sul complesso). I gruppi disciplinari più rappresentati sono: economico-statistico (28,6%), giuridico (12,3%) e letterario (9,6%).
Di seguito vengono descritti i 4.294 laureati fondatori di impresa dell’Università di Parma rispetto alle principali caratteristiche delle imprese che hanno fondato:
- il 28,2% dei fondatori ha creato la propria impresa prima di conseguire la laurea (il 9,2% prima di iscriversi all’università, il 18,9% durante gli studi universitari), il 30,4% entro il terzo anno dalla laurea (l’11,6% entro il primo anno dalla laurea, il 10,1% tra il primo e il secondo anno, l’8,7% tra il secondo e il terzo anno dal titolo), il 41,4% dopo il terzo anno dalla laurea
- il 51,1% dei fondatori ha creato un’impresa nella regione sede dell’ateneo di conseguimento del titolo
- l’84,1% dei fondatori ha avviato una sola attività imprenditoriale, mentre il 15,9% è un cosiddetto fondatore seriale, ossia ha fondato più imprese
- tra i fondatori, il 39,4% ha fondato una società di persone o di capitale; tra questi, l’8,4% ha fondato l’impresa con compagni di università (il 2,1% con compagni di corso).
I 1.480 laureati dell’Università di Parma che hanno acquisito quote di capitale in impresa (joiner)
Sono definiti joiner coloro che hanno acquisito una quota di capitale in impresa, maggiore o uguale al 10%, in un momento successivo alla fondazione della stessa. Dai dati emerge che i joiner rappresentano il 2,7% dei laureati dell’Università di Parma: complessivamente 1.480 laureati. Anche in questo caso è un dato più alto della media nazionale, che si attesta al 2,3%.
Ecco di seguito le principali caratteristiche dei 1.480 laureati joiner dell’Università di Parma, confrontati con il totale dei laureati:
- gli uomini rappresentano il 54,6%, le donne il restante 45,4% (sul complesso dei laureati di Parma tali quote sono, rispettivamente, pari a 41,5% e 58,5%
- rispetto al 39,4% del totale dei laureati, il 77,7% è figlio di un imprenditore o di un libero professionista, mentre è decisamente minore la quota di figli di dirigenti o direttivi/quadri (10,9% rispetto al 17,7%), impiegati (6,6% rispetto al 24,5%) e operai (4,6% rispetto al 18,0%). La tendenza è sostanzialmente confermata se si prende in considerazione la professione della madre
- il 45,7% ha una laurea di primo livello, mentre il 54,3% una laurea di secondo livello. I gruppi disciplinari più rappresentati sono l’economico-statistico (28,2%), il giuridico (14,3%) e ingegneria (12,4%).
Ed ecco di seguito alcune caratteristiche dei 1.480 laureati joiner di Parma rispetto alle imprese da essi partecipate:
- il 42,1% ha acquisito una quota in impresa prima del conseguimento del titolo (il 14,1% ancora prima di iscriversi all’università, il 28,0% durante gli studi), mentre il 57,9% l’ha fatto dopo aver conseguito il titolo (in particolare, il 6,3% entro un anno dal titolo, il 9,1% tra il primo e il secondo anno e il 6,6% tra il secondo e il terzo anno);
- il 49,5% ha acquisito una quota di capitale in un’impresa con sede nella stessa regione dell’ateneo in cui ha conseguito la laurea, il 33,3% in un’impresa con sede in una regione differente ma nella stessa ripartizione geografica dell’ateneo, il 17,2% in un’impresa con sede in una ripartizione geografica diversa da quella dell’ateneo.
Le 5.024 imprese fondate dai laureati dell’Università di Parma
Di seguito vengono descritte le principali caratteristiche delle 5.024 imprese fondate dai laureati dell’Università di Parma, messe a confronto con il totale delle 236.362 imprese fondate dai laureati presenti nella banca dati AlmaLaurea. Tra le imprese fondate dai laureati dell’Università di Parma:
- il 79,6% ha sede al Nord (rispetto al 38,4% delle imprese fondate dal complesso dei laureati), il 5,7% ha sede al Centro (rispetto al 22,1%) e il 14,7% al Sud (rispetto al 39,5% delle imprese fondate dal complesso dei laureati)
- il 59,4% è una ditta individuale, il 27,7% una società di capitale e il 12,9% una società di persone. Tra le imprese fondate dal totale dei laureati, tali quote sono rispettivamente pari a 60,2%, 24,8% e 15%
- in termini di fatturato, il 93,9% è una microimpresa, il 5,4% una piccola impresa, lo 0,8% è una media impresa. Considerando le società di capitale fondate dal 2013 al 2019, il 4,6% è una start-up innovativa (è il 5,6% tra le società di capitale fondate dal complesso dei laureati nel medesimo periodo)
- le imprese femminili sono il 34,4%, rispetto al 38% osservato tra le imprese fondate dal complesso dei laureati.