Rimini

L’attesa con Anna Foglietta e Paola Minaccioni dal 22 al 24 novembre al Teatro Galli

attesa©Fabio Lovino

RIMINI – “Si prova per Rosa e Cornelia grande simpatia: soffri con loro, le ami con dolcezza, le adori, partecipi prima con una, poi con un’altra, poi con tutte e due… e alla fine non ti sorprendi di pensare che forse potrebbero essere la stessa persona”.Per dare corpo e voce alla nobildonna (Cornelia) e alla sua serva (Rosa), Michela Cescon si affida per la sua seconda regia teatrale a due interpreti molto amate dal pubblico come Anna Foglietta e Paola Minaccioni, protagoniste della pièce “L’attesa” di Remo Binosi, in scena da martedì 22 a giovedì 24 novembre (ore 21) per il nuovo appuntamento della stagione di prosa del Teatro Galli.  

Al loro debutto sul palcoscenico riminese, Anna Foglietta e Paola Minaccioni raccontano il dramma di due donne che vengono allontanate e rinchiuse per nove mesi nella stessa stanza per nascondere e per  scontare la vergogna di una gravidanza inaspettata.  

Il testo di Binosi ha una grande forza drammatica e di coinvolgimento e pur essendo ambientata nel Settecento mantiene un’aderenza col il nostro contemporaneo: la differenza di classe, il rapporto serva-padrona, il doppio, l’amore, il piacere, la maternità, il peccato, la punizione, il femminile, il male, la morte, la seduzione. Tutto viene raccontato con continui cambi di registro narrativo, tenendo in equilibrio tra loro commedia e dramma, grazie anche a un linguaggio è originale e sorprendente esaltato dal talento delle due interpreti. 

“Tutto è raccontato con freschezza e con un erotismo naturale nei confronti della vita e del mondo – spiega Cescon nelle note di regia – Alle due attrici viene richiesta un’adesione fisica ai personaggi totale e il loro stare in scena diventa molto sensuale, non per un finto gioco di seduzione, ma per la loro immersione nel racconto. Due voci femminili che diventano un gran bel punto di vista, per portare in scena il nostro sguardo più personale ed intimo”.  

Dopo essersi misurata con la trasposizione teatrale dell’ultimo romanzo di Alberto Moravia La donna leopardo, Michela Cescon sceglie con Teatro di Dioniso di portare in scena un testo che nel 1994 fece conoscere l’autore veronese Remo Binosi al grande pubblico.  

Rispetto alla storica versione diretta 28 anni fa da Cristina Pezzoli, questo nuovo allestimento parte dalla prima stesura del testo del 1992, nel quale si esalta la relazione tra le due protagoniste: un dualismo moderno da teatro del Novecento, tra personaggi, ma anche drammaturgico tra il teatro di Rosa in lingua veneta e la letteratura ricca di immagini e inconscio di Cornelia.  

“Mia moglie era in attesa di nostra figlia Giulia e io stavo leggendo le memorie di Casanova – ha raccontato Binosi – Le avventure del grande seduttore si accompagnavano all’esperienza che stavo vivendo, con il procedere della gravidanza il corpo di mia moglie cambiava e insieme cambiava anche il rapporto che lei aveva con sé stessa e con le altre donne. La sentivo parlare con le sue amiche e intessere facilmente discorsi anche con donne molto diverse da lei, si scambiavano emozioni, consigli, paure e speranze. C’era tra loro una corrente di grande energia comunicativa. Proprio a partire da un dato intimo come quello del corpo gravido, le donne costruiscono una rete di confidenza e complicità di cui gli uomini sono assolutamente incapaci. Il maschio mito Casanova con la sua dispersiva sessualità, mi sembrava la prova di questa incapacità, cominciai così a pensare a una storia che mettesse a confronto donne diverse entrambe incinta dello stesso uomo assente”. 

Anna Foglietta e Paola Minaccioni
L’ATTESA

di 
Remo Binosi
regia Michela Cescon
produzione 
Teatro di Dioniso, Teatro Stabile del Veneto 

 

Biglietti 

La biglietteria è aperta dal martedì al sabato dalle 10 alle 14; martedì e giovedì anche dalle 15 alle 17.30, tel. 0541 793811, biglietteriateatro@comune.rimini.it. Biglietti on line su https://biglietteria.comune.rimini.it/ 

Informazioni: www.teatrogalli.it 

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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