FORLÌ – Sabato 18 alle ore 18.00 Sergio Guidi presidente dell’Associazione Patriarchi della Natura ha donato una rara pianta antica di melograno, come augurio di successo, al Festival di Caterina Sforza. La pianta è stata messa a dimora nel giardino del CEAS “la Cócla”, in via F. Andrelini n. 59 a Forlì alla presenza dei rievocato medievali delle Associazioni Il Drago Oscuro, Famaleonis e la Rosa die Venti e alcuni rappresentanti dello staff organizzativo del festival.
Il melograno è una pianta di origine antichissima con una forte valenza simbolica. Mai frutto ha ispirato artisti, miti e leggende come il melograno, questo frutto è evidentemente perfetto per rappresentare la fertilità e l’abbondanza.
“Abbiamo scelto il melograno ispirati dalla figura e dalle gesta di Caterina Sforza, ci racconta Guidi, questo perché oltre ad essere bella e vigorosa, la melagrana contiene molti semi, appunto simbolo di produttività, ricchezza e abbondanza. Tante epoche e civiltà sono passate ma la melagrana rimane costantemente a rappresentare la vita, l’amore, ricchezza e prosperità.
Numerose culture antiche – greche, ebraiche, cristiane e babilonesi – attirate dal particolarissimo frutto, lo reputavano un vero e proprio miracolo, quasi una testimonianza terrena delle entità superiori. Tali credenze furono ancor più rafforzate dall’evidente tenacità e sopravvivenza della pianta alle ostilità. Ippocrate, padre della Medicina, valutò il frutto di melograno nei suoi studi, elogiandone le virtù medicamentose, approfondite realmente solo dalla Scienza Ufficiale contemporanea così come Caterina utilizza il frutto nel suo manoscritto “Experimenti di Madonna Caterina”.
Regalare un melograno, quindi, porta benessere e ricchezza ed è il miglior augurio che ci sia, perché racchiude nel suo significato tutti questi auspici.
Il quadro, nella foto rappresenta “La Madonna della melagrana” di Sandro Botticelli che a detta di alcuni studiosi si dice rappresenti Caterina Sforza con i suoi figli.