Il presidente provinciale di Alpi-Apc, Elio Ivo Sassi: “La battaglia dell’Ucraina è anche la nostra. Lo sentiamo tutti”
REGGIO EMILIA – L’assemblea provinciale dell’Associazione liberi partigiani italiani – partigiani cristiani ha espresso unanime apprezzamento alle decisioni del governo italiano a sostegno dell’Ucraina e alla compatta risposta del mondo occidentale all’aggressione in atto in quel Paese.
“Con l’efferato attacco al popolo ucraino provocato dalla sciagurata politica nazionalista russa, condotta da Putin e dai suoi seguaci, che condanniamo senza appello – sottolinea Elio Ivo Sassi, presidente dell’Alpi-Apc reggiana – lo spettro di una guerra di grandi proporzioni si riaffaccia sul nostro continente. Auspichiamo che la trattativa in corso sia concreta e non ingannevole e che si giunga ad una composizione del conflitto rispettosa dell’aspirazione di libertà, democrazia e autodeterminazione dell’Ucraina”.
Sono passati quasi ottant’anni da quando “un’altra brutale invasione colpì l’Italia – prosegue Sassi – e fece nascere quello spirito di Resistenza che unì persone di diversa sensibilità per un solo obiettivo, cacciare il nemico nazista dalla nostra terra. In questi giorni i nostri fratelli ucraini stanno riaffermando e applicando quei valori che permisero al nostro Paese, con il sostegno del mondo libero, di sconfiggere la prepotenza degli occupanti”.
Conclude il presidente provinciale dei partigiani cristiani: “Come i nostri padri e i nostri nonni manifestarono concretamente tanto tempo fa, anche la Resistenza ucraina sta offrendo una lezione al mondo intero, ribellandosi al tiranno invasore e dando un segnale forte pure allo stesso popolo russo, che sta in parte protestando contro questa sciagurata decisione dei suoi governanti e che manifesta a sua volta, nonostante la repressione, la sua voglia di pace, democrazia e giustizia. La battaglia dell’Ucraina è anche la nostra. Lo sentiamo tutti. E rafforza il valore della nostra Resistenza. Ora, come allora, restiamo compatti affinché, con le nostre azioni e le nostre preghiere, sia scongiurata la più grande sciagura che l’umanità sarebbe chiamata, dall’alba dei tempi, ad affrontare, un conflitto nucleare, senza vinti né vincitori, che non lascerebbe scampo proprio a nessuno. Che il buonsenso prevalga. Che la pace vinca. Sempre”.