CORIANO (RN) – L’impegno dei ragazzi della Comunità San Patrignano, guidati dal giovane architetto Cosimo Bonciani, sbarca questo week end a “Artigianato e Palazzo” a Firenze. L’importante rassegna, in programma dal 16 al 18 settembre al Giardino Corsini, porta all’attenzione il valore dell’artigianato come opportunità di riscatto sociale e lo fa accogliendo, anche in questa XXVIII edizione, alcune cooperative artigiane a valenza sociale che, attraverso percorsi formativi, aiutano persone in difficoltà a reinserirsi nella collettività. “Il lavoro manuale ha una funzione sociale perché connette le persone alla società, integra individui con trascorsi diversi e, in questo senso, può contribuire alla rinascita di chi ne è stato emarginato”, spiegano gli organizzatori Sabina Corsini e Neri Torrigiani. “Ben si prestano dunque le botteghe – luoghi da sempre basati sulla socialità e punto di riferimento per un territorio dove si può riscoprire la propria identità – a creare opportunità di occupazione per persone isolate e con difficoltà, grazie alla diversa natura delle tante attività.”
Rientra in questo ambito l’installazione “L’ABBRACCIO” di Cosimo Bonciani – con il suo Studio Cosimo Bonciani & Partners – realizzata dal Laboratorio di Ebanisteria di San Patrignano Design Lab, con il sostegno di SCM Group e di RENNER Italia, presso la Loggia del Buontalenti di Palazzo Corsini e visibile nei giorni della Mostra. Un intreccio ligneo che avvolge il porticato in un abbraccio ideale in cui confluiscono storie ed esperienze unite dall’amore per l’artigianato e dove le colonne di pietra serena stanno a rappresentare i membri più anziani del gruppo, pronti a sostenere i nuovi compagni d’avventura. “Abbiamo raccolto la sfida di ARTIGIANATO E PALAZZO” – spiega Cosimo Bonciani – “e prodotto un’idea di installazione per la Loggia del Buontalenti che parte dall’incastro di singole assi combacianti le une con le altre, come tessere di un mosaico, ciascuna con una diversa dimensione e “personalità”, ma unite però da un unico colore, l’azzurro del cielo, per indicare la forza soprannaturale che gli uomini possono avere, uniti nella differenza ma con uno scopo comune, proprio come avviene in una comunità.”.
Incastrandosi tra loro le assi diventano autoportanti, così come lo sono le persone di San Patrignano che prendono coscienza della propria forza attraverso il rituale il lavoro svolto insieme agli altri, diventando autosufficienti. “Così anche le personalità più complesse – rappresentate dalle assi che fuoriescono dai confini della Loggia stessa – hanno un loro ruolo nell’intreccio e diventano parti fondamentali nell’interezza della struttura”, afferma Sandro Pieri responsabile Design Lab San Patrignano. Le assi che compongono l’opera verranno poi trasformate in prodotti di design per assumere nuova vita in un concetto di riuso e riciclo.
I Laboratori SAN PATRIGNANO DESIGN LAB – invitati da anni ad esporre al Giardino Corsini – oggi contano circa 200 giovani in percorso di recupero e il modello organizzativo delle attività si ispira al design strategico per il sociale, incentrato sulla valorizzazione della creatività individuale.
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