Vetrina delle migliori produzioni di spettacolo, cinema e arte. Chiude il palinsesto la Nona sinfonia di Beethoven con il concerto che si è svolto a Piacenza circa un mese prima dell’inizio dell’emergenza Covid-19
BOLOGNA – Dopo due mesi di programmazione on line e in Tv, mercoledì 13 maggio cala il sipario su #laculturanonsiferma, il festival multimediale realizzato dalla Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con gli operatori culturali del territorio, con l’obiettivo di mantenere vivo il rapporto con i cittadini nel momento di lockdown dovuto alle misure contro il Covid-19.
Un obiettivo raggiunto, vista la risposta del pubblico, davvero numeroso nell’accompagnare sul portale della Cultura emiliaromagnacreativa.it e su LepidaTV la programmazione quotidiana, dalle 18 fino a tarda notte, con una selezione della migliore produzione culturale regionale.
L’evento di chiusura, fortemente simbolico, è il concerto che si è tenuto il 12 gennaio 2020 alla Galleria Alberoni di Piacenza, una delle città più colpite dalla pandemia, circa un mese prima della chiusura dei teatri. Si tratta della Nona sinfonia di Beethoven, concerto per orchestra voci e coro della Monferrato Classic Orchestra – Casale Coro, Coro Panatero di Alessandria. Dirige Sandór Karólyi (ore 23.10).
Fra gli appuntamenti di maggior interesse, da lunedì 11 a mercoledì 13 maggio ci saranno i concerti di Traiettorie, uno dei principali festival italiani dedicati alla musica contemporanea e tra i più noti in Europa. In programma tre esibizioni di altissimo livello: Arditti Quartet, Ensemble Prometeo, Accroche Note, con musiche di Luigi Nono, Olga Neuwirth e Arnold Schönberg.
Modena, città e scuola del belcanto, si racconta in due video con testimonial del calibro di Raina Kabaivanska, Mariella Devia (entrambe soprano),i direttori d’orchestra Aldo Sisillo e Janos Acs e il baritono Leo Nucci, mentre con il concerto Mediterraneo viene proposta una performance di improvvisazione musicale – undici musicisti su un unico palco, per un’unica volta – che si è svolta ad Arti Vive Festival 2019.
Per Jazz a domicilio, a cura di Bologna Jazz Festival, lunedì 11 maggio la diretta streaming vede protagonista il Duo Pineda – composto da Monia Pineda, voce, e Pino De Fazio, piano – che propongono un divertente e intenso omaggio alla musica italiana con alcune composizioni originali, tra swing e latin.
Per finire Homicide House, spettacolo che ci ha fatto conoscere la scrittura teatrale di Emanuele Aldrovandi, uno dei giovani drammaturghi di punta del teatro italiano, e Beast without beauty, di Carlo Massari è prodotto da una delle più originali formazioni di danza contemporanee residenti in regione, C&C Company.
Sono soprattutto due gli eventi da segnalare per il cinema. Il ritrovamento dell’archivio filmico e cartaceo di Antonio Marchi, esponente del neorealismo che ispirò Bertolucci, ha reso possibile la programmazione di Come un canto, documentario proposto in collaborazione con Kiné e Home Movies – Archivio Nazionale del Cinema di Famiglia (12 maggio).
Quindi la nascita delle tv locali indipendenti degli anni ’70 è raccontata da Fabrizio Colliva e Dario Collina in Quelle antenne sui tetti (13 maggio).
La trasmissione “Bologna racconta” andrà alla scoperta della città più nascosta, dei tesori meno conosciuti, delle vicende perse nella memoria. Partendo dalle collezioni del Museo Civico Medievale, del Museo del Patrimonio Industriale, del Museo civico del Risorgimento e del Museo internazionale e biblioteca della musica. Prodotto da TR Media, 2018 per Istituzione Bologna Musei, a cura di Alessio Bellodi e Giada Guida, per la regia di Alessio Bellodi.
Gli eventi andranno on line sulle piattaforme regionali di EmiliaRomagnaCreativa (www.emiliaromagnacreativa.it) e Lepida Tv www.lepida.tv, canale YouTube LepidaTV OnAir, oltre che sul canale 118 del digitale terrestre e sul 5118 di Sky e sulle pagine web e social degli operatori culturali coinvolti nell’evento. I programmi potranno subire variazioni, gli aggiornamenti sul portale www.emiliaromagnacreativa.it.