Laboratorio aperto, percorsi sulla cittadinanza europea

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Martedì 26 aprile l’incontro riassuntivo del progetto regionale. Tra i temi, le disuguaglianze di genere di cui si era discusso, anche con gli strumenti della realtà virtuale, a Modena

MODENA – Quali sono le disuguaglianze di genere, a partire da quelle che colpiscono le donne? Dove si trovano le radici della cittadinanza europea? Come si sviluppa l’impegno etico a favore dell’ambiente? Che rapporto c’è tra la cittadinanza digitale e il digital divide? Si approfondiscono questi temi nell’incontro di martedì 26 aprile al Laboratorio aperto di viale Buon Pastore 43, dove alle 11.30 l’Associazione mazziniana italiana e Fondazione Giacomo Brodolini, in collaborazione con i quattro Laboratori aperti dell’Emilia Romagna, presentano, in un incontro aperto al pubblico, i risultati del percorso “#EuTechLabs: Laboratori di cittadinanza europea”.

Eutechlabs è un progetto sulla promozione della cittadinanza europea che si è sviluppato nei mesi scorsi nei Laboratori aperti del territorio. Co-finanziate dalla Regione Emilia-Romagna e patrocinate dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea, le attività ha messo in luce le sfide future per i diritti e i doveri fondamentali nell’Unione Europea attraverso un percorso sperimentale di quattro giornate basato su laboratori esperienziali di realtà virtuale (vr), sfruttando le tecnologie presenti appunti all’interno dei Laboratori aperti, e dibattiti con esperti di settore.

Nell’incontro modenese, il 18 novembre dell’anno scorso, si era parlato di “(dis)uguaglianze di genere in un contesto di mutazioni socio-economiche”; erano state approfondite, in particolare, alcune delle maggiori teorie e pratiche dei movimenti femministi, la figura di Giorgina Saffi e il suo ruolo di promotrice dei diritti delle donne durante il Risorgimento italiano. Inoltre, erano stati esaminati gli strumenti di policy introdotti dalle istituzioni europee per le politiche di genere. Al dibattito avevano preso parte Alessandra Righini, docente di storia dell’arte e membro dell’Ami; Barbara De Micheli, head of social justice unit alla Fondazione Giacomo Brodolini, Elena Musiani; docente di storiografia femminista e di movimenti delle donne nel mondo dell’Università di Bologna; Thomas Casadei, docente di Filosofia del diritto di Unimore. Nell’occasione, infine, il pubblico aveva potuto visionare alcuni contenuti in realtà virtuale come “Wher – Mappe fatte dalle donne per le donne”, un servizio di gps con mappe aggiornate anche sulla base della “sicurezza” percepita da parte di utenti femminili.

Concluse le iniziative sul territorio, i temi di Eutechlabs sviluppati a Modena e negli altri tre incontri sono rientrati ora in un video-percorso sviluppato dall’Ami che contiene tutti i contenuti del progetto e con cui adesso se ne presentano i risultati alla comunità, ai partner e alle istituzioni. L’evento del 26 aprile nella struttura di viale Buon Pastore ha proprio questo obiettivo, alla presenza anche di Michele Finelli, presidente nazionale dell’associazione, pure con lo scopo di favorire la replicabilità e la diffusione dei temi e delle metodologie.

L’accesso è libero, con mascherina ffp2 e Green pass rafforzato; è possibile prenotare il posto collegandosi al sito www.getcrowd.eu/it/event/eutechlabs. Per informazioni si può contattare il Laboratorio aperto (modena@labaperti.it oppure 059 8678533) e l’Associazione mazziniana italiana (ami.segreteria@libero.it).