MODENA – È definitiva l’aggiudicazione della gestione del Laboratorio Aperto all’ex Aem al raggruppamento di tre imprese guidato dalla Fondazione Giacomo Brodolini di Roma. Con la pubblicazione, giovedì 2 agosto, della determinazione di aggiudicazione si è infatti formalizzato il percorso di concessione del centro dedicato a cultura, spettacolo e creatività che si era aperto all’inizio di febbraio con la pubblicazione del bando mentre l’assegnazione provvisoria era stata decisa lo scorso 28 giugno. L’avvio del contratto con la consegna dell’immobile è previsto per settembre, al termine delle verifiche in corso dei requisiti dichiarati.
“Un passo ulteriore verso la realizzazione concreta di un progetto che per molto tempo è stato fermo e al quale abbiamo dato una nuova spinta”, commenta il vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Modena Gianpietro Cavazza mentre l’assessora alle Attività economiche e Smart city Ludovica Carla Ferrari sottolinea che “il Laboratorio, aperto ai professionisti e alla città intera, sarà un centro di circolazione delle idee per la cultura e la creatività del futuro applicata a diversi settori economici, compreso il turismo, e capace di rimettere le persone al centro delle tecnologie più innovative”.
Due le domande presentate alla procedura aperta con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa arrivate da due raggruppamenti (costituende Ati, cioè associazione temporanea d’impresa), rispettivamente di tre e di cinque imprese: uno guidato dalla Fondazione Giacomo Brodolini di Roma con Ett Spa di Genova e Mbs Srl di Bologna; l’altro da Avanzi srl di Milano. Con il punteggio di 94,57 punti su un massimo di 100 ha prevalso, appunto, la proposta del raggruppamento guidato dalla Fondazione Brodolini che ha ottenuto 86,984 punti per l’offerta tecnica e 7,586 per l’offerta economica (22 mila euro per il canone di concessione annuale). Il raggruppamento guidato da Avanzi di Milano ha invece ottenuto complessivamente 90,21 punti, di cui 80,208 per l’offerta tecnica e 10 per l’offerta economica (29 mila euro per il canone annuale di concessione).
Entrambi i progetti presentati hanno mostrato un’altissima qualità portando soluzioni e proposte altamente innovative e originali per il Laboratorio e la città.
La concessione avrà una durata di otto anni, fino al 2026, per un valore complessivo stimato di quasi 4 milioni di euro (3 milioni 935 mila, iva esclusa) che richiede al soggetto gestore un investimento complessivo di circa 2 milioni 600 mila euro. A sostegno dell’avvio del Laboratorio, il Comune di Modena verserà al gestore un contributo complessivo di 800 mila euro e finanzierà l’acquisto di arredi e attrezzature per un valore di 187 mila euro.
Il Laboratorio Aperto di Modena, dedicato alla cultura, allo spettacolo e alla creatività, nasce grazie alle risorse europee del Por Fesr 2014-2020, e nello specifico l’Asse 6 “Città attrattive e partecipate”, che ha finanziato la riqualificazione dell’edificio e l’imminente avvio delle attività.
Agendo come intermediario per l’innovazione, officina e centro culturale, il Laboratorio sarà un luogo aperto alle imprese, al sistema culturale, alle start up, ai professionisti ma anche ai cittadini, un cantiere di innovazione, anche in ottica turistica e di promozione della città. L’obiettivo è facilitare l’incontro tra domanda e offerta di soluzioni innovative e tecnologiche per la cultura, lo spettacolo e la creatività. Come le officine di antica tradizione, aiuterà giovani talenti ad esprimere il loro potenziale e a trasformare in realtà le proprie idee e, come centro culturale, offrirà al pubblico una varietà di occasioni di informazione, educazione e intrattenimento.
Il progetto prevede lo sviluppo di applicativi innovativi, scenografie tradizionali e virtuali per teatri e musei, la realizzazione di studi e ricerche su tecnologie per la cultura, Lab space e ambienti virtuali per l’apprendimento digitale e visite esperienziali. Il centro sarà inoltre un luogo multi-funzione per offrire al territorio una variegata serie di servizi tra i quali la formazione di figure professionali in ambito culturale; la sperimentazione e la divulgazione di tecnologie per la cultura, lo spettacolo e il turismo; incubazione e accelerazione di imprese culturali, dello spettacolo e della creatività; progetti educativi per scuole e università; spazi di animazione culturale e di intrattenimento aperti al pubblico.
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