La voce dei giovani sul delta del Danubio a Bologna dal 14 al 16 gennaio

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In correct

BOLOGNA – Le luci e le ombre di un paese che cambia, la Romania, tra migrazioni, diritti LGBT e minoranze etniche: uno scontro generazionale sul delta del Danubio per scoprire una delle realtà più vivaci della scena contemporanea balcanica, il centro di teatro indipendente Reactor a Cluj, nel cuore della Transilvania. “(In)correct” è lo spettacolo scritto e diretto da Leta Popescu, che attraverso il conflitto tra giovani e genitori porta alla luce i temi nazionali nei quali si può rispecchiare il pubblico di qualsiasi cultura. L’appuntamento con la prima nazionale di “(In)correct” è a Teatri di Vita (via Emilia Ponente 485, Bologna; tel. 333.4666333; www.teatridivita.it), dal 14 al 16 gennaio (venerdì ore 21, sabato ore 20, domenica ore 17).

“(In)correct” vede in scena un cast numeroso che comprende Cătălin Filip, Oana Mardare, Alina Mișoc, Emőke Pál, Paul Sebastian Popa, Lucian Teodor Rus, Doru Taloș e Tarța Sânziana, ed è inserito nella stagione “Fuori, casa” di Teatri di Vita, realizzata in convenzione con il Comune di Bologna e con il contributo della Regione Emilia Romagna.

Da questo spettacolo, Teatri di Vita applica nuovamente il riempimento massimo del 50% della sala, a prescindere da eventuali nuovi decreti, per garantire la tranquillità e sicurezza del pubblico. Inoltre è garantito l’accesso solo con “Super Green Pass” per spettatori, lavoratori e membri della compagnia ospite. Infine, si ricorda l’obbligatorietà della mascherina FFP2.

Un viaggio sul Danubio fa esplodere lo scontro tra vecchie e nuove generazioni sulle minoranze etniche, sul lavoro all’estero e sulle tematiche LGBT. “(In)correct” è il racconto dei giovani balcanici divaricata tra le aperture verso il futuro e i legami della tradizione, nel momento in cui diventano adulti. Nei conflitti con i genitori, chi ha ragione e chi ha torto? I ricordi condivisi sembrano essere il modo per stare insieme, ma se non ricordiamo la stessa cosa? Come possiamo continuare a volerci bene?

I conflitti esplodono durante uno dei più classici momenti di vita in Romania: il viaggio sul delta del Danubio, che è un luogo dall’atmosfera strana, dove tutto può accadere e dove realtà e fantasia si mescolano. In questa occasione il motivo scatenante degli scontri è il bisogno di soldi per l’acquisto di una casa, che è una vera ossessione nella società balcanica, attraverso cui emerge la spinta capitalista che invade il Paese. Il desiderio individuale, il desiderio familiare e il desiderio politico-sociale sono diversi nelle due generazioni ed entrano in rotta di collisione, arrivando a domandarci: cos’è “giusto” e cosa non lo è?

Nelle questioni entra anche il ruolo dell’attore, che qui Leta Popescu trasforma dando agli interpreti anche il ruolo dei tecnici: ma, si chiede la regista, “se l’attore assume queste funzioni, allora come si comporta il personaggio con un riflettore in mano? Anche se le cose sembrano semplici, la sovrapposizione di questi piani diventa molto complicata sul palco. Ed è delizioso per me far parte di una bizzarra sovrapposizione di piani”.

“(In)correct” fa parte della trilogia “Collage” con cui la drammaturga inserisce nel suo testo opere altrui: in “(In)visible” ha inserito opere di poeti romeni e ungheresi, in “(in)credible” ha lavorato con altri tre autori, e infine in “(In)correct” ha lavorato sulle improvvisazioni e i ricordi degli attori. Lo spettacolo è prodotto nell’ambito del programma “Gap. Narrazioni intergenerazionali” da Reactor, vivacissimo spazio teatrale di Cluj, con il quale Teatri di Vita inizia da quest’anno una collaborazione.

Leta Popescu è una delle personalità più interessanti del nuovo teatro romeno, dove è attiva dal 2013. Come regista ha diretto numerosi spettacoli nei teatri nazionali di Cluj, Craiova e Târgu Mureș, così come lavora come drammaturga e regista anche negli spazi che alimentano la vivace realtà teatrale del suo Paese, come Reactor a Cluj; The Paintbrush Factory, Zug.zone e Teatru 3G a Târgu Mureș; e Replika a Bucarest.

Reactor è il centro di teatro indipendente di Cluj, in Transilvania, fondato nel 2014. E’ impegnato nello sviluppo artistico, del pubblico e anche delle giovanissime generazioni con il progetto parallelo MiniReactor.

Un Reactor dalla Romania: è il teatro di Cluj

che presenta in prima nazionale

“(In)correct” dell’autrice e regista Leta Popescu

 La voce dei giovani sul delta del Danubio

a Bologna, Teatri di Vita, 14-16 gennaio 2022