‘La tredicesima musa’: viaggio-racconto di Carlo Degli Andreasi

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Martedì 26 marzo 2019 alle 17 presentazione libro nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea

FERRARA – E’ il racconto di un viaggio che diventa una ‘via crucis pagana’ quello contenuto nel libro di Carlo Degli Andreasi ‘La tredicesima musa’ che martedì 26 marzo 2019 alle 17 sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara).

LA SCHEDA a cura degli organizzatori

Questo romanzo è un delicato abominio, è l’ennesimo viaggio-racconto di cui non si avverte la necessità, un esercizio d’arbitrio, una nuvola di parole inconsistente come il fumo; lo stesso fumo che dai sigari rituali dei sacerdoti Maya, saliva agli spiriti divini per portare loro una preghiera. Un’epoca, la seconda metà degli anni 70 del XX secolo; un’età, i 18 anni del giovane improbabile Odisseo; un luogo non-luogo, Genova, limite oltre il quale si apre solo un mare “mentale” con le sue sirene. Il viaggio e la notte sono inscindibili in questo racconto-arca, dieci ore di tragitto interminabili tra la metafisica Ferrara e l’inesplicabile Genova, una “via crucis” pagana fatta di attesa di coincidenze e ritardi incomprensibili. Un viaggio in treno, ma forse è meglio dire un viaggio su binari, per quel senso di inevitabile ed obbligato che riassumono in sé un itinerario, per l’appunto, che si dipana nell’arco di una notte per andare da “lei”. Infine si presenta lei “la fine del tempo” con la sua sensualità, le sue sigarette Turmac, i suoi occhi di specchio d’argento.

L’autore dice di sé: “La mia origine da due famiglie, una toscana e l’altra ferrarese entrambe antiche, sono tutt’ora motivo di complessità nella mia immaginazione che mi sostiene in ogni azzardo. A mio padre devo l’amore per la lettura e il piacere di generare racconti. La Letteratura è una nave e al contempo il mare che solca, è un viaggio inquieto che ho intrapreso dalle prime letture, un viaggio che continua imprevedibile. Sono un estimatore del pensiero libero da vincoli razionalisti o metafisici, perché credo nella “complessità”, nella forza del simbolo e della metafora. Sono assertore che in ogni evento esiste un equilibrio, una forma aurea, percepibile a determinate condizioni, nascoste in tutta evidenza dal divino prestigiatore, a noi il piacere della rivelazione.”

Il calendario completo degli eventi e delle attività culturali, aperti liberamente a tutti gli interessati, in programma nelle biblioteche e archivi del Comune di Ferrara su: http://archibiblio.comune.fe.it