L’ultima riunione alla quale Gesualdo Dinaro partecipò, fu nel 2012 a causa di infortuni che lo costrinsero a smettere. E’ in questo momento che da ex pugile aspirerà a diventare maestro di boxe. “Già durante i primi allenamenti avevo avuto problemi con i tendini e i legamenti delle mani e spalle, problemi che purtroppo si ripresentarono anche durante i campionati regionali del 2009. In quell’occasione avevo vinto sia i quarti di finale che e la semifinale contro pugili più esperti di me, ma la tendinite alla spalla sinistra non mi permise di partecipare alla finale e la vittoria fu regalata a tavolino al mio avversario. Da quel momento ho continuato ad allenarmi muovendo solo la mano destra perché l’altra era fasciata. Fu in quel periodo che imparai a boxare anche in guardia mancina, visto che per otto mesi ero costretto ad allenarmi solo con la mano destra avanti. Ero sì scoraggiato, ma non mi volevo arrendere. I miei maestri mi davano forza e mi stavano vicino fino al punto di accompagnarmi alle visite dal fisioterapista. I mali fisici purtroppo prevalsero e nel 2012 ero arrivato addirittura a farmi delle infiltrazioni alle mani prima di gareggiare.”
“ Non potevo andare avanti così!” Aggiunge. “ Inizialmente con i miei allenatori decisi di non fare più combattimenti per un po’ con la speranza che le infiammazioni prima o poi sarebbero passate, ma il tempo passava e le mie spalle e le mie mani non recuperavano.”
“Nel 2013 ci siamo spostati in una palestra ‘nuova’ al PalaCosta in Piazza Caduti sul Lavoro 13 a Ravenna , che era in realtà la sede dove l’ Edera Boxe si era sempre allenata ma si era momentaneamente trasferita per lavori di ristrutturazione.
Nel 2014 ero iscritto ancora alla Federazione Pugilistica Italiana come atleta agonista, ma non combattevo più da 2 anni e la voglia di seguire questo sogno era troppa per lasciare perdere. Nel 2015 rifacendo il consiglio direttivo della palestra, i miei maestri insieme al presidente del tempo mi chiesero se volevo diventare io stesso il presidente della società, perché purtroppo quello presente aveva avuto dei problemi di salute e doveva assentarsi per un po’. Io accettai con grande piacere e da lì iniziai a dare una mano in palestra con i ragazzi nuovi. Lavorare con i neofiti mi piaceva perché riuscivo tramite la mia esperienza accumulata negli anni ad immedesimarmi in loro, ad aiutarli, a spiegare in modo chiaro i movimenti e a trasmettere la mia passione per questo sport. Tutto questo mi rendeva felice e fu in questo modo che iniziai a pensare meno alla mia mancata attività agonistica (un pensiero che mi pesò per tanti anni) e ad appassionarmi invece all’insegnamento fino a capire che sarebbe stata la mia strada.”
“È stato ad Agosto del 2019 che mi sono iscritto al corso per diventare Aspirante Tecnico, un corso di circa 2 mesi che riuscii a superare ad ottobre 2019 con il massimo dei voti. Fu anche un’occasione per conoscere tanti maestri e futuri maestri.” aggiunge “Avevo finalmente raggiunto un altro obbiettivo” .
Nel 2020 Gesualdo Dinaro riesce ad aprire una nuova società a suo nome. Nasce così la nuova “Edera Boxing Gym Ravenna”, dove in meno di due anni si sono tesserati circa 200 persone“ Nel frattempo ho sempre continuato a dare una mano in palestra e ad essere il presidente dell’ Edera Boxe Ravenna. Poi però per motivi burocratici sono stato costretto a chiudere quella società e ad aprirne una nuova tutta mia con il nome di ‘Edera Boxing Gym Ravenna’. Ho deciso di mantenere il nome ‘Edera’ in ricordo della società in cui sono cresciuto. Ho incaricato come nuovo Presidente mio papà Dinaro Salvatore e come vice Presidente mia mamma Scifo Lina.”
“Sono riuscito a rimanere nella stessa palestra al PalaCosta e finalmente posso gestire tutto come voglio! Non che prima fosse gestita male, ma il mio potere decisionale era limitato in quanto dovevo tenere conto anche dei pareri di altre persone. A seguire i ragazzi inizialmente c’erano anche Francesco Tritto e Alvaro Baraldo che sono stati affiliati tecnici insieme a me all’interno della nuova società. Poi Alvaro per motivi di salute si è dovuto fermare” ci tiene a precisare “continua ogni tanto a venirci a trovare”.
Conclude dicendo “Mi ritengo davvero fortunato ad aver raggiunto questi traguardi in poco tempo, durante un periodo così difficile.”
Quest’ anno ho portato i ragazzi a combattere ovunque, Livorno, Firenze, Udine, Parma, Reggio Emilia, Pesaro ecc. ecc. portando a casa tante soddisfazioni e non ci fermeremo qui…
NELLA FOTO, DA SINISTRA VERSO DESTRA (DINARO GESUALDO, GENTILE LUCA, TRITTO FRANCESCO)
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