La Municipale locale risponde alla chiamata di un’escursionista trentino che potrà così rientrare in possesso del bagaglio lasciato sul bus a 200 chilometri di distanza
MODENA – Un ragazzo un po’ sbadato e un’azienda di trasporto privata assai utilizzata, ma i cui conducenti, impegnati in tratte da centinaia di chilometri di percorrenza, non sono certo facilmente raggiungibili. Un binomio che non fa presagire alcun lieto fine se sul mezzo si è dimenticato qualcosa di valore, ma le cose possono talvolta andare diversamente.
Lo sa bene un signore residente a Trento che verso le 19 della serata di lunedì 7 gennaio ha visto il figlio rincasare dopo un’escursione alpina, quasi disperato non avendo scaricato dal bagagliaio del mezzo su cui aveva viaggiato la sua grossa valigia contenente materiale da alpinismo di valore e praticamente nuovo. Il padre si è messo subito in contatto con l’azienda di autobus attiva in tutta Europa, da cui si è sentito però rispondere che era impossibile contattare l’autista del mezzo in viaggio: un autobus che, proveniente da Verona, aveva fatto tappa a Trento e si era poi diretto a Modena. A questo punto è scattata la telefonata al contact center della Polizia municipale di Modena, che risponde 24 ore al giorno.
Raccolta la richiesta, verso le 22 la pattuglia della Municipale in servizio notturno si è presentata alla pensilina della stazione delle autocorriere di via Fabriani, dove era arrivato il bus partito da Verona. Gli agenti hanno parlato con l’autista spiegandogli la situazione e trovato la preziosa valigia smarrita. Hanno quindi fornito i riferimenti del proprietario al conducente che lo ha immediatamente contattato accordandosi per la restituzione del bagaglio che tornerà al proprietario mercoledì 9 gennaio quando il bus effettuerà il viaggio di ritorno facendo nuovamente tappa a Trento.