“Rami di noi” è il leit motiv: ad ogni un appuntamento i camminatori diventano, quasi senza accorgersene, pubblico di una rappresentazione frutto della combinazione di testi e brani originali, arrivando, guidati dai suoni e dalle voci del bosco, al cospetto dei “giganti verdi.”
In questo percorso, Gabriele Parrillo, regista e interprete di Alberi in Cammino, Daniela Savoldi, violoncellista e compositrice che eseguirà dal vivo le musiche e Cora Steinsleger che ha ideato coreografie e danze. La partecipazione agli eventi è gratuita con iscrizione obbligatoria (info e prenotazioni info@albericammino.org).
Ogni spettacolo sarà dedicato alla scoperta di questi alberi secolari, ogni appuntamento sarà unico perché i testi verranno adattati al percorso, e risuoneranno differentemente in ogni teatro naturale che ne farà da tappa.
“Forse l’unica risposta è questa, perdersi nella foresta” ha scritto il poeta Giorgio Caproni: un intreccio di parole, note e passi di danza, in un respiro comune, dove i camminatori si troveranno magicamente protagonisti al cospetto della natura in una rete che vede gli alberi madre secolari “guidare” la vita dell’intero bosco. Quest’anno al termine di ogni incontro verranno coinvolti esperti, botanici e paesaggisti, che racconteranno da un punto di vista scientifico e storico “l’albero” protagonista della performance artistica.
Il 22 settembre l’appuntamento a Villa Ghigi a Bologna vedrà la partecipazione straordinaria del professor Stefano Mancuso che terrà una lectio magistralis: scienziato, è tra le massime autorità mondiali impegnate a studiare e divulgare una nuova verità sulle piante, creature intelligenti e sensibili capaci di scegliere, imparare e ricordare. Professore all’Università di Firenze e ordinario dell’Accademia dei Georgofili, dirige il Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale con sedi a Firenze, Kitakyushu, Bonn e Parigi.
Questi gli appuntamenti di Alberi in Cammino 2024: sabato 24 agosto alle 17 alla Pietra di Bismantova, Castelnovo Ne’ Monti (RE) al cospetto del grande Acero napoletano; domenica 25 agosto alle 17 a Tizzano Val Parma (PR) “Il grande Faggio”; domenica 15 settembre alle 16.30 a Rondinara (RE) “La quercia dai cento rami “; domenica 22 settembre alle 16.30 a Villa Ghigi (Bologna) “Il cedro dell’Himalaya” e infine sabato 28 settembre alle 16.30 all’abbazia di San Basilide, Badia Cavana, a Lesignano Bagni (PR) ultimo appuntamento al cospetto del secolare Fico.
I testi interpretati saranno le liriche in rima di Sabrina Giarratana e Claudio Mosconi i versi “bussola” di Chandra Candiani e Tagore; cuciti insieme dai versi di Gabriele Parrillo e dal racconto “rami di noi” tratti da “l’uomo che piantava gli alberi” di Jean Giono (lasceremo un seme ad ogni camminatore).
Alberi in Cammino è un progetto di Associazione Comuni Virtuosi e della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con TurboLenta APS e Festival della Lentezza con il patrocinio dei Comuni di Lesignano de’ Bagni, Castelnuovo né Monti, Tizzano, Scandiano e Bologna, di KilometroVerdeParma e Parma, io ci sto! e la sponsorizzazione di Gruppo Chiesi e Mosqueta’s.
DICHIARAZIONI
Barbara Lori, Assessora ai Parchi e Forestazione della Regione Emilia-Romagna
«Conoscere e fare propri cinque luoghi iconici e suggestivi del nostro territorio, lasciarsi sorprendere dalla bellezza e dal racconto dei nostri alberi secolari che in questi anni abbiamo più che mai voluto far conoscere e valorizzare, farsi trascinare dalla musica e dalla danza. La Regione sostiene Alberi in cammino per la capacità davvero unica e originale di fare sintesi tra cultura e esperienze immersiva in Natura con luoghi e paesaggi da scoprire. Una iniziativa che si rinnova ogni anno grazie al lavoro di artisti ed esperti, nonché all’impegno delle associazioni che la sostengono, cui va la mia gratitudine».
Gabriele Parrillo, regista e interprete di Alberi in cammino
«Camminare è l’azione virtuosa su cui mettiamo l’accento, camminare è oggi gesto rivoluzionario, ancor più se fatto consapevolmente, se fatto insieme, come gesto di ringraziamento verso il verde della Natura, andando a rendere omaggio agli alberi monumentali, come snodi fondamentali di quella rete, a cui vogliamo profondamente riconnetterci. Le arti si contaminano, la musica fa volare le parole e insieme alla danza crea un linguaggio in grado di sorprendere. Un percorso che vuole sempre più essere trasversale, dedicato a tutti, grandi e piccoli, perché insieme si possa ritrovare lo stupore dell’infanzia, un passo che sa rallentare per giocare, guardare, contemplare, un cammino sempre aperto agli imprevisti che cerca di mettere insieme il racconto, la prosaicità della vita, con la poesia. Dunque un cammino che ci permette di vivere intensamente i doni che la natura ci fa e seguendo i passi del protagonista del racconto narrato, ci permette di trasformare il nostro dolore in una grande fioritura, che può donarci speranza, nonostante tutto»
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