La Parasailing Academy fa tappa a Marina di Ravenna

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La vela in prima linea per l’inclusione e la ripartenza in Emilia Romagna. In tanti fra diversamente abili e normodotati per provare la navigazione sugli Hansa 303

RAVENNA – Lo sport paralimpico si adopera per la ripresa dell’Emilia Romagna e l’inclusione sociale.      Quella tappa della Parasailing Academy by FIV (Federazione italiana Vela), unica in regione, saltata qualche mese fa a causa dei drammatici accadimenti alluvionali, è tornata il 18 settembre in Romagna, ospitata a Marina di Ravenna dalle associazioni Marinando 2.0 e Circolo Velico Ravennate. Ad organizzare l’evento l’XI Zona FIV in collaborazione con CIP (Comitato Italiano Paralimpico) Emilia Romagna, INAIL Emilia Romagna con il fondamentale supporto di IBSA.

Alla tappa romagnola del tour vocato alla pratica della vela per l’inclusione sociale, hanno aderito in tanti, circa 30 fra diversamente abili e normodotati che questa mattina si sono presentati sul piazzare del Circolo Velico Ravennate per “provare una barca a vela che abbatte le barriere”. Così appunto gli addetti ai lavori hanno ribattezzato la “Hansa 303”, la piccola imbarcazione a due posti per la vela paralimpica.

Prima un briefing, a seguire una lezione teorica poi via, tutti in acqua per provare l’emozione della navigazione a vela (malgrado il vento leggero) nella diga antistante il CVR, assistiti dal tecnico federale Fabio Barbieri e dal personale esperto di Marinando 2.0.

LE DICHIARAZIONI DEI PROMOTORI

Manlio De Boni, Presidente FIV Emilia Romagna: “La ParaSailing Academy nasce dalla volontà di FIV di portare su tutto il territorio nazionale la vela paralimpica e questo è stato possibile grazie ai grandi contributi di IBSA e CIP, parliamo di un complesso di 11 imbarcazioni che ha girato e girerà in diverse zone al fine di far conoscere la vela paralimpica a tutti gli associati. È un grande segnale di speranza e passione sportiva quello che oggi parte dall’Emilia Romagna, visto che riproponiamo una attivazione che siamo stati costretti a rimandare per l’alluvione”.

Sante Ghirardi, Delegato provinciale CIP: “La ParaSailing Academy completa un anno i grandi successi per Marinando 2.9. Ho voluto fortemente che questa disciplina velica sbarcasse nella nostra regione perché Marinando 2.9 divenisse l’unica realtà regionale che fa attività di vela con gli Hansa 303. Sono anche io un atleta in forze alla Marinando 2.0, abbiamo appena fatto le regate nazionali di classe e fra 10 giorni saremo ad Ancona con 2 equipaggi in doppio. Si sta già lavorando affinché il campus CIP 2024 venga a Ravenna e che la vela abbia ancora un ruolo centrale per lo sport dei diversamente abili “.

Patrizia Galli, Ufficio commerciale IBSA Farmaceutici: “IBSA da molto spazio al sociale e già 2 anni fa aveva organizzato un progetto con la vela nei Class 40. Oggi l’obiettivo di IBSA è quello di dare a questo sport un contributo sempre più presente affinché la vela inclusiva incorpori sempre più persone che hanno necessità di mettersi alla prova. Cominceremo questo tour nazionale dove aiuteremo i circoli velici a far conoscere e promuovere la vela come strumento di inclusione, abbattimento barriere e avvicinamento ai valori dello sport”.

Francesco Paolo Pontone, Presidente dall’associazione Marinando 2.0: “Come Marinando 2.0 siamo estremamente orgogliosi e felici di ospitare questa tappa, resa possibile grazie alla collaborazione e al supporto del Circolo Velico Ravennate, che ringrazio sentitamente. Abbiamo fatto in pochissimo tempo tantissima strada, il nostro progetto è risultato affidabile e realizzabile grazie anche ai partner che ci hanno supportato con la dotazione delle imbarcazioni. In pochi mesi siamo riusciti a dare vita ad una scuola di vela ed abbiamo partecipato a regate importanti ”

Elisabetta Baldini, Coordinatrice infermieristica INAIL della regione Emilia Romagna: “Crediamo che lo sport possa essere un avvio all’inclusione sociale, un’identificazione della persona ma anche una forma terapeutica riabilitativa sia a livello psicologico che fisico. Attraverso lo sport si recuperano le attività residue e latenti potendo così riscoprire se stessi e riacquisire autostima. L’attività sportiva su acqua ha un beneficio doppio, l’ambiente è più ampio e l’attività è più difficile da affrontare fungendo così da esperienza emotivamente forte. Continueremo il progetto sicuramente anche in altre attività e occasioni”.

Marianna Lorato, Direzione regionale degli assistenti sociali INAIL dell’ Emilia Romagna: “Nel corso degli anni la missione del nostro istituto è completamente cambiata dedicandosi interamente oggi alla tutela integrata dei nostri infortunati e promuovendo il benessere psicofisico della persona. La persona viene reinserita a 360 gradi nella società sotto tutti i punti di vista. Tra questi lo sport è fondamentale e l’INAIL riconosce il grande valore della pratica sportiva e ludico-motoria”.