REGGIO EMILIA – Sabato 11 Dicembre alle ore 21.00 al TEATRO SAN PROSPERO, va in scena lo spettacolo La Panchina con l’attrice Antonietta Centoducati. Lo spettacolo scritto e diretto dal M° Antonio Fava debutta nella storica sala via Guidelli.
Giunge all’alba, nel parco, Lamberta, elegante nel suo abito primaverile. È, infatti, il secondo giorno di primavera dell’anno 1901. Il parco della cittadina, immaginaria, di Thrà, in Piemonte, regione avamposto della civiltà all’italiana, ancora freschi di Unità.
Lamberta è davvero piena di contraddizioni. Il lungo monologo, che corrisponde al pensare della donna, sola, unica in scena, ne rivela tutti gli aspetti, soprattutto quelli emozionali, ma anche squarci della sua vita che, così come lei li presenta, sono in qualche modo sorprendenti.
Perché è lì, così presto al mattino? E perché ha affittato la banda, che sta lì nel padiglione, pronta ai suoi ordini per eseguire delle musiche? Beh, Lamberta perdutamente innamorata di lui, anzi Lui, quell’uomo incredibile, che per quel poco che l’ha fino ad ora frequentato, le ha già cambiato la vita, lei, lì, lo attende. L’appuntamento è oggi, nel parco, presso quella certa panchina – che è lì, la vediamo e lei la usa – per unirsi in una vita insieme, piena d’amore e di viaggi. Così lo spiega, se lo spiega, lei.
La situazione fa vivere tanti altri personaggi, che s’aggirano, passano, corrono. Dal comportamento di Lamberta capiamo che c’è qualcuno. Aiutata dai suoni e dalle voci, ce li fa conoscere. Poi ci fa conoscere, con i suoi ricordi rivissuti proprio lì, tanti umani dolenti, divertenti, sorprendenti, che lei negli anni ha incontrato. Anche un sogno, brutto, spaventoso, ci è dato conoscere dal terribile ricordo che Lamberta ne ha.
Fra i tanti personaggi che circolano nel parco, oltre ai carabinieri a cavallo e al guardone di rito, c’è una bella ragazzona che corre e fa ginnastica. Lamberta prova subito antipatia, è discinta secondo lei, fa queste pratiche che, insomma, una donna perché mai dovrebbe farle? La bella ginnasta che di tanto in tanto passa, diventa un punto di confronto. Il tempo corre a sua volta, si fa sera, Lui, anzi, lui non arriva. Non arriverà mai. La bella ginnasta capisce che qualcosa succede alla Lamberta e le fa capire che ne può uscire: si liberi di qualche fronzolo e si metta a correre con lei. Lamberta, che già aveva sfogato la sua rabbia contro quell’imbroglione, contro tutti quelli che l’hanno sminuita, contro quel maledetto crucco inventore di malattie mai esistite prima, ora, da questa giovane e dinamica sconosciuta si vede tendere una mano. Anzi, una gamba. Lamberta va, corre, segue la ragazzona, la vita cambia in meglio.
Maria Antonietta Centoducati è magistrale nei panni dell’illusa, ma poi disillusa, infine affrancata Lamberta.
Buon divertimento
ArscomicA – Dina Buccino
LA PANCHINA
atto unico di
ANTONIO FAVA
con
MARIA ANTONIETTA CENTODUCATI
Regia e musiche di Antonio Fava
Organizzazione Dina Buccino
Costumi Federica Bianchi
Scene Marco Bartoli
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