70 anni di storia del brand nel memoir corale del Cavaliere Alberto Masotti
BOLOGNA – “Una storia non può essere custodita per sempre. Occorre donarle la sua libertà”. Forte di questa convinzione, il Cavaliere Alberto Masotti ha consegnato alle stampe “LA nostra PERLA”, dedicato alla rivoluzionaria impresa che, da Bologna, ha reinventato la lingerie, dettando nuovi canoni estetici e creando un immaginario esportato in tutto il mondo.
Venerdì 8 novembre la presentazione del libro, Edizioni Minerva, è stata l’occasione per aprire le porte della storica sede de La Perla, che oggi ospita F.FRI – Fondazione Fashion Research Italy – settemila mq di spazi espositivi e didattici, collezioni, archivi e laboratori.
“Per me era arrivato il momento di raccontare la mia storia meravigliosa, consegnarla al mondo perché possa contagiare con la sua bellezza il nostro tempo” ha raccontato il Cavaliere Masotti. “È la “mia” Perla, ma soprattutto la “nostra”: ho chiesto a chi per decenni ci ha accompagnato in questa avventura un ricordo personale, e sono stato travolto dall’entusiasmo con cui tutti hanno risposto”. Per scrivere queste memorie, il Cavaliere Masotti ha infatti attinto non solo dalla sua storia personale, ma anche da quella degli storici dipendenti e collaboratori, una comunità composta da artigiani, designer, lavoranti e rappresentanti. La figura della madre Ada Masotti, “forbici d’oro”, fondatrice e nume tutelare de La Perla, rivive così in un ricordo commosso e corale.
L’autore del libro ha evocato 70 anni di storia non solo aziendale: il piano privato e quello pubblico si intrecciano costantemente nel racconto dell’imprenditore. È un corteo di immagini che si affacciano alla memoria: l’infanzia nel quartiere Cirenaica e poi, da sfollati, nelle campagne di Budrio, il ritorno in città e la creazione del primo laboratorio, con due macchine Singer, per arrivare, piano piano, a dare vita – anche grazie all’inesauribile creatività della moglie Olga Masotti – a un impero che ha saputo fare dell’innovazione il suo marchio di fabbrica.
Il libro si conclude con un’ampia gallery, che evidenzia le più iconiche campagne pubblicitarie del marchio, i simboli di un immaginario che ha sedotto il pubblico internazionale.