Il videomessaggio del Sindaco Enzo Lattuca
CESENA – Quando le hanno detto che anche il Sindaco le avrebbe rivolto gli auguri non ha resistito e ha subito conquistato la sua postazione davanti al tablet attraverso il quale settimanalmente, dall’inizio dell’emergenza sanitaria, incontra il figlio Sergio. Lunedì 22 marzo la signora Celarosa Guidazzi, per tutti Francesca, ospite della Casa protetta per anziani Nuovo Roverella, ha spento cento candeline ricevendo gli auguri dei familiari, degli amici con cui condivide le sue giornate e di tutto il personale Asp della struttura diventata ormai da tre anni la sua seconda casa.
Nata a Teodorano il 22 marzo del 1921, Francesca ha vissuto per anni a Montevecchio dove ha incontrato il futuro marito Pio Pagliarani, originario di Cesenatico e poi trasferito a Borello. Dopo la nascita del loro unico figlio Sergio, i due hanno dovuto affrontare alcune difficoltà dovute al Secondo conflitto mondiale, alla partenza di Pio per la Grecia e alla malattia sopraggiunta proprio quando era al fronte. Rimasta vedova nel 1986, Francesca ha continuato a dedicarsi alla sua famiglia, alla casa e alla cucina, sua grande passione. Pochi anni fa è entrata a far parte della famiglia del Centro Diurno del Roverella e, dopo circa un anno e mezzo di residenza privata presso il Don Baronio, è stata inserita al nucleo lilla della Cra Nuovo Roverella.
“Cento anni – commenta il Sindaco Enzo Lattuca – sono un traguardo importantissimo e per la signora Francesca una vera e propria vittoria di vita anche rappresentata dai nipoti e tris-nipoti. Francesca è un po’ la nonna di tutti i nonni e in questo giorno così speciale vogliamo rivolgerle i nostri più cari auguri in attesa di rinnovarli di persona non appena questo triste momento sarà superato. I nostri saluti le sono arrivati tramite un videomessaggio: il divieto di accesso ai parenti degli ospiti delle strutture per anziani, attivato immediatamente dopo l’insorgenza della pandemia, ha portato Asp Cesena Valle Savio a dotarsi di canali video innovativi per mantenere una vicinanza quotidiana tra gli ospiti e i propri familiari. È essenziale garantire ai nostri anziani, che più di tutti sono stati e sono esposti alle conseguenze drammatiche di questo virus, amore e vicinanza”.