La montagna incantata di archiviozeta il 22 e il 23 marzo al Teatro Arena del Sole

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BOLOGNA – Dopo quattro anni di lavoro con allestimenti itineranti nelle ‘scenografie di senso’ del Cimitero militare germanico del passo della Futa, sull’Appennino tosco-emiliano e del complesso monumentale di San Michele in Bosco all’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna La montagna incantata di archiviozeta, dal romanzo di Thomas Mann, approda sul palcoscenico di un teatro, all’Arena del Sole di Bologna, per un evento speciale in forma di maratona il 22 e 23 marzo 2025, che consentirà per la prima volta di vedere il lavoro intero in una giornata. Un’occasione unica nell’anno in cui ricorrono due importanti anniversari: i 150 anni dalla nascita e i 70 dalla morte di Thomas Mann.

Un percorso cominciato con la messa in scena della prima parte nel luglio 2022 al Cimitero militare germanico della Futa, e proseguito nel 2023 con il secondo episodio e nel 2024 con il terzo, nello stesso luogo, al quale la compagnia è particolarmente legata; simbolo storico di una guerra feroce e della riconciliazione tra popoli, proprio su quelle montagne dove la resistenza ha lottato contro il nazifascismo. «Abbiamo riletto questo romanzo durante la pandemia – spiega la compagnia – e abbiamo subito pensato che fosse il romanzo del nostro tempo: malattia e guerra. Senza bisogno di nessuna attualizzazione, bastava leggere e mettersi in ascolto».

Gianluca Guidotti ed Enrica Sangiovanni guidano un affiatato gruppo di giovani attrici e attori in un attraversamento di uno dei più importanti romanzi del Novecento. Lo spettacolo, diviso in tre parti, copre un ampio arco temporale per assecondare l’affondo nella complessità dell’opera letteraria di Thomas Mann; un corpo a corpo con un immenso romanzo, uno scavo alla ricerca di una coerenza drammaturgica che, alternando scene a tratti esilaranti, ruota intorno alle domande ultime: che cos’è il tempo? Che cosa sono la libertà, la reclusione, la malattia, la guerra, la morte? Qual è il rapporto tra la pianura e la montagna, tra lo spazio e il tempo?

«Un’opera ‘mostro’, come la definisce Mann stesso, – scrivono i registi – che ci trasporta nell’incantamento di un sanatorio d’alta montagna dove il tempo si sospende fino a quando tutto precipita nelle trincee della prima guerra mondiale; una parabola costituita da un’ascensione nei territori della cura e dei massimi sistemi che si chiude con una discesa agli inferi delle ‘terre basse’; una complessa azione teatrale, un entusiasmante percorso di conoscenza che coinvolge il pubblico in un appassionante viaggio di formazione».

Il protagonista è Hans Castorp, un giovane ingegnere di Amburgo che, entrato in un sanatorio per una breve visita a suo cugino Joachim, muovendosi in quel mondo magico d’alta montagna, inizia a perdersi nei dibattiti tra forze avverse, nelle discussioni tra i due pedagoghi che si contendono il suo spirito – il sereno umanista italiano Settembrini, liberale e assertore del progresso umano – e Naphta – l’ascetico e violento gesuita di origine ebraica, comunista e dogmatico negatore dell’umanesimo progressista; si perde accecato dall’amore per Claudia Chauchat e dalla personalità dionisiaca di Peeperkorn.

«Thomas Mann con la sua sbalorditiva maestria – continuano Guidotti e Sangiovanni –  guida noi e il suo protagonista da una scoperta all’altra nei campi più svariati: anatomia, fisiologia, patologia, farmacologia, botanica, radiologia, musica, psicologia, biologia, meteorologia, occultismo, filosofia, teologia, politica…finché, dopo sette anni di reclusione forzata in alta montagna, ecco il ‘colpo di tuono’ del 1914 che fa scomparire Hans alla nostra vista: non sappiamo quale sarà il destino di Castorp avviato alla trincea. Ma certo un’intera epoca, un’intera generazione verrà inghiottita irreparabilmente dalla Grande Guerra».

Infine conclude la compagnia: «La prima parte dello spettacolo coincide con la prima parte del romanzo, fino alla Notte di Valpurga: il tempo scorre molto lentamente. Nella seconda parte – fino a La grande irritazione – il tempo inizia a scorrere più rapido e passano gli anni. La terza parte – fino al capitolo finale Il colpo di tuono – è diversa: il testo è più scarno, asciutto e sperimentale e procede velocemente verso la catastrofe della prima guerra mondiale. A tratti la narrazione è molto divertente ma pian piano diventa una storia visionaria che, riletta oggi, dopo la pandemia e con le guerre in corso, ci rende inquieti».

Una delle novità di questo allestimento, che di fatto è una nuova regia, sono le videoproiezioni che in alcuni momenti diverranno il panorama visivo dello spettacolo. Il lavoro di ricerca e montaggio dei filmati tratti da materiali provenienti da fondi diversi è stato curato da Fondazione Home Movies – Archivio Nazionale del film di famiglia.

Ruoli e interpreti:

Signorina Engelhart, Superiora Von Mylendonk, Ellen Brand – Diana Dardi

Lodovico Settembrini – Gianluca Guidotti

Joachim Ziemssen – Pouria Jashn Tirgan

Dottor Krokowski, Leo Naphta – Giuseppe Losacco

Consigliere aulico Behrens, Mynheer Peeperkorn – Andrea Maffetti

Madame Clavdia Chauchat, Pribislav Hippe, Tous-les-deux – Enrica Sangiovanni

Hans Castorp – Giacomo Tamburini

Violoncello, orchestra del Berghof – Francesco Canfailla

Voce del grammofono – Omar Giorgio Makhloufi

Infermiera e Cameriera – Antonia Guidotti

ORARI:

Prima parte fino alla Notte di Valpurga

durata 1 ora e 45 minuti

Seconda parte fino a La grande irritazione

durata 1 ora e 45 minuti

Terza parte fino Il colpo di tuono

durata 1 ora e 15 minuti

sabato 22 marzo 2025

ore 15.00 – prima parte

ore 17.30 – seconda parte

ore 20.30 – terza parte

domenica 23 marzo 2025

ore 11.30 – prima parte

ore 14.30 – seconda parte

ore 17.00 – terza parte 

In occasione dello spettacolo, Cantinella – Ristoro all’Arena del Sole ha pensato a un menù speciale dedicato al tema e ai personaggi del romanzo di Thomas Mann: Scoprilo qui: https://bologna.emiliaromagnateatro.com/la-montagna-incantata-menu-speciale-per-la-maratona/.

Prenotazione consigliata.

archiviozeta è stata fondata nel 1999 da Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni, autori e produttori indipendenti di lavoro culturale.

Dal 2003 mette in scena opere di Eschilo, Sofocle, Karl Kraus, Pier Paolo Pasolini, William Shakespeare, Fëdor Dostoevskij, Thomas Mann al Cimitero militare germanico del passo della Futa, il più grande sacrario tedesco in Italia, sull’Appennino tosco-emiliano. Questo progetto teatrale, culturale e di ricerca storica nell’anniversario dei suoi venti anni ha preso il nome di Teatro di Marte come l’omonima pubblicazione a cura di Elena Pirazzoli (archiviozeta editrice, collana Leucò, 2019).

archiviozeta dal 2001 lavora sui temi della Memoria del ‘900 in Italia e in Europa, sulla storia e sulle testimonianze della lotta partigiana, degli eccidi nazifascisti e della Shoah, tra i molti progetti teatrali e divulgativi segnaliamo La Notte di Elie Wiesel (del 2002 e ripreso in un nuovo allestimento nel 2023/24); il laboratorio-spettacolo La Zona Grigia da I sommersi e i salvati di Primo Levi per adulti e scuole superiori ideato e condotto in collaborazione con la Scuola di Pace di Monte Sole (dal 2010 ad oggi); il progetto Nidi di ragno sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna attraverso la legge Memoria del ‘900 dal 2019 al 2022.

Dal 2014 al 2016 ha collaborato con il Volterra Teatro Festival realizzando progetti teatrali e laboratori con la cittadinanza.

Dal 2014 la sede organizzativa si è spostata a Bologna dove collabora con il Settore cultura e creatività del Comune di Bologna, i Musei civici, la Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna e con Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale.

Nel 2014 ha fondato il laboratorio teatrale La cura delle parole presso il reparto di Ginecologia oncologica del Policlinico Sant’Orsola di Bologna rivolto a pazienti, studenti, medici, infermieri, tuttora in corso.

Dal 2020 al 2023 ha curato inosservanza, un progetto di residenza artistica volto alla rigenerazione urbana in ambito culturale di Villa Aldini (Bologna): una rassegna culturale nel cui ambito ha debuttato Baccanti di Euripide.

Nel triennio 2022/2024 ha ideato e prodotto la messinscena in tre parti del romanzo La montagna incantata di Thomas Mann al Cimitero militare germanico del passo della Futa (FI) e in altri luoghi.

Dal gennaio 2024 archiviozeta ha sede nel Complesso di San Michele in Bosco parte dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna: questa residenza artistica è volta alla valorizzazione culturale e alla riscoperta di un meraviglioso e multiforme luogo della città. Il titolo del progetto di residenza artistica è VISTA PARADOX prospettive culturali.

PREMI E RICONOSCIMENTI:

Nel 2014 archiviozeta vince il Premio Rete Critica.

Nel 2023 archiviozeta è finalista al Premio Ubu/Progetto speciale.

Nel 2024 il progetto Teatro di Marte – Vent’anni di teatro al cimitero militare germanico del passo della Futa è primo nella graduatoria del Ministero della Cultura nella sezione Progetti speciali – Teatro.

Nel 2024 archiviozeta vince il Premio Ubu/progetto speciale. La motivazione: “Quello della compagnia archiviozeta è un fulgido percorso in grado di dilatare “il teatro che abbiamo in mente”. Il loro teatro compare infatti fra ex-tiri a segno, negli ex-mercati, dentro gli archivi di stato, nelle biblioteche e negli istituti medici, fra le aule magne, nei padiglioni oncologici e in cammino dentro e attorno a monumenti di guerra, come il Cimitero militare germanico al Passo della Futa, forse il loro luogo della memoria prediletto, generatore di una scena che scava nei classici e interroga la recitazione, raccontato di recente nel volume Teatro di marte. Un teatro dunque pienamente politico perché sollecita e rigenera il vivere insieme grazie alla partecipazione artistica, senza mai rinunciare ai misteri e alle ineffabili vertigini della poesia”.

Teatro Arena del Sole, via Indipendenza 44 

Prezzi dei biglietti: da 7 € a 27 €

Biglietteria: dal martedì al sabato dalle ore 11.00 alle 14.00 e dalle 16.30 alle 19.00

Tel. 051 2910910 – biglietteria@arenadelsole.it | bologna.emiliaromagnateatro.com 

Teatro Arena del Sole

Via dell’Indipendenza 44, Bologna

22 e 23 marzo 2025

Sala Leo de Berardinis

 sabato ore 15.00 | domenica ore 11.30

Una maratona teatrale dal romanzo di Thomas Mann 

La montagna incantata

drammaturgia e regia Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni

partitura musicale Patrizio Barontini

con Diana Dardi, Antonia Guidotti, Gianluca Guidotti, Pouria Jashn Tirgan, Giuseppe Losacco, Andrea Maffetti, Enrica Sangiovanni, Giacomo Tamburini

violoncello Francesco Canfailla

e con la partecipazione in voce di Omar Giorgio Makhloufi

scenografia, costumi, oggetti Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni

sartoria e costumi Carnevale “Notte di Valpurga” les libellules Studio e Elena Fregni

invenzioni e tecnica Andrea Sangiovanni

luci Camilla Mazza

assistenza canto corale Gloria e Giovanna Giovannini

assistenza coreografia Carolina Giudice

filmati d’archivio in collaborazione con Fondazione Home Movies – Archivio Nazionale

del Film di Famiglia

foto di scena Franco Guardascione

produzione archiviozeta

in collaborazione con Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale

prima assoluta

durata 6 ore e 45 minuti

tre parti con due intervalli