Modena

La Grande Magia dal 14 al 17 novembre al Teatro Storchi di Modena

La grande magia foto di Flavia Tartaglia

MODENA – A quarant’anni dalla scomparsa di Eduardo De Filippo, Gabriele Russo dirige Natalino Balasso e Michele Di Mauro ne La Grande Magia dal 14 al 17 novembre al Teatro Storchi di Modena (giovedì e venerdì ore 20.30, sabato 19.00 e domenica 16.00).

Lo spettacolo, coprodotto da Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, Teatro Biondo Palermo, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, dal 13 al 16 febbraio 2025 è atteso in un altro teatro ERT, il Bonci di Cesena.

Sabato 16 novembre alle 16.30 appuntamento con Conversando di Teatro: la compagnia incontra il pubblico, conduce la prof.ssa Angela Albanese (UniMoRe, docente di Letterature comparate, Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali).

Nell’ambito di Teatro No Limits la replica di domenica 17 novembre sarà audio-descritta per permettere alle persone non e ipo vedenti di assistere alla messinscena, grazie alla collaborazione con Centro Diego Fabbri di Forlì e al sostegno di Fondazione Banco S. Geminiano e S. Prospero; la stessa replica verrà anche sovratitolata per le persone con deficit uditivo in collaborazione con Associazione FIADDA Emilia-Romagna.

La Grande Magia è una commedia nera, a tratti drammatica, sospesa fra realtà e finzione: oltrepassando le dinamiche familiari si apre a diverse interpretazioni, grazie ai meccanismi della drammaturgia di Eduardo De Filippo.

«Fra tutti i testi di Eduardo che posso dire di conoscere a fondo – si legge nelle note di regia di Gabriele Russo – ritengo e sento che La Grande Magia sia quello più necessario oggi per i temi che affronta, per le relazioni che propone, perché è una commedia squilibrata, meno lineare e matematica delle altre, sospesa e caotica come il tempo in cui viviamo, infine, perché come regista sento di poter dare un contributo specifico e personale. La Grande Magia è un testo complesso, ha l’ampiezza e lo sguardo del gran teatro e allo stesso tempo offre sfumature nere della nostra umanità, tratti psicologici addirittura espansi nella nostra società contemporanea rispetto al 1948, anno in cui La Grande Magia andò in scena per la prima volta suscitando reazioni controverse e per lo più negative, poiché il testo non fu capito ed apprezzato».

Calogero Di Spelta, marito tradito, maniaco del controllo e incapace di amare e fidarsi, diventa uno specchio delle sfide e delle difficoltà dell’uomo contemporaneo per quanto riguarda le relazioni. È un uomo mosso da un sentimento ossessivo e con la costante esigenza di aggrapparsi a certezze granitiche, anche a costo di rinchiuderle simbolicamente in una scatola. Un luogo chiuso interpretato da Di Spelta come sicuro, una seconda prigione come soluzione per la sua relazione, per sconfiggere paure, incertezze e tormenti.

Dall’altro lato, Otto Marvuglia, mago e manipolatore dalle molteplici facce: il Marvuglia/illusione, Marvuglia/realtà, Marvuglia/impostore modificano il contesto e la percezione della verità di Di Spelta, con un conseguente cortocircuito che confonde il piano dell’illusione con quello della realtà, destabilizzando i personaggi stessi e gli spettatori.

«Smarriti i personaggi – si interroga Russo – smarriti gli spettatori, smarriti gli uomini e le donne di oggi, smarriti nelle relazioni, smarriti nel continuo fondersi del vero e del falso. Cosa è vero? Cosa è falso?

In quest’opera, tutti i personaggi potrebbero manifestarsi come visioni di un incubo, riflesso dell’angoscia e dell’ossessione di Di Spelta, manipolato abilmente dal mago Otto Marvuglia. Gli altri personaggi, pur essendo inizialmente presentati come burattini nelle mani di Marvuglia, diventano a loro volta burattinai, amplificando la complessità e la fluidità delle scene. Questa dinamica trasforma costantemente il quadro della narrazione, spostando la messa a fuoco e offrendo punti di vista mutevoli e contrastanti, sottolineando la natura sfuggente e misteriosa della commedia. La messa in scena potrebbe essere concepita come un ping pong continuo fra i personaggi, con il punto di vista che si ribalta e cambia costantemente. Una dinamica che intensifica la tensione e l’ambiguità dell’intreccio ed è una direttrice sotterranea al testo che mi piace evidenziare.

Infine, e se è vero che ci sono notevoli similitudini e riferimenti fra La Grande Magia e le opere di Pirandello, in particolare l’Enrico IV ma anche, particolarmente nel terzo atto, a Sei personaggi in cerca d’autore è anche vero che La Grande Magia mi fa pensare al La Tempesta di Shakespeare per l’omaggio che è al teatro, alla finzione e all’illusione, perché ha un carattere testamentario ed esoterico. Perché è magico. Perché è gran teatro. Perché il teatro è una Grande Magia».

La Grande Magia

di Eduardo De Filippo

regia Gabriele Russo

con Natalino Balasso, Michele Di Mauro

e con (in o.a.) Veronica D’Elia, Gennaro Di Biase, Christian di Domenico, Maria Laila Fernandez, Alessio Piazza, Manuel Severino, Sabrina Scuccimarra, Alice Spisa, Anna Rita Vitolo

scene Roberto Crea

luci Pasquale Mari

costumi Giuseppe Avallone

musiche e progetto sonoro Antonio Della Ragione

foto di scena Flavia Tartaglia

produzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, Teatro Biondo Palermo, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale

Interpreti e personaggi

Natalino Balasso                               Calogero Di Spelta

Michele Di Mauro                               Otto Maravuglia

Veronica D’Elia                                  Amelia Recchia

Gennaro Di Biase                              Mariano D’Albino e Brigadiere di P.S.

Christian di Domenico                       Arturo Recchia e Gregorio Di Spelta

Maria Laila Fernandez                       Signora Marino e Rosa Di Spelta

Alessio Piazza                                   Gervasio e Oreste Intrugli (genero Di Spelta)

Manuel Severino                                Cameriere dell’albergo Metropole e Gennaro Fucecchia

Sabrina Scuccimarra                         Zaira (moglie di Marvuglia)

Alice Spisa                                         Marta Di Spelta e Roberto Magliano

Anna Rita Vitolo                                 Signora Zampa e Matilde (madre Di Spelta)

Tournée 2024/25

dal 15 ottobre al 2 novembre, Teatro Bellini – Napoli

dal 5 al 10 novembre, Piccolo Teatro – Milano

dal 14 al 17 novembre, Teatro Storchi – Modena

dal 19 al 24 novembre, Teatro Nuovo – Verona

26 novembre, Teatro Russolo – Portogruaro

28 novembre Teatro della Regina – Cattolica

dal 29 novembre al 1 dicembre, Teatro Masini – Faenza

dal 6 al 15 dicembre, Teatro Biondo – Palermo

dal 17 al 22 dicembre, Teatro Carignano – Torino

dal 9 al 12 gennaio, Teatro Sociale – Trento

dal 14 al 15 gennaio, Teatro Comunale – Vicenza

16 gennaio, Teatro Comunale Verdi – Gorizia

dal 18 al 19 gennaio, Teatro Due – Parma

21 gennaio, Teatro Nuovo – San Marino

dal 23 al 26 gennaio, Teatro Piccinni – Bari

dal 28 al 30 gennaio, Teatro Nuovo – Udine

31 gennaio, Teatro Mascherini – Azzano Decimo

dal 4 al 5 febbraio, LAC – Lugano

dal 6 al 7 febbraio, Teatro di Locarno – Locarno

dal 8 al 9 febbraio, Teatro Comunale – Carpi

dal 11 al 12 febbraio, Teatro degli Animosi – Carrara

dal 13 al 16 febbraio, Teatro Bonci – Cesena

dal 19 al 20 febbraio, Teatro Civico – La Spezia

dal 21 al 23 febbraio, Teatro Ivo Chiesa – Genova

Informazioni

Teatro Storchi

Largo Garibaldi 15 – Modena

tel. 059 2136021 | biglietteria@emiliaromagnateatro.com

Biglietteria: dal martedì al sabato ore 10.00 – 14.00; martedì e sabato anche ore 16.30-19.00

Vendita online: modena.emiliaromagnateatro.com | www.vivaticket.com

Prezzi: da 8 € a 27 €

Teatro Storchi

Largo Garibaldi, 15

Modena

dal 14 al 17 novembre

giovedì e venerdì ore 20.30 | sabato ore 19.00 | domenica ore 16.00

La Grande Magia

di Eduardo De Filippo

regia Gabriele Russo

con Natalino Balasso, Michele Di Mauro

produzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, Teatro Biondo Palermo,

Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale

spettacolo presentato in collaborazione con Coop Alleanza 3.0

durata 2 ore

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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