Rimini

“La Grande Guerra”: da domenica 25 al Museo della Città la mostra documentaria itinerante promossa dall’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito

RIMINI – Nella ricorrenza del centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, il Museo della Città “Luigi Tonini” ospita “La Grande Guerra”, una mostra documentaria itinerante promossa dall’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito e curata, nella nostra Regione, dal Comando Militare Esercito “Emilia-Romagna”.

L’allestimento riminese si avvale della collaborazione di ARIES (Associazione Ricerche Iconografiche e Storiche) e dell’Associazione Nazionale Faleristica – RIMINI che hanno gentilmente messo a disposizione alcune testimonianze originali.

L’esposizione intende rievocare gli avvenimenti di cento anni fa, facendo rivivere, attraverso fotografie, stampe, illustrazioni e materiali dell’epoca la grande e tragica vicenda dell’Italia in armi.

Nei 41 mesi di conflitto, dal maggio 1915 al novembre 1918, oltre 5.000.000 di Italiani prestarono servizio su tutti i fronti.

In questo periodo la quotidianità dei soldati fu sconvolta e riempita da alcuni elementi che avrebbero accompagnato l’immagine della guerra sino alla fine: il reticolato, la mitragliatrice, i gas, il fuoco dell’artiglieria, l’aereo, i primi carri armati, la dura permanenza nelle trincee, l’angosciante attesa dell’assalto e lo scontro corpo a corpo fino all’ultimo sangue.

Proprio a tali elementi del lungo periodo bellico si rivolge la mostra, esaminando e talora approfondendo aspetti particolarmente rivelatori, quali

· le condizioni di vita del soldato al fronte;

· la guerra in trincea;

· il contributo delle donne nel conflitto (donne che sostituiscono gli uomini nelle fabbriche, portatrici carniche);

· lo sviluppo tecnologico degli armamenti (dirigibili, artiglierie; aeroplani; mitragliatrici; tank e armi chimiche);

· la guerra in montagna;

· la propaganda nel suo duplice aspetto (rafforzare il morale delle truppe o minare il morale dell’avversario);

· la croce rossa;

· la tutela del patrimonio artistico (salvaguardia dei monumenti in città come Padova, Venezia, Treviso, Milano e Udine);

· la necessità, al termine della guerra, di edificare i sacrari e cimiteri per eternare la memoria dei Caduti alle future generazioni (Redipuglia, Vittoriale).

La mostra sarà visitabile dal 25 marzo all’8 aprile p.v. negli orari di apertura del Museo della Città (da martedì a sabato 9,30-13 / 16-19; domenica e festivi 10-19; lunedì non festivi chiuso).

L’ingresso è gratuito.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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