BOLOGNA – Un Piano straordinario di investimenti per la provincia di Piacenza, per aiutare la ripartenza dell’area più duramente colpita dall’emergenza Coronavirus.
Sostenuto da 12,5 milioni di euro stanziati dalla Regione, risorse del proprio bilancio, nuove, al di là di qualsiasi programmazione precedente, permetterà di finanziare progetti in settori strategici quali quelli della mobilità sostenibile, delle infrastrutture, della riqualificazione urbana e degli edifici pubblici. In ogni Comune, progetti già cantierabili, in grado dunque di partire in tempi brevi. Un piano condiviso con la Conferenza territoriale – a cui partecipano gli Enti locali promotori di idee e proposte –, sulla base dei bisogni espressi dalle comunità locali e della capacità stessa del territorio di esprimere progettualità integrate, di qualità e reale fattibilità.
E’ lo strumento che la Giunta regionale, riunita ieri (lunedì 20 luglio) a Piacenza, ha condiviso con i sindaci del territorio, nel giorno che il presidente Stefano Bonaccini e gli assessori regionali passano interamente nella provincia piacentina, toccando più tappe: Fiorenzuola D’Arda al mattino per il sopralluogo al Blocco A dell’Ospedale unico della Val D’Arda, alla futura sede della Casa della Salute e alla Cittadella della Salute (in progetto), insieme al sindaco Romeo Gandolfi; poi Piacenza; quindi Castel San Giovanni nel primo pomeriggio per l’incontro con la sindaca Lucia Fontana e la Giunta comunale, passando dall’ospedale che è stato in prima linea nell’emergenza Covid; poi in Appennino a Bobbio, col sindaco Roberto Pasquali, anche qui all’ospedale del comune montano, e a Travo, col sindaco Ludovico Albasi, e al Castello di Rivalta nel Comune di Gazzola.
In mezzo, a fine mattinata, in Comune a Piacenza, nel Salone Monumentale del Palazzo Gotico di Piazza Cavalli, l’incontro con i primi cittadini insieme alla sindaca Patrizia Barbieri, con la quale poco prima c’era stata la visita all’ex Ospedale Militare, che Comune, Provincia e Regione puntano a restituire alla comunità, d’intesa col ministero della Difesa.
Quella piacentina è la seconda tappa, dopo Rimini, di un tour che toccherà tutta l’Emilia-Romagna, ma che è partito proprio dai territori che più hanno subito le pesanti conseguenze della pandemia. Il prossimo appuntamento sarà a Parma il 31 luglio.
Risorse aggiuntive e straordinarie per i territori colpiti dalla pandemia e per le aree montane e interne dell’Emilia-Romagna.
Con questo obiettivo la Regione ha dato il via a un Piano straordinario di investimenti che può contare su risorse certe per 40 milioni di euro nel triennio: 12,5 milioni per la provincia piacentina, altrettanti per quella riminese, 1 milione per il comune di Medicina nel Bolognese e 14 milioni complessivi – ripartiti in base alla popolazione – per le aree interne e appenniniche delle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara (Basso Ferrarese), Ravenna e Forlì-Cesena.
Analogo il meccanismo per la definizione dei progetti. Le parole chiave sono concertazione e coinvolgimento delle comunità locali. Saranno loro infatti, attraverso le singole Conferenze territoriali, a individuare gli interventi, già cantierabili, che potranno essere finanziati. Il Programma straordinario di investimenti sarà all’esame dell’Assemblea legislativa a fine mese, in occasione dell’assestamento di bilancio, nel quale la Giunta ha inserito le risorse necessarie.
Piacenza snodo strategico e di eccellenza della sanità dell’Emilia-Romagna, capace di ritagliarsi un ruolo da protagonista anche oltre confine.
Grazie a un programma straordinario di investimenti (nazionali, regionali e aziendali) e di interventi, tra nuove edificazioni e riqualificazioni, potrà contare sul nuovo ospedale cittadino, con una prima tranche di finanziamento per 114 milioni di euro (156 il costo complessivo dell’opera); sull’ospedale di Fiorenzuola D’Arda, con due blocchi: quello A – visitato in mattinata dal presidente Bonaccini e dagli assessori regionali – con i reparti di Medicina, Radiologia e Pronto soccorso, completamente operativo e in grado di gestire casistiche sempre più complesse, che vedrà anche la creazione di nuove sale operatorie; e un secondo blocco, il B, in fase di completamento, che diverrà centro Hub sovra-provinciale per la riabilitazione delle gravi patologie spinali e ospiterà tutte le funzioni riabilitative specialistiche presenti sul territorio. Un intervento complessivamente finanziato dalla Regione con 13,5 milioni di euro.
Ed è in corso in questi giorni il confronto tra Regione Emilia-Romagna e Ministero della Salute per dare corso all’impegno assunto dal ministro Roberto Speranza nella sua recente visita a Piacenza: uno stanziamento ulteriore di 20 milioni di euro per investimenti nella rete ospedaliera piacentina, attraverso i quali la Regione potrà aggiornare il proprio programma a favore della rete territoriale della provincia di Piacenza.
E dopo la grande capacità organizzativa in risposta all’emergenza sanitaria che l’ha duramente colpita, Piacenza è al lavoro per potenziare, con il sostegno economico dello Stato e della Regione per oltre 4 milioni di euro, i posti letto di terapia intensiva e sub-intensiva in caso di ripresa epidemica del virus: sono già stati programmati e iniziati gli interventi nei tre principali ospedali provinciali – Piacenza, Castel San Giovanni e Fiorenzuola – per creare oltre 50 posti aggiuntivi, con modifiche strutturali permanenti ma flessibili, che permetteranno di utilizzare i locali per degenze ordinarie o, in caso di necessità, per la terapia intensiva.
Una vera e propria “Cittadella della salute” è quella che ridisegnerà, a Fiorenzuola d’Arda, l’area nord-ovest del centro storico e della prima periferia – anch’essa visitata in mattinata dalla Giunta regionale – compresa tra l’ex Municipio (dove avranno sede la nuova Casa della Salute e il corso di laurea in Fisioterapia dell’Università di Parma) e l’ospedale, grazie a un avveniristico intervento di riqualificazione urbana che coinvolge Ausl di Piacenza, Comune di Fiorenzuola e Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano. Parole chiave: rigenerazione, valorizzazione e riqualificazione ambientale e sanitaria dell’intero quadrante urbano, con l’obiettivo di migliorare la fruibilità, la qualità, la vivibilità e la salubrità degli spazi e degli edifici pubblici in un’area di particolare interesse per caratteristiche storico-culturali, architettoniche e ambientali.
A queste risorse si aggiungono oltre 2 milioni di euro stanziati per interventi di riqualificazione nell’ospedale di Castel San Giovanni e nell’Ospedale di Bobbio. In particolare, nel capoluogo della Val Trebbia partiranno a breve i lavori al piano terra dell’edificio, che sarà completamente ridisegnato in due tranche. Proprio a Bobbio, nel pomeriggio, doppia tappa della Giunta regionale e del presidente Bonaccini. Si inaugurerà un’apparecchiatura d’avanguardia di cui è stato recentemente dotato l’ospedale, caratterizzata da un tavolo radiotelecomandato reclinabile in verticale e orizzontale che permette di muovere e posizionare il paziente nel modo più funzionale possibile all’esame diagnostico e sarà in grado di assolvere a tutte le esigenze radiografiche: degenti in Medicina, pazienti che accedono al Punto di primo intervento e prestazioni ambulatoriali (oltre 5.600 quelle effettuate nel 2019). A seguire, la visita al fabbricato del macello.
La montagna al centro degli investimenti regionali, per sostenere territori che possono diventare protagonisti di un nuovo modello di sviluppo, più sostenibile ed inclusivo.
Tra le tappe della giornata piacentina della Giunta regionale e del presidente Bonaccini anche Bobbio, Travo, per la visita a Piazza Trento, per la quale l’amministrazione comunale ha chiesto un contributo per il rifacimento, e in serata al Castello di Rivalta, nel Comune di Gazzola.
Dal taglio dell’Irap per imprese, artigiani ed esercizi commerciali nelle aree montane – grazie a risorse regionali per 36 milioni di euro nel triennio – che con il primo bando ha permesso di finanziare nel Piacentino quasi 300 domande per oltre 900mila euro; al bando che stanzia 10 milioni di euro per comprare o ristrutturare casa in un comune appenninico con contributi a fondo perduto da 10mila a 30mila euro (le domande dal 15 settembre al 15 ottobre).
Passando agli investimenti per la banda ultra-larga, l’Agenda digitale della Regione prevede per il Piacentino 22 milioni di euro cui si aggiungono 1,9 milioni (di cui 1,2 ai comuni montani) per la realizzazione delle dorsali in fibra ottica. Quindici le aree produttive già collegate, oltre 40 municipi, 48 plessi scolastici (in pianificazione altri 44), 390 punti di accesso wifi.
Colmare il gap di servizi che pesa sui territori appenninici. Nasce con questo obiettivo “Appennino smart” il programma che interessa 29 Comuni dell’Appennino piacentino-parmense. Scuola, sanità, valorizzazione dei beni ambientali e culturali, formazione, alcuni dei settori interessati. Gli interventi previsti sono 42 grazie a 15 milioni di euro, di cui 10 da fonte regionale, 3,7 nazionali e 1 di cofinanziamenti locali. Quindici quelli già avviati per un importo di quasi 11 milioni.
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