Terza tappa delle visite nelle province per condividere con i territori le priorità per la ripartenza. Nel capoluogo l’incontro con i sindaci e le parti sociali. Fidenza, Borgo Val di Taro, Tizzano e Langhirano le altre tappe della giornata
BOLOGNA – Un grande piano di investimenti per la sanità, le infrastrutture e la difesa del suolo, base per la ripartenza al centro dell’incontro fra il presidente Stefano Bonaccini, gli assessori regionali, sindaci, amministratori locali e parti sociali del parmense al Teatro Regio di Parma, nel corso del terzo appuntamento del viaggio nei territori della Giunta dell’Emilia-Romagna, impegnata tutta la giornata nella provincia ducale. Con la visita ai tre ospedali di Parma, Vaio (Fidenza) e Borgo Val di Taro che diventano l’occasione per toccare con mano gli interventi realizzati e in corso, ma soprattutto per raccogliere le proposte messe a punto dai sindaci e dalle aziende sanitarie per rafforzare sia la rete ospedaliera che quella della sanità territoriale.
Investimenti – nuovi e già in corso d’opera – anche per le zone di montagna, con oltre 20 milioni di euro solo tra il progetto “Appennino Smart”, il taglio dell’Irap e l’arrivo della fibra ottica; per la cultura, in particolare per Parma capitale italiana della Cultura 2020+21 (5 milioni tra finanziamenti diretti e fondi per la riqualificazione degli spazi); per le eccellenze dell’agroalimentare, in una provincia che da sola vale il 25% dell’export regionale del settore.
Trasversalmente, poi, attraversano anche Parma e provincia, concretizzandosi in lavori già in esecuzione o prossimi alla partenza, gli interventi dei Consorzi di bonifica, i fondi per la casa, quelli per la rigenerazione urbana e quelli dell’efficientamento energetico.
“Dopo Rimini e Piacenza, il viaggio che come Giunta abbiamo iniziato per toccare ogni provincia della nostra regione arriva a Parma e nel parmense, uno dei territori più colpiti dal Coronavirus: qui si è pagato un prezzo altissimo, e il nostro pensiero continua ad andare in primo luogo a chi è venuto a mancare, ai loro familiari e a chi ha sofferto– afferma Bonaccini-. Senza abbassare la guardia rispetto al virus, abbiamo avviato la ripartenza, lavorando insieme, come abbiamo sempre fatto in Emilia-Romagna, partendo soprattutto dal confronto con gli amministratori e le comunità locali per rafforzare ulteriormente la rete dei servizi. E poi fuori dagli uffici per incontrare le persone, chi fa impresa e chi lavora, come facciamo oggi, spostandoci nei Comuni. Puntiamo a un piano di ricostruzione dell’Emilia-Romagna basato sugli investimenti pubblici, a cui si legano cofinanziamenti privati, accelerando la realizzazione delle opere programmate e l’avvio dei cantieri, anche sulla base delle esigenze e dei progetti che arrivano dal territorio. Il confronto che abbiamo aperto col Governo questa settimana per la programmazione e la gestione delle risorse europee, per noi vede al centro il territorio: per questo ci confrontiamo anche oggi coi sindaci della provincia di Parma, per concordare esigenze e priorità. Vi sono già interventi per centinaia di milioni di euro, e nuovi progetti del territorio che siamo venuti a raccogliere e toccare con mano per creare lavoro, per avere un territorio più sicuro, mobilità sostenibile, più servizi di qualità. Avevamo chiesto agli amministratori locali di definire proposte concrete e oggi ci hanno presentato un piano da quasi 300 milioni di euro per rafforzare la sanità provinciale, in parte finanziato. Siamo già al lavoro per garantire ciò che serve, e anche pensando alle risorse europee del Recovery fund, sulle quali come Regione siamo coinvolti nella programmazione, il nostro impegno è dare rapida attuazione alle priorità indicate. Parma- chiude il presidente della Regione- è un motore essenziale della nostra regione e ha tutte le carte in regola per farcela: noi siamo qui per dare una mano e nel 2021, come Capitale italiana della cultura, Parma saprà ancor di più rappresentare un’opportunità per se stessa e l’intera Emilia-Romagna”.
Un approfondimento a parte è stato dedicato al futuro della sanità di una zona, il parmense, che pur non essendo stata dichiarata zona arancione o rossa è stata tra quelle più duramente impegnate nella lotta al Coronavirus, dando prova di grande forza e professionalità.
Bonaccini e la Giunta, oltre ad aver visitato le strutture sanitarie di Fidenza, Borgo Val di Taro e il Maggiore di Parma e aver ringraziato tutto il personale per lo sforzo fatto, encomiabile e di qualità, hanno partecipato, al nosocomio del capoluogo, alla presentazione dei progetti dei distretti socio-sanitari: un piano da quasi 300 milioni di euro, per quasi un terzo già finanziato e con l’obiettivo condiviso di garantire tutte le risorse necessarie. Tra le priorità individuate dal territorio, per l’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma un nuovo centro oncologico, la centrale unica per le emergenze con eliporto, il completamento dell’”ospedale delle mamme”, il potenziamento della terapia intensiva, della diagnostica e della chirurgia; nuove tecnologie biomedicali per l’Ospedale Maggiore; il potenziamento della rete delle Case della salute in tutti i distretti; lo sviluppo tecnologico delle Aziende sanitarie.
La giornata è iniziata a Fidenza, in località Vaio, con la visita insieme al vicesindaco Daniele Malvisi all’ospedale, diventato Covid Hospital durante la pandemia. Il tour è poi continuato nel capoluogo, Parma, prima all’Ospedale Maggiore, poi, accompagnati dalsindaco Federico Pizzarotti, al cantiere di Hospitale, la principale installazione di Parma Capitale Europea della Cultura 2020+21, e infine al Teatro Regio per l’incontro con gli amministratori locali e le parti sociali.
Nel pomeriggio, presidente e assessori saranno a Borgo Val di Taro dove, con il sindaco Diego Rossi, visiteranno l’ospedale Santa Maria; appuntamento successivo a Tizzano, inizialmente al cantiere della strada Provinciale 665R – che riaprirà ad agosto dopo essere stata completamente sommersa da una frana nel 2013 – e successivamente al Parco Regionale Valle dei Cedri: a guidarli, il sindaco Amilcare Bodria. A chiudere il programma, l’incontro a Langhirano con il sindaco Giordano Bricoli e i rappresentanti del Consorzio del Prosciutto di Parma, a cui seguirà una visita al Prosciuttificio Galloni, completamente ricostruito nel 2018 dopo essere stato devastato da un incendio due anni prima.
I cantieri a Parma: mobilità e difesa del territorio
Infrastrutture e trasporti sono al centro degli investimenti nella provincia di Parma per il 2020: considerando l’impegno congiunto di Regione, Anas, Fer, Rfi, Bei ed Enti locali sono infatti in programma oltre 122 milioni di euro di cantieri. Tra le opere principali, l’elettrificazione della linea ferroviaria Parma-Suzzara per 40 milioni di euro, 13 milioni di euro per l’ammodernamento della Parma-Collecchio e altrettanti per la tangenziale di Noceto, 20 milioni per la manutenzione del ponte “Giuseppe Verdi” sul fiume Po e la stessa cifra per il sostegno all’aeroporto di Parma.
Il contrasto al dissesto idrogeologico e la difesa del suolo sono gli altri grandi temi al centro dell’agenda di investimenti: nel 2020 sono programmati complessivamente 233 interventi, già finanziati per una cifra totale di 95 milioni di euro, a cui si potranno aggiungere ulteriori 5 milioni – attualmente in attesa di finanziamento ma aggiudicabili in 6 mesi. L’intervento più importante è la cassa di espansione del Baganza, un progetto da 67 milioni di euro.
Sanità
In totale, le Aziende sanitarie della provincia di Parma hanno in programmazione, progettazione o in corso interventi per quasi 100 milioni di euro. All’Ospedale Maggiore del capoluogo sono in arrivo 10 milioni di euro, all’Azienda ospedaliero-sanitaria 34 milioni; in provincia si è concluso a fine 2019 un percorso di miglioramento da 15 milioni di euro per l’Ospedale di Fidenza, mentre quello dell’ospedale di Borgotaro, per un importo totale di 3,5 milioni, è in corso.
Strutture, ma anche personale: dal 2016 al 2019 sono state assunte nella sanità più di 1.700 persone, con un turnover del 200%, un record a livello nazionale.
Parma capitale della cultura 2020+21
A inizio giugno Parma è diventata ufficialmente Capitale italiana della cultura anche per il 2021 – su richiesta presentata insieme alla Regione e alle città di Piacenza e Reggio Emilia. La Giunta regionale ha già erogato per questo appuntamento finanziamenti per 3 milioni di euro, a cui si devono aggiungere i 2 milioni di Fondi Por-Fesr utilizzati per il restauro dell’Ospedale Vecchio, che ospiterà la principale mostra-installazione dell’evento, “Hospitale”.
Gli interventi per l’Appennino
Del Piano di investimenti straordinario per le aree più colpite dal Covid, quelle montane e interne varato dalla Giunta regionale, ai Comuni appenninici della provincia di Parma sono destinati 1,7 milioni di euro, per finanziare opere immediatamente cantierabili, in concertazione con gli enti locali.
“Appennino Smart” è invece la risposta della Regione Emilia-Romagna alla richiesta dei territori di montagna di vedere colmato il gap di servizi rispetto alle città e ai centri urbani. Il programma interessa 29 Comuni dell’Appennino tra Parma e Piacenza, e ha al centro dei propri interventi settore come la sanità, la scuola, la valorizzazione dei beni ambientali e culturali e la formazione. In totale, sono previsti 42 interventi per un totale di 15 milioni di euro, di cui 10 da fonte regionale: ad oggi sono già stati avviati 15 interventi, che valgono insieme quasi 11 milioni di euro. Per superare il digital divide, attraverso Lepida la Regione ha erogato più di 2 milioni di euro per portare la fibra ottica nelle zone di montagna dell’Appennino parmense.
Tra le misure messe in campo, anche il taglio dell’Irap per imprese, artigiani ed esercizi commerciali nelle aree montane: in provincia di Parma sono state approvate quasi 700 richieste, per un contributo economico effettivo pari a 2,6 milioni di euro. Attenzione anche per il turismo: i 23 Comuni di montagna della provincia di Parma potranno infatti attingere al contributo regionale di 10 milioni di euro totali a fondo perduto per tutte le imprese dell’ospitalità, dai campeggi agli ostelli.
Le eccellenze dell’agroalimentare
Anche nel 2019 la provincia di Parma si è confermata la regina dell’export agroalimentare dell’Emilia-Romagna, contribuendo a più del 25% del fatturato (1,79 miliardi di euro su 6,8 totali). Parma è inoltre la prima provincia in Italia per l’impatto economico dei prodotti DOP-IGP. Nell’attuale Programma di sviluppo rurale, che si conclude nel 2020, le domande ammesse a contributo provenienti dal territorio parmense sono 14.783, per un importo complessivo di contributi concessi di 126,4 milioni di euro. Le imprese agricole parmensi potranno poi accedere a tutti gli strumenti di contrasto alla crisi Covid-19 messi in campo dalla Giunta, per ultimi i 24 milioni di euro stanziati dalla legge regionale approvata a fine luglio e i 105 milioni di euro di anticipi PAC erogati dalla Regione.
Banda ultra-larga e wifi
E’ di oltre 27 milioni di euro il valore delle opere in tutti i Comuni della provincia di Parma per l’estensione della banda ultra-larga che garantisca la rete internet. Quasi 3 milioni sono impiegati per la realizzazione di dorsali in fibra ottica in carico a Lepida, di cui 2,2 per i comuni montani.
Nel parmense sono 42 i municipi connessi in banda ultra-larga, 4 in Wireless con frequenza licenziata. 194 i plessi scolastici (primaria, media, superiore) collegati alla rete. Tramite Lepida, la Regione ne ha connessi 111. Sono attualmente in pianificazione i collegamenti per altre 17 scuole.
Infine, nella provincia di Parma sono presenti 410 punti d’accesso al wifi (di cui 232 a Parma), quasi uno ogni 1.000 abitanti.
Alcune immagini del tour dela Giunta regionale nel parmense