La giornalista Asmae Dachan domani racconta agli studenti del Liceo San Pellegrino la tragedia in Siria

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misano adriaticoMISANO ADRIATICO (RN) – Martedì 24 aprile alle 9.45 il Liceo San Pellegrino incontrerà la giornalista e scrittrice italo siriana Asmae Dachan, invitata a raccontare l’esperienza del conflitto siriano, con un particolare focus sulla situazione dei civili.

“L’incontro con la realtà, anche la più drammatica – spiega Silvia Paccassoni, Preside del Liceo Linguistico San Pellegrino – è un’esperienza fondamentale per gli studenti nel loro processo di formazione. La testimonianza di Asmae Dachan si intreccia con i sanguinosi accadimenti di questi giorni e consentirà di comprenderne l’origine tramite la conoscenza dei conflitti sociali di un’area così turbolenta”.

Asmae Dachan

Giornalista professionista e scrittrice italo-siriana, Asmae Dachan è la creatrice e autrice del blog Diario di Siria (diariodisiria.com). Dal 2016 lavora come freelance per diverse testate regionali e nazionali, tra cui Avvenire, The Post Internazionale, Il Fatto Quotidiano e Panorama. Nel 2016 riceve il premio Forum delle Giornaliste del Mediterraneo e il premio della giuria al Concorso Giornalisti del Mediterraneo con il reportage pubblicato su Panorama: ‘Io, nella tana degli uomini bomba’. Nel 2015 l’Ordine dei Giornalisti delle Marche le assegna il premio ‘A passo di notizia’ per i suoi reportage in Siria. Al premio è annessa la mostra fotografica ‘Siria, tra macerie e speranza’. Nel 2014 riceve il Master honoris causa in giornalismo assegnato dalla European Muslim League e dal IUOP International University of Peace.

Vincitrice del Premio Universum Donna 2013 – sezione giornalismo, ha ricevuto la nomina a vita di Ambasciatrice di Pace della University of Peace Switzerland. Asmae Dachan è autrice anche del libro ‘Il silenzio del mare’ pubblicato da Castelvecchi, che racconta la drammatica realtà della guerra in Siria attraverso la storia di due fratelli, Fadi e Ryma, che si uniscono al movimento pacifista nato segretamente nei campus universitari e che coinvolge giovani e lavoratori. I due fratelli, costretti a fuggire dalla repressione, si imbarcano in Libia alla volta dell’Italia, vivranno esperienze drammatiche ed ognuno cercherà nell’altro le risposte al perché in Siria si continua a morire. La ricerca del senso della vita e della morte, intessono la trama di questo romanzo, che si ispira a storie vere.