Una giornata internazionale di studi per la solennità civile che si celebra il 10 febbraio di ogni anno
RIMINI – Il Giorno del Ricordo è una solennità civile nazionale italiana, celebrata il 10 febbraio di ogni anno, che ricorda i massacri delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata. Istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92, vuole “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
Quest’anno – dopo esattamente vent’anni dalla legge che ha istituito il “Giorno del Ricordo” – la scelta dell’Amministrazione è stata quella di organizzare una giornata di studi internazionale, che si svolgerà venerdì 9 febbraio, nella Sala Ressi del Teatro Galli, a partire dalle ore 9. Un momento di confronto e di formazione di alto livello dal titolo “La Frontiera Adriatica fra ricerca e didattica: uno sguardo comparato”, realizzato con il coordinamento scientifico del prof. Raoul Pupo, illustre studioso, e la partecipazione di studiosi italiani, sloveni e croati. L’iniziativa è curata dall’Istituto per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea della provincia di Rimini, in collaborazione con il Comune di Rimini – Attività di educazione alla Memoria e la partecipazione dell’Unione degli Istriani – Libera Provincia dell’Istria in Esilio, del Comitato 10 febbraio, dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.
Considerata l’importanza di tale ricorrenza, si è ritenuto di accompagnare il momento puramente celebrativo con uno spazio dedicato alla riflessione, articolata in due momenti. La sessione del mattino (ore 9-13) sarà dedicata alla didattica della storia della Frontiera Adriatica, e comprenderà una tavola rotonda internazionale con esperti provenienti dalle repubbliche d’Italia, Slovenia e Croazia, con l’obiettivo di discutere la possibilità di creare strumenti didattici transfrontalieri, la cui rilevanza è stata richiamata nel 2022 dal Ministero dell’Istruzione con l’emanazione di apposite Linee guida. La sessione pomeridiana (ore 15-19), dal titolo “Guerra e urbicidi”, affronterà un tema tipico delle esperienze belliche della metà del secolo scorso, che furono, e lo sono ancora, guerre che mirano a distruggere le città e i civili.
“L’organizzazione di questa giornata di studi – sottolinea Oriana Maroni, Presidente dell’Isrec – è il risultato della collaborazione che da vent’anni unisce l’Istituto storico e il Comune di Rimini, Attività di educazione alla Memoria e vede la partecipazione delle Associazioni degli esuli presenti nel nostro territorio, con l’obiettivo di fare del “Giorno del Ricordo” un’occasione di conoscenza storica. Abbiamo molto apprezzato e condiviso la proposta di Raoul Pupo, di riflettere con studiosi ed esperti di didattica provenienti dalla Croazia e dalla Slovenia sulla possibilità di giungere a una storia condivisa, che non si ferma ai confini. In particolare, il nostro Istituto ha proposto di dedicare la sezione pomeridiana al tema degli urbicidi. Per la nostra città, che ha subito una distruzione pressoché totale durante la seconda guerra mondiale, sarà un’opportunità di confronto con altre esperienze internazionali. La Giornata rappresenta anche un momento formativo preparatorio per la partecipazione degli insegnanti al “Viaggio attraverso l’Europa”, che avrà come destinazione Trieste-Rijeka (Fiume)-Zara, la cui realizzazione si deve al sostegno dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna. Come specifico contributo del nostro Istituto alla Giornata, proporremo il video Storie di esodo dall’Alto Adriatico a Rimini, una raccolta di nove testimonianze curata da Alberto Gagliardo, da me e con la regia di Danilo Candiotti, risultato del Bando promosso dall’Istituto e dalla Biblioteca Gambalunga nel 2022, con lo scopo di creare un archivio che documenti la vicenda degli esuli giunti a Rimini.”
Sabato 10 febbraio 2024 la celebrazione alla “Biblioteca di pietra”, Molo di Rimini
Nel “Giorno del Ricordo” è prevista la consueta commemorazione alla “Biblioteca di pietra”, al Molo di Rimini. Alle ore 11 infatti – di sabato 10 febbraio – è in programma la deposizione di una corona di alloro al monumento dedicato alle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale, alla presenza delle autorità civili e militari, dei rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma e di una delegazione studentesca.