Rimini

La filiera mondiale dell’ortofrutta a un Macfrut da record: 8-10 maggio 2024

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ROMA – La filiera mondiale dell’ortofrutta si incontra a Macfrut al Rimini Expo Centre dall’8 al 10 maggio 2024. Una 41esima edizione con numeri record: 1.400 espositori in rappresentanza dell’intera filiera (+22%); crescita dell’area espositiva a 34mila metri quadrati netti (+20%) con spazi sold out da almeno tre mesi; una presenza sempre più massiccia di espositori esteri tanto da rappresentare il 40% del totale e fare di Macfrut l’evento agrifood più internazionale nel panorama italiano. E ancora, 1.500 top buyer da tutto il mondo grazie al fondamentale supporto di Agenzia Ice, Saloni tematici su trend e tendenze del settore coordinati da un team di esperti, un doppio campo prova di circa 3000 mq sull’innovazione frutticola e orticola, un centinaio di eventi nel corso della tre giorni fieristica. Fil rouge della manifestazione tre asset che fanno di Macfrut una fiera unica nel panorama internazionale per la capacità di mettere insieme business, conoscenza e networking attraverso una piattaforma b2b dedicata.

Presentazione 41esima edizione

La 41esima edizione di Macfrut è stata presentata all’Agenzia Ice il 10 aprile alla presenza di Francesco Lollobrigida Ministro MASAF, Matteo Zoppas Presidente Agenzia Ice, Renzo Piraccini Presidente di Macfrut, Fabio del Bravo Direttore Servizi Sviluppo Rurale Ismea, Donato Pentassuglia Assessore Agricoltura Regione Puglia, Marco Riccardo Rusconi Direttore AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo), Stefano Gagliardi Direttore ASSOAVI (Associazione Nazionale Allevatori e Produttori Avicunicoli). Sono intervenuti anche Letizia Pizzi di Assafrica e Giandomenico Consalvo, Presidente Civi Italia.

“Il crescente successo riscosso da Macfrut nelle ultime 10 edizioni – commenta il Sindaco di Cesena Enzo Lattuca – è frutto del lavoro di tanti, primo fra gli altri del Presidente di Cesena Fiera Renzo Piraccini, ma anche di una visione lungimirante e strategica che portò nel 2014 al coraggioso trasferimento di questa fiera da Cesena al quartiere fieristico di Rimini. Una scelta da pochi ritenuta insensata e incomprensibile (solo allora o ancora oggi?), ma che negli anni – come dimostrano i numeri – ha assicurato una crescita a livello internazionale con buyer provenienti da tutti i continenti. Come ha anche ricordato lo scorso anno a Cesena, in occasione del quarantennale di Macfrut, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, questa staffetta tra Cesena e Rimini dimostra l’integrazione, la complementarietà dei territori della Romagna, oltre che un’occasione di grande valorizzazione della nostra agricoltura, e quindi della nostra economia, con prodotti di straordinaria eccellenza, apprezzati ovunque nel mondo. È quindi una scommessa vinta, una svolta che ha portato Macfrut ad essere l’evento fieristico di riferimento dell’intera filiera ortofrutticola, dapprima a livello nazionale e poi internazionale”.

Renzo Piraccini, Presidente Macfrut: “Macfrut è una fiera di filiera che ha fatto della distintività il suo punto di forza. Tre sono gli asset che rendono unico questo evento: il business che rimane l’elemento centrale perché in fiera si va per fare affari. Il networking per la possibilità di fare incontri B2B in un’apposita piattaforma dedicata in collegamento con 1500 buyer grazie alla preziosa collaborazione di Ice Agenzia. A questi due elementi aggiungiamo il plus della ‘conoscenza’, certificata dalla presenza di un team di esperti che coordinano i diversi Saloni e garantiscono qualità nei contenuti degli eventi. Se vuoi capire il futuro dell’ortofrutta è a Macfrut che devi venire. Non è uno slogan ma una realtà che i 1400 espositori da tutto il mondo hanno compreso scegliendo questo evento”.

Nel corso della presentazione il Ministro Francesco Lollobrigida ha sottolineato come “Il valore aggiunto di Macfrut è la capacità di attrarre tante Nazioni, anche i Paesi in via di sviluppo, in particolare l’Africa, che vengono a capire come riuscire anche loro a produrre qualità, a garantirsi l’autosufficienza alimentare e a proiettarsi anche, compatibilmente con la crescita dei loro prodotti, sui mercati occidentali per far crescere ricchezza e quindi arginare a monte quella che è una delle problematiche più importanti, l’immigrazione illegale dovuta a persone costrette a scappare dalle loro Nazioni per fame. Una cosa che deve scomparire proprio impegnandosi in alcuni settori strategici come quello dell’agricoltura”.

Ortofrutta protagonista

Al centro di tutto c’è la filiera dell’ortofrutta, settore strategico dell’agroalimentare italiano. Secondo i dati Ismea la produzione ortofrutticola 2023 è stimata in circa 24 milioni di tonnellate su una superficie di circa 1,3 milioni di ettari coltivati a frutta e verdura, per 300 mila aziende coinvolte.

Il fatturato alla fase agricola ha superato i 16 miliardi di euro e anche il peso dell’agroindustria è rilevante e supera i 10 miliardi di euro. Nel 2023 gli introiti derivanti dalle esportazioni di ortofrutta fresca e conserve ammonta a 11,6 miliardi di euro di cui 5,7 derivanti dai prodotti freschi. Il saldo della bilancia commerciale degli ortofrutticoli freschi si è chiuso in maniera positiva a 550 milioni di euro, anche se in flessione rispetto al 2022 (620 milioni di euro). Il peso dell’intera filiera dell’ortofrutta (dal campo alla tavola) vale circa tre volte la produzione per un valore che si aggira sui 50 miliardi di euro. (Dati presentati da Fabio del Bravo Ismea)

Sul fronte dei consumi, sempre secondo i dati Ismea, si è registrata una contrazione in quantità degli acquisti. Il biennio 2020-2021 caratterizzato dalla pandemia aveva restituito qualche speranza circa l’aumento del consumo di prodotti ortofrutticoli ma il progressivo ritorno alla vita fuori casa ha determinato nel 2023 una battuta d’arresto degli acquisti. In particolare, diminuiscono gli acquisti in quantità di agrumi (-7%), patate (-4%) e insalate di IV gamma (-4%). Tengono le vendite di frutta (-0,1%) e crescono dell’1% quelli di ortaggi.

Macfrut, una fiera sempre più internazionale

È il tratto marcato di questa edizione testimoniato dalla presenza di oltre un terzo di espositori oltreconfine. Il focus internazionale sarà dedicato alla Penisola Arabica, in una scommessa partita tre anni fa, che in fiera vedrà la presenza di un centinaio di buyer da quell’area interessati soprattutto a mele, kiwi e uva da tavola. Le esportazioni italiane in questa zona in quattro anni sono passate dai 73 milioni di euro del 2020 ai 114 milioni dello scorso anno (+56%), secondo i dati di Agenzia Ice. Il mercato ha interessato quasi esclusivamente due aree: Arabia Saudita per un valore di 76 milioni di euro e gli Emirati Arabi Uniti per 29 milioni di euro.

Sempre dalla Penisola Arabica, insieme al centinaio di buyer, sarà presente in fiera Emirates SkyCargo per le opportunità di hub logistico per il business in quell’area. Silvia Tagliaferri, Cargo Manager Italia di Emirates SkyCargo: “I prodotti italiani sono tra i migliori al mondo e, per poterli gustare al meglio, è necessario che qualità e freschezza siano mantenute anche durante il trasporto, in ogni punto di contatto. Sfruttando la nostra tecnologia che garantisce una temperatura controllata a livello costante, le strutture, le attrezzature ed il personale altamente qualificato, Emirates SkyCargo riesce a trasportare ogni giorno 900-1.000 tonnellate di merci deperibili. Non vediamo l’ora di incontrare i nostri clienti e produttori durante Macfrut 2024, per mostrare come, grazie alla nostra esperienza a livello mondiale, potranno accrescere il loro business verso le oltre 140 destinazioni della nostra rete globale, preservando gusto e freschezza ottimali”.

In fiera un padiglione sarà dedicato al Continente africano, da anni al centro dell’attenzione di Macfrut, divenuto sempre più strategico nelle politiche internazionali del governo con l’attuazione del Piano Mattei. In fiera saranno presenti 400 espositori provenienti da 24 Paesi dell’Africa principalmente produttori, ma anche importatori di tecnologie e mezzi tecnici per l’agricoltura. In fiera ci sono le “prime volte” di Ruanda, Repubblica Democratica del Congo, Marocco, Namibia e Togo. Tra le presenze con aree ampliate troviamo Egitto, Algeria, Sudafrica, Nigeria, Mozambico e Mali con 37 imprese.

Un’altra presenza importante arriva dal Continente Sudamericano grazie a collettive da Cile, Panama e Repubblica Dominicana, Venezuela, Cuba e Argentina.

Importante la presenza di 22 grossisti dalla Spagna, ovvero dai due mercati più importanti d’Europa (Madrid e Barcellona) interessati a incontrare in particolare esportatori di mele, kiwi e uva da tavola dall’Italia.

Sul fronte delle new entry troviamo l’India, presente anche con una cinquantina di top buyer, Turkmenistan, Uzbekistan, Azerbaijan, Libano, Brasile e Argentina. I top buyer sono 1500 provenienti da tutto il mondo nella tipologia di prodotto, tecnologie e filiera.

Fondamentale in questo percorso di internazionalizzazione di Macfrut sono state la cinquantina di presentazioni in giro per il mondo (in presenza e streaming) grazie al fondamentale supporto di Agenzia Ice. Fondamentale anche la collaborazione di AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo) che in fiera vedrà la presenza di 13 sedi internazionali (Albania, Burkina Faso, Niger, Senegal, Mozambico, Tunisia, Egitto, Libano, Vietnam, Palestina, Salvador, Cuba, Colombia) sulle 19 complessive dell’Agenzia nel mondo.

Alla conferenza stampa è intervenuto Marco Riccardo Rusconi Direttore AICS: “A conferma del protagonismo dell’Italia sul terreno della food security, tema in agenda della presidenza italiana del G7, e in linea con gli impegni assunti in ambito Internazionale in occasione dell’UN Food System Summit +2, tenutosi a Roma lo scorso luglio, l’azione della Cooperazione italiana intende promuovere lo sviluppo di sistemi agro-alimentari e di accesso al cibo attraverso gli asset fondamentali dell’innovazione e della sostenibilità. Innovazione conoscitiva, di processo produttivo e tecnologico per una crescita economica inclusiva – che garantisca un aumento dei redditi, rivolgendosi principalmente a piccoli produttori e con particolare attenzione alle comunità indigene, alle donne e ai giovani – e sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale e culturale”.

Regione Puglia protagonista

Protagonista in qualità di Regione partner sarà la Puglia, conosciuta per le sue produzioni ortofrutticole di eccellenza. La Regione sarà presente in fiera con un’importante area e durante la manifestazione promuoverà i prodotti agroalimentari pugliesi attraverso convegni, eventi e degustazioni presentandosi sul palcoscenico internazionale.

Protagoniste le produzioni ortofrutticole certificate, in primis l’Uva da Tavola IGP, che concentra il 60% della produzione nazionale. Insieme ad essa anche la Cipolla Bianca di Margherita IGP, Arancia del Gargano IGP, Lenticchia di Altamura IGP, Patata Novella di Galatina DOP, Carciofo Brindisino IGP, La Bella della Daunia DOP.

Nei primi tre trimestri del 2023 l’ortofrutta pugliese si è confermata un settore molto attivo sui mercati internazionali, con 623 milioni di euro di export, e con numeri importanti sul fronte delle imprese e del numero di occupati: 32.552 sedi d’impresa con 61.139 addetti (fonte Inps).

Donato Pentassuglia, Assessore Agricoltura Regione Puglia: “Essere Regione partner di Macfrut 2024 è per la Puglia non solo motivo di orgoglio ma soprattutto è il riconoscimento dell’altissima qualità delle produzioni ortofrutticole pugliesi, che raggiungono ogni giorno le tavole dei consumatori in Italia e nel mondo. Prodotti d’eccellenza, certificati con i marchi DOP e IGP, frutta e verdura dagli alti valori nutritivi e nutraceutici, e che derivano da cultivar tipiche del nostro territorio. Al Macfrut avremo l’opportunità di guardare anche al futuro dell’uva da tavola, per la quale la Puglia è leader nella produzione in Italia”.

Saloni tematici

È uno degli aspetti che contraddistingue Macfrut. Il prodotto simbolo sarà l’Uva da Tavola, eccellenza del made in Italy ortofrutticolo che fa del nostro Paese il leader a livello europeo con una produzione di 1 milione di tonnellate. L’uva da tavola sarà al centro del Macfrut Table Grape Symposium, il Simposio mondiale che nei tre giorni della fiera richiama i massimi esperti e i principali player globali per fare il punto su ricerca, trend di mercato, andamento della produzione, innovazione di prodotto, strategie commerciali.

Sul fronte dei Saloni, due sono le novità: Innovation Hub For Healthy Food, dedicato a prodotti e tecnologie di trasformazione sostenibili per la produzione di alimenti ad alto valore nutrizionale; Agrivoltaico sulle opportunità offerte dalla generazione di energia fotovoltaica a integrazione della produzione agricola.

E ancora, il Biosolutions International Event che fa di Macfrut con una sessantina di espositori l’evento più importante a livello europeo in fatto di prodotti naturali per la difesa, nutrizione e biostimolazione delle piante. E sempre in fatto di innovazione, alla filiera vivaistica è dedicato Plant Nursery area che ospiterà anche il Simposio internazionale sui portinnesti (IRS – International Rootstocks Symposium). Conferme infine per Spices & Herbs Global Expo il salone europeo dedicato a spezie, erbe aromatiche e officinali, Pianeta Rosso sulla filiera del pomodoro, e Acqua Campus sulle innovazioni e tecnologie del risparmio idrico.

Presente in fiera un doppio campo prova su un’area di circa 3mila metri quadrati suddivisa in due padiglioni: una dedicata alla frutticoltura (padiglione C1 – Agri Field Solution), l’altra al fuori suolo, all’orticoltura da mercato e da industria e alla meccanizzazione (pad. A1 – Machinery Solutions).

I Saloni sono tutti coordinati da un team di esperti di riconosciuta fama internazionale.

Poultry Forum

In contemporanea a Macfrut (8-10 maggio) ci sarà l’Africa&Mediterranean Poultry Forum, evento internazionale dedicato al settore avicolo, promosso da Fieravicola, in collaborazione con Assoavi e Unaitalia. Si tratta di un momento di approfondimento sul settore avicolo e un’occasione di dialogo con le istituzioni e gli stakeholder per rafforzare in modo sistematico il networking con l’intera filiera.

Benessere animale e tecnologie a supporto, competitività della filiera e proposte di sviluppo, focus internazionale con i paesi africani e convegnistica scientifica nella tre giorni della manifestazione.

Le sfide della filiera avicola italiana saranno al centro della prima giornata, con la presentazione dello studio Ismea sulle prospettive del settore in Italia.

Il secondo giorno vedrà due sessioni: una dedicata alle tematiche internazionali con un focus specifico sullo sviluppo del settore avicolo in Africa e nel Mediterraneo e la presenza di numerosi buyer di questi Paesi, invitati dalla fiera e interessati alle tecnologie, alla genetica e ai prodotti veterinari italiani. La seconda sessione approfondirà il ruolo di tecnologia e innovazione come fattori chiave per affrontare le sfide in atto. Tra le tematiche le prospettive del sessaggio in ovo, vaccinazioni e assicurazioni.

Il terzo giorno, venerdì 10 maggio, sarà dedicato alla convegnistica focalizzata su aspetti più propriamente tecnico-scientifici con focus sull’avicunicoltura italiana con esperti da tutto il mondo in collaborazione con le associazioni scientifiche di settore WPSA (World’s Poultry Science Association), SIPA (Società italiana di Patologia Aviaria) e ASIC (Associazione Scientifica Italiana di Coniglicoltura.

Informazioni

Macfrut è organizzato da Cesena Fiera e si svolgerà in Fiera a Rimini nelle giornate 8-9-10 maggio 2024, orario 9.30-18.00.

www.macfrut.com

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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