Distribuito da MINERVA PICTURES, il film documentario La Febbre di Gennaro per la regia di Daniele Cini, racconta la storia di Gennaro Giudetti, giovane tarantino di 29 anni che da dieci anni, prima come volontario poi come operatore umanitario, è impegnato ad aiutare i più svantaggiati in contesti di guerra in tutto il mondo.
Gennaro ci accompagna in un viaggio in periferie dimenticate e buie: come volontario di Operazione Colomba, il corpo nonviolento di pace della Comunità Papa Giovanni XXIII. In Colombia, in difesa delle comunità contadine che scelgono ogni giorno la Pace; in Palestina, dove accompagna a scuola i bambini palestinesi; con i corridoi umanitari per siriani in Libano. Poi a bordo di una nave di ricerca e soccorso nel Mediterraneo, per passare alle epidemie come Ebola in Repubblica Democratica del Congo e al Covid-19 in Italia e in Yemen, come operatore umanitario di MSF.
«Ho accettato di fare questo documentario — racconta Gennaro — perché desideravo che tutte le vittime che ho incontrato avessero voce e la possibilità di raccontare le proprie storie, e poi sentivo il bisogno di sensibilizzare i giovani alle grandi ingiustizie di cui ero testimone. Vorrei che questo film fosse visto nelle scuole, medie, superiori, università. Poi, dall’altra parte volevo raccontare la vita di un operatore umanitario, la passione e la professionalità che ognuno di noi mette, l’amore per l’umanità disprezzata e esclusa».
«Operazione Colomba — continua — è la mia seconda casa, quella alla quale torno sempre, una famiglia che vive con gli ultimi. Mi ha insegnato che non c’è solo una povertà materiale, che non basta essere critici verso le situazioni inique, ma che è fondamentale mettersi al fianco, concretamente, di quelle persone che lottano per il proprio riscatto con la nonviolenza, vittime che rivendicano dignità e ruolo. Sono loro i veri protagonisti del film».
«Gennaro è il volto dei più di 2000 volontari che dal 1992 sono partiti con il nostro corpo nonviolento di Pace, Operazione Colomba. Questi giovani sono la speranza di futuro per tanti oppressi a cui camminano al fianco, la speranza che nasce dall’incontro con l’altro. La condivisione della vita, la concretezza della protezione e dell’accompagnamento nonviolento delle vittime dei conflitti, permette ai volontari di entrare nelle storie individuali, creare relazioni, patire insieme. Tornano cambiati, perché sono stati testimoni, e tutta la nostra società ne beneficia. Il film è importante perché attraverso la narrazione di Gennaro ci restituisce tutto questo», sono le parole di Giovanni Ramonda, presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII.
La febbre è il fuoco interiore di Gennaro che lo spinge ad agire di fronte alle ingiustizie, è l’impegno instancabile per gli ultimi, la necessità di avere intorno una comunità solidale, perché come gli piace ripetere “Nessuno si salva da solo, ma ci si salva solo insieme”
Prodotto da Claudia Pampinella per Talpa Produzioni, in co-produzione con D4 Srl e realizzato in collaborazione con Medici Senza Frontiere, Associazione Comunità Giovanni XXIII e Sea Watch, La Febbre di Gennaro sarà disponibile dal 2 aprile su Sky Primafila, Chili, Rakuten TV, Apple TV, Google Play e The Film Club.
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