Il fuso nero, ovvero la favola di Speronella, racconta: di una donna rimasta vedova, con una figlia, di un ricco mercante sempre lontano da casa a causa del suo lavoro e della figlia Speronella, orfana di madre; della strega Burana e di Felicino l’ indovino contrapposti l’uno all’altro nella lotta tra il male ed il bene; di Fedele, nipote di Felicino, e del suo amore per Speronella; della gente del paese e delle misteriose creature del bosco; di un tesoro sepolto da decenni dai briganti e di un Fuso Nero, una vera e propria bacchetta magica che cambierà le sorti di molte persone, per giungere ad un vero e proprio “lieto fine”, di rigore in ogni favola che si rispetti.
L’Associazione Culturale “La Grama” di San Pancrazio già nel 2006 considerò prioritario recuperare storia e tradizioni per dare al paese una specifica identità culturale. Per la prima volta si parlò di “San Pancrazio come paese delle fiabe”, proprio per valorizzare il prezioso patrimonio raccolto dalla viva voce dei narratori nei vari “trebbi”. Nel giugno 2015 iniziò il Festival della Fiaba nella sede del Museo della Vita Contadina, ma fu nell’ottobre 2016, in occasione della Festa paesana, che fu realizzata la prima Fiaba itinerante, una narrazione con scene dal vivo lungo un percorso che dal Museo si estendeva nelle strade vicine per poi ritornare al Museo. Parteciparono varie Associazioni della Consulta: Banda Città di Russi, Canterini Romagnoli, Le Faville, gli artisti di Artej, la Scuola di Musica Contarini, Chef to Chef e IdeaDanza cui fu affidata la regia. Importante fu la collaborazione dell’Ufficio Cultura del Comune di Russi.
Da allora, per altri due anni, l’incanto si è ripetuto e la Fiaba ha ritrovato la sua vivacità, donando a tutti il suo respiro magico e fantastico.
Donata Utili (Presidente Consulta della Cultura)
La favola di Speronella (titolo originale “Il fuso nero”) è raccontata nel quarto volume di “Fiabe di Romagna”, una raccolta di 133 fiabe che Ermanno Silvestroni ha trascritto negli anni ’20 e ’30, salvando così il patrimonio narrativo orale della piccola comunità di San Pancrazio. È una delle raccolte di fiabe più ampie e interessanti che si conoscano a livello Europeo, operate direttamente “sul campo”, cioè dalla viva voce dei “fulêr”, i narratori, sia uomini che donne, che raccontavano queste fiabe nelle case, nelle stalle e nelle piazze. Eraldo Baldini e Andrea Foschi ne hanno poi curato la leggibilità in dialetto e la trascrizione in italiano.
Emma Montesi (Laboratorio Viva Voce)
Da questa fonte di ispirazione e dal lavoro sinergico dell’associazione “La Grama”, promotrice dell’iniziativa, con il Comune di Russi, la Consulta della Cultura, le associazioni del territorio ed il paese di San Pancrazio prende vita “A Passo di Fiaba”: un racconto itinerante per le vie ed i giardini del Paese.
Negli ultimi tre anni alcune fiabe della nostra tradizione contadina, tratte dalla raccolta di Silvestroni e Baldini, vengono rappresentate, il terzo sabato di ottobre, caratterizzando la festa del paese con l’affascinante tema della favola. Con l’auspicio, sincero, che San Pancrazio diventi sempre di più il “paese della fiaba”, ho voluto portare in scena, quest’anno, proprio la versione a teatro de “Il Fuso Nero”, l’ultima fiaba presentata a San Pancrazio, su commissione dell’associazione “La Grama”, il 13 ottobre 2018, di cui ho curato la regia come nei due anni precedenti.
Patrizia Abbate (IdeaDanza Russi)
Per info:
IdeaDanza – via E. Babini 1, Russi – tel. 339 5739414 – ideadanza82@gmail.com
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