In migliaia, domenica 28 ottobre, in piazza per partecipare alla “prima” e ascoltare la voce di Cecilia Bartoli
RIMINI – E’ circa l’una di notte, spettacolo concluso tra gli applausi da più di un’ora, quando Cecilia Bartoli esce dal foyer del Teatro Galli per salutare e raccogliere i complimenti di una cinquantina di persone rimaste ad attenderla nonostante la pioggia. Un’attesa ripagata con generosità dalla mezzosoprano che smessi i panni della Cenerentola rossiniana si è concessa a selfie e autografi di rito.
“Un’emozione unica, un’atmosfera magica” ha commentato l’artista con un entusiasmo contagioso, sottolineando sia l’acustica definita perfetta del teatro sia la felicità per il grande affetto ricevuto in queste ore.
E’ stata la conclusione di una lunga ed emozionante serata, iniziata alle 17 con l’apertura della biglietteria e con i primi curiosi che hanno voluto affacciarsi al foyer.
Solo alle 19 però si sono aperte le porte del Teatro per gli spettatori che per la prima volta hanno potuto sedersi in platea e nei palchi e riscoprire il foyer, in tutta la sua imponenza.
Un Teatro che torna alla città ma che conquista il cuore di chi a Rimini non vive. Tra gli spettatori in sala anche una coppia di appassionati di lirica dalla svizzera, richiamati dalla voce della Bartoli e dall’opportunità di poter partecipare ad un evento unico come la riapertura di un teatro. In sala anche il Sovrintendente della Scala di Milano Alexander Pereira.
Un pubblico che al termine del concerto ha riservato una lunga standing ovation a Cecilia Bartoli – omaggiata con un mazzo di fiori dal Sindaco Andrea Gnassi – a Le Les Musiciens du Prince, al direttore Gianluca Capuano e al Coro dell’Opera di Montecarlo, con tanto di bis richiesto e subito concesso.
E chi non ha potuto assistere alla prima ha comunque goduto di uno spettacolo nello spettacolo, grazie al maxischermo posizionato all’esterno del Teatro e sul quale è stato trasmesso in diretta tutta l’opera: approfittando della tregua concessa dalla pioggia, sono state migliaia le persone di tutte le età che si sono emozionate ascoltando le note della musica di Rossini; chi seduto sulle scalinate dei palazzi dell’Arengo e del Podestà, chi dai bar e dai locali affacciati su piazza Cavour, chi con sedia o sgabello portato direttamente da casa. Un colpo d’occhio eccezionale, testimonianza della partecipazione collettiva che ha accompagnato questo appuntamento storico e che ha avuto una importante eco anche sui social network: facebook e istagram sono stati invasi da foto dentro e fuori dal Teatro. Una festa di tutti, per l’inizio di una nuova, bellissima, storia.