MODENA – Siedono idealmente anche i sovrani di Modena al “pranzo dei re” allestito a Venaria Reale, nell’omonima reggia, in provincia di Torino. Fino al 28 gennaio, nell’ambito della mostra “Sovrani a tavola. Pranzi imbanditi nelle corti italiane”, sono in esposizione parte dei sontuosi servizi appartenuti alla “credenza” degli Este, prestati per l’occasione dal Museo civico di Modena. Un vasetto, una zuppiera e un vassoio in maiolica, insieme a un raffinato calice di cristallo, arricchiscono, infatti, gli oltre duecento manufatti del percorso museale che racconta le tavole regie nella loro rappresentazione simbolica e nei risvolti quotidiani.
Il vasetto e la zuppiera, decorate con lo stemma nuziale, appartengono a un servizio da tavola commissionato alla bottega di Virgiliotto Calamelli, in occasione delle seconde nozze di Alfonso II d’Este, celebrate nel 1565 con Barbara d’Austria, una delle figlie di Ferdinando re d’Ungheria. Dello stesso periodo è anche il vassoio ovale che reca al centro lo stemma della dinastia estense. Per la realizzazione dei tre manufatti, sormontati dalla corona ducale e dal collare del Toson d’oro, tra i più antichi e prestigiosi ordini cavallereschi, si ricorse allo stile dell’epoca, quello dei “bianchi di Faenza”. Smalto bianco di grosso spessore e decorazioni essenziali caratterizzano la lavorazione di queste pregiate maioliche create, appunto, dai maestri faentini, protagonisti, a partire dalla seconda metà del Cinquecento, di importanti commissioni provenienti da tutta Europa.
Tra le opere in prestito, tutte esposte solitamente nella Sala delle Ceramiche del Museo civico, c’è anche una manifattura boema del 1720; si tratta di un raffinato calice di cristallo che appartenne, come testimonia lo stemma, alla casata estense, e più precisamente a Francesco III. È probabile, infatti, che il calice venne realizzato in occasione delle nozze del sovrano con Carlotta Aglae d’Orléans.
Inaugurata il 28 settembre, la mostra “Sovrani a tavola. Pranzi imbanditi nelle corti italiane” rimarrà allestita fino al 28 gennaio. L’esposizione, ideata dal Consorzio residenze reali sabaude del Piemonte, conclude la programmazione 2023 dedicata al tema del cibo. Attraverso l’esibizione di dipinti, arredi da tavola, servizi di porcellana e d’argento, provenienti dalle principali corti italiane, la mostra racconta l’inedita e curiosa storia dei pranzi di papi, principi e re. La progettazione del percorso è stata possibile grazie alla collaborazione con le più importanti ex residenze reali d’Italia, dal Quirinale alle regge di Capodimonte e di Caserta, dal Palazzo Reale di Milano a Palazzo Pitti, e l’apporto di opere provenienti da diversi musei italiani ed europei.
Il percorso espositivo, curato nel suo allestimento da Andrea Merlotti, storico e direttore del Centro studi del Consorzio delle residenze reali sabaude, insieme alle storiche dell’arte Silvia Ghisotti e Clara Goria, rispettivamente capo conservatore emerito e conservatrice della Reggia di Venaria, si articola negli spazi del secondo piano delle Sale delle Arti della residenza sabauda (per informazioni e prenotazioni: www.lavenaria.it; prenotazioni@lavenariareale.it).
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