CORIANO (RN) – Il Teatro CorTe e la cultura hanno voglia di ripartire da dove si erano dovuti interrompere: a seguito del bando istituito dal Comune di Coriano per la gestione del Teatro CorTe di Coriano, la Compagnia Fratelli di Taglia si conferma alla guida artistica del palcoscenico romagnolo.
“Il Teatro di Coriano e la Cultura sono stati volàno, dal nostro arrivo come amministrazione nel 2012, della rinascita di Coriano – afferma il sindaco Domenica Spinelli. Il mondo degli eventi e dello spettacolo si è fatto carico di unire il territorio grazie ad una grande sinergia nata tra Amministrazione, Pro Loco Coriano, il Teatro e la sua gestione e le tante espressioni del territorio che si sono unite in questo grande progetto.
È un momento complicato ma, come è nostro solito, non ci perdiamo d’animo e già abbiamo incontrato la Compagnia Fratelli di Taglia per confrontarci su come la loro proposta artistica possa trovare applicazione nelle attuali difficoltà. Le idee ci sono, le collaborazioni si stanno attivando e le sorprese non mancheranno.
Grazie ai Fratelli di Taglia che si sono nuovamente fatti carico di questo impegno e che in questi anni hanno saputo interpretare appieno l’indirizzo dell’Amministrazione, volto alla collaborazione e la proposta artistica sia di alto livello che aperta al maggior pubblico possibile. Viva la Cultura che unisce, viva il Teatro che fa crescere il territorio.”
Una nuova stagione teatrale vuole prendere vita sul palcoscenico romagnolo per portare avanti un percorso artistico in grado di dare un ruolo da protagonista al CorTe. Una ripartenza magica, emozionante e ovviamente nel pieno rispetto delle regole.
“Ci apprestiamo ad affrontare la nuova avventura – commentano i Fratelli di Taglia-, forti anche di un radicamento avvenuto nel corso degli anni con il territorio che ci ha portato ad essere parte integrante del progetto Terre di Coriano in stretto contatto con l’Amministrazione corianese. Sappiamo già che non sarà facile, la pandemia che ha colpito il mondo intero ha gettato un’ombra soprattutto sulla nostra categoria, i Teatri sono stati i primi a chiudere e saranno gli ultimi ad aprire, ma noi saremo pronti a portare a termine il nostro progetto artistico e gestionale, per riportare la Cultura al posto che le spetta, per donare leggerezza alle persone appesantite dalla situazione che tutti viviamo, a tornare ad una vita sociale che tanto ci manca”.
Le foto sono precedenti alla pandemia