“La Colonna della Libertà”, sfilata di veicoli storici militari della seconda guerra mondiale

Sabato 27 e domenica 28 aprile 2024 a Ferrara con oltre 110 automezzi e 311 figuranti

FERRARA – Sfilata di veicoli storici militari con persone in uniformi risalenti alla Seconda Guerra Mondiale quella intitolata “La Colonna della Libertà”, in programma nel centro storico di Ferrara sabato 27 e domenica 28 aprile 2024 e inserita nelle iniziative culturali organizzate per le celebrazioni del 25 Aprile.

A sfilare lungo le stesse strade che li videro protagonisti durante la Campagna d’Italia sarà una formazione composta da una base di 110 automezzi militari e 311 figuranti in divise risalenti alla seconda guerra mondiale.
Il 25 aprile del 1945, infatti, furono i cornamusieri del 1.o e dell’8.o Battaglione scozzese degli Argyll and Sutherland Highlanders (Princess Louise’s), inquadrati nella 8 Indian Infantry Division, che si esibirono in Piazza Duomo a Ferrara.
Sabato 27 aprile 2024 alle 16.30 i veicoli storici faranno il loro ingresso nel centro storico di Ferrara e  domenica 28 aprile 2024 alle 9.30 in piazza Duomo a Ferrara si esibirà la Pipe Band “Askol Ha Brug” con un brano composto proprio in base alle suggestioni di quello stiorico momento.
I referenti dei musei raccontano che durante l’attraversamento del fiume Po, il Pipe-Major R. H. Brown, rimase colpito dall’imponenza del grande fiume e decise di comporre un brano dal nome emblematico: “The 8th Argylls Crossing the River Po”. Questa marcia è stata poi inserita nel libro delle partiture ufficiali del reggimento, che ha il proprio quartier generale nel Castello reale di Stirling in Scozia.

All’incontro di presentazione con i giornalisti, che si è tenuto lunedì 22 aprile 2024 nella sala dell’Arengo della residenza municipale di Ferrara, sono intervenuti l’assessore al Turismo del Comune di Ferrara, il vicepresidente del Museo Gotica Toscana-History Military Vehicle Italy Filippo Spadi e il socio coordinatore Francesco Faccini del museo della Seconda Guerra mondiale del fiume Po di Felonica.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori – La “Colonna della Libertà” è organizzata da due importanti Musei inerenti la Seconda Guerra Mondiale che una volta all’anno portano fuori dalle loro mura il suo contenuto per avvicinarlo alla popolazione. Si tratta di un evento itinerante nato nel 2008 e che ogni anno cambia tragitto percorrendo centinaia di chilometri. Ha ricevuto già due volte l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e nel 2014 gli equipaggi sono stati ricevuti dal Santo Padre proprio per i valori fondanti dell’evento che sono Pace e Democrazia. La “Colonna” è composta da oltre 120 veicoli storici militari originali dell’epoca e dei relativi equipaggi di cui una aliquota in uniforme storica a corredo del veicolo. È un evento aperto a tutti e gli equipaggi sono principalmente famiglie; come in ogni museo, si rappresentano gli attori protagonisti della Liberazione principalmente britannici e americani ma anche minoranze come brasiliani, indiani, civili, partigiani e italiani.
La Colonna della Libertà è quindi un evento che, attraverso varie discipline come il motorismo storico, l’uniformologia, la ricerca storica e d’archivio, mantiene viva la Memoria degli eventi della Liberazione d’Italia rivolgendosi ad un pubblico segnatamente giovanile; forse è proprio questo il successo dell’evento dalla sua creazione, ovvero il messaggio storico e apolitico che piace alla gente comune e non piace a coloro che vogliono strumentalizzare simili iniziative a vantaggio della politica. La Colonna della Libertà insegna che la guerra è sempre sbagliata, foriera di morte e distruzione e seminatrice di odio che permea negli animi per decenni.
Quest’anno i veicoli storici militari della Colonna della Libertà, tutti risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, percorreranno ancora una volta le vie e i centri abitati che li videro protagonisti durante la Campagna d’Italia, da Cortona sino a Ferrara, passando per Scarperia. Per molti di questi territori sarà l’80° Anniversario, una ricorrenza importante in quanto rappresenta un appuntamento limite per coloro che vissero in prima persona i momenti della guerra.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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