“La città delle donne” è stata sostenuta grazie al bando “Natale 2021. Ritrovarsi e sentirsi comunità” da un contributo dell’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Parma e il ricavato delle vendite dello stradario saranno reinvestiti nelle attività didattiche della Fondazione.
Il volume sarà presentato martedì 21 dicembre alle 18.30 presso gli spazi di Cubo-Contenitore Creativo di Via Spezia 90 e successivamente sarà disponibile nella rete di librerie e locali vicini all’iniziativa o in occasione di presentazioni pubbliche.
Con questo quarto volume la Fondazione ha voluto inaugurare un nuovo percorso di stradari tematici seguendo l’idea di Cristina Venturini, madre di Matteo Bagnaresi, la scelta per questa nuovo appuntamento editoriale è caduta sulle figure femminili della toponomastica cittadina. “La Città delle Donne a Vignette” vuole essere un volume che, col sorriso, racconta vite di donne diverse tra loro, nel tempo e nelle vicende, ma spesso accomunate dalla capacità di resistenza e reazione a contesti che per lungo tempo le hanno volute subalterne agli uomini. E purtroppo le mappature della toponomastica ancora oggi spesso sono lì a dimostrarlo data, ad esempio, la difficoltà di trovare personaggi femminili nelle vie del centro storico.
“Questo bellissimo volume vuole far conoscere la storia di tante donne: per custodirne memoria, attraverso il racconto delle loro vite speciali con la leggerezza delle vignette” afferma Nicoletta Paci, Assessora alle Pari Opportunità del Comune di Parma. “È una formula che, strappando un sorriso, rende lieve la secolare lotta di resilienza e reazione a una società patriarcale che le voleva obbedienti per natura, vittime e sottomesse per destino”.
Nell’iniziativa sono coinvolte anche le energie della Casa delle Donne di Parma, alla quale è destinato parte del ricavato della vendita e dell’associazione Toponomastica femminile, che cura l’appendice, oltre che le artiste parmigiane del gruppo La meraviglia di Artemisia, già autrici della guida illustrata “Parma l’é béla bombén” e il Centro Studi Movimenti.
Nelle pagine si ritrovano i contributi di una settantina di artisti di Parma e del parmense: professionisti, appassionati e studenti del liceo d’Arte Toschi e di volontari della Fondazione Bagnaresi. I testi sono a cura di Michele Belmessieri e Giulia Carenzi, con interventi del Centro Studi Movimenti. Il titolo “La Città delle Donne” vuole omaggiare anche una iniziativa omonima intrapresa dal Centro Studi Movimenti nel 2018 quando vennero disserminati per il centro storico totem illustrativi legati a luoghi e momenti storici nei quali le donne di Parma si sono distinte per il loro grande coraggio. Anche quell’iniziativa venne sostenuta dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Parma scegliendo per azioni culturali che scrivano una didattica della storia delle donne di Parma il titolo del famoso film di Federico Fellini e, soprattutto, il testo “Le livre de la Cité des Dames” di Christine de Pizan.
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