La biblioteca Panizzi di Reggio Emilia apre una call pubblica per arricchire i fondi dedicati a Gianni Celati

94
Luigi Ghirri, Ritratto di Gianni Celati, © Biblioteca Panizzi – Eredi Ghirri

Chiunque fosse in possesso di fotografie, lettere, manoscritti o altri documenti significativi può donarli alla Biblioteca Panizzi

REGGIO EMILIA – In seguito alla recente morte di Gianni Celati, autore molto legato all’Emilia e alla città di Reggio, la biblioteca Panizzi apre a tutte e tutti i cittadini che avessero materiale relativo a Celati la possibilità di donarlo alla biblioteca. Tutti i documenti raccolti attraverso la call Scomparsa di un uomo lodevole, titolo tratto da un racconto di Gianni Celati,  saranno poi catalogati, adeguatamente valorizzati e messi a disposizione di studiosi e ricercatori per tenere vivo l’interesse verso il prolifico lavoro dello  scrittore, traduttore e critico letterario, una delle voci più rappresentative dei fermenti culturali che hanno attraversato la società italiana dagli anni Settanta in poi.

La biblioteca Panizzi conserva un nucleo significativo di materiali che testimoniano l’opera e l’esistenza dell’autore. Libri, carteggi, taccuini, dattiloscritti e appunti originali permettono di tracciare un profilo dettagliato di un uomo che ha trovato nella pianura una prospera musa ispiratrice, coi suoi paesaggi e le sue storie.

L’iniziativa Scomparsa di un uomo lodevole mira ad arricchire ulteriormente questi fondi attraverso una chiamata pubblica per raccogliere nuovi materiali.

Come donare i propri documenti

Chiunque fosse in possesso di materiali significativi come fotografie, lettere, manoscritti, dattiloscritti, appunti, filmati o altro relativi a Gianni Celati e decidesse di donarli alla biblioteca Panizzi di Reggio Emilia è invitato a inviare un elenco e una breve descrizione dei materiali in oggetto all’indirizzo mail fondocelati@comune.re.it.

Lo staff della biblioteca si riserva la facoltà di valutare il materiale proposto insieme ai donatori e di accogliere unicamente le donazioni di materiale originale e significativo, dal comprovato interesse per scopi di documentazione, studio e ricerca.

La call Scomparsa di un uomo lodevole è aperta dal 21 gennaio al 30 giugno 2022.

Per informazioni o per fissare un appuntamento telefonico è possibile contattare l’indirizzo fondocelati@comune.re.it.

I fondi dedicati a Gianni Celati della biblioteca Panizzi di Reggio Emilia

La storia umana e letteraria di Gianni Celati è profondamente legata alla città di Reggio attraverso fili diversi e che condividono una matrice culturale e intellettuale. Nato a Sondrio, Gianni Celati entra in contatto con Reggio attraverso l’amicizia con alcune personalità di rilievo nel panorama culturale cittadino degli anni Ottanta: da Luigi Ghirri a Davide Benati, passando per Ermanno Cavazzoni, Marco Belpoliti, Giulio Bizzarri, Giorgio Messori e tanti altri, l’esperienza reggiana e più ampiamente emiliana di Celati è stata fondamentale per la sua produzione letteraria e cinematografica.

Inoltre, negli anni Ottanta Celti insegna letteratura angloamericana al DAMS di Bologna dove tra i suoi allievi ricordiamo un altro reggiano recentemente celebrato in città nel trentennale dalla morte, Pier Vittorio Tondelli.

I fondi conservati in biblioteca Panizzi dedicati a Celati si sono arricchiti nel corso del tempo grazie all’impegno dei componenti del comitato scientifico del fondo Celati e la documentazione è stata via via implementata con l’acquisizione di diversi nuclei documentali donati alla Panizzi dallo scrittore reggiano Daniele Benati e dalla studiosa di antropologia culturale Mili Romano, oltre che dalla famiglia di Gabriele Celati, fratello di Gianni.

Il primo fondo, arrivato in biblioteca grazie appunto a Daniele Benati, raccoglie numerosi taccuini, dattiloscritti e raccolte di appunti, oltre alla biblioteca personale di Gianni Celati composta da oltre 2.300 tra volumi, opuscoli e periodici. Si tratta soprattutto di pubblicazioni di saggistica letteraria, narrativa e poesia, molte delle quali in lingua straniera, a testimonianza dell’intensa attività di Celati come traduttore e del suo interesse sia per il panorama culturale internazionale sia, in particolare, per le letterature straniere.

Il fondo Mili Romano-Gianni Celati è invece costituito da un significativo nucleo di dattiloscritti, foto, video e brochure che attestano l’attività letteraria e artistica di Celati nel periodo compreso tra il 1975 e il 2015.

Infine, il fondo Gabriele e Gianni Celati conserva in prevalenza carteggi e documentazione legata all’attività di Celati nell’arco cronologico dal 1960 al 2011. Il corpus di materiali eterogenei consente, tra l’altro, di ricostruire alcuni aspetti della rete di relazioni di Gianni Celati, nonché i rapporti intercorsi con il fratello Gabriele.

Il Fondo Gianni Celati, così come la biblioteca personale dello scrittore, è disponibile per la consultazione al pubblico nella biblioteca Panizzi. I documenti e i libri della biblioteca personale non sono ammessi al prestito. Tutte le informazioni per consultare i materiali del fondo sono su www.biblitoecapanizzi.it.