Un volume è di 192 pagine, a cura di Paolo Zaghini e con testi di Alessandro Agnoletti, Marco Bizzocchi, Gianluca Calbucci, Fabio Giambi, Pietro Leoni, corredato da un centinaio di foto, curato nella grafica e l’impaginazione dall’agenzia Colpo d’Occhio, che è stato possibile concretizzare con l’apporto di un insieme diverso di contributi, dal Comune di Rimini alla Banca Malatestiana, la Regione Emilia Romagna, Romagna acque – Società delle fonti, Anbima ER, Assonanza, Corriere Romagna e tanti altri.
La Banda nasce nel pieno della Restaurazione post-napoleonica, vive i travagli del Risorgimento, è partecipe del vivace clima musicale riminese che troverà il suo apice nell’inaugurazione il 16 agosto 1857 del nuovo Teatro Comunale con l’”Aroldo” di Giuseppe Verdi. E sarà poi la voce musicale della Città che si trasforma e che cresce nei decenni post Unità d’Italia, sino a quando, alla fine dell’Ottocento, diventerà anche lo strumento per allietare le nuove stagioni estive del nascente turismo riminese sotto la Direzione del Maestro Achille Abbiati. La crisi del 1911 e il susseguente scioglimento della Banda priverà la Città per oltre un ventennio della sua presenza. La Banda rinascerà nel 1932, con grandi difficoltà, grazie all’azione di due importanti Direttori, prima Giuseppe Manente e poi Antonio Di Jorio, ma lo scoppio della guerra nel 1940 porterà ad un nuovo scioglimento della Banda. La sua costituzione avverrà solamente nel 1950, su sollecitazione dell’Azienda di Soggiorno. Dal 1950 ad oggi la Banda ha segnato gli eventi del calendario civile e, spesso, anche di quello religioso con la sua presenza e le sue esecuzioni musicali. Questo nonostante che dal 1965 al 1981 la Banda si fosse divisa in due tronconi, dando vita alla Banda “bianca” e a quella “rossa”. La riunificazione delle due bande fu una delicata operazione diplomatica che ebbe tra i suoi protagonisti il Maestro Orio Lucchi e Libero Missirini.
La Filarmonica città di Rimini, con i suoi 150 soci, rappresenta senza dubbio una risorsa al servizio della città ed è opportuno che vengano create le condizioni per facilitare e potenziare l’apporto che questa associazione può dare nella Rimini che sta cambiando e che ha ritrovato, dopo un lungo letargo, il Teatro A. Galli, il cinema Fulgor, la dignità di Castel Sismondo, l’orgoglio e il piacere di essere la città di Federico Fellini.
Numerosi sono anche i progetti speciali avviati nel 2017, tra questi il Concerto dedicato a Federico Fellini sulle musiche di Nino Rota, che presto diventerà un cd, l’omaggio ai Queen assieme ad una tribute band Rock (contaminazione musicale che dimostra la flessibilità della nostra Banda!).
La banda svolge, inoltre, un’intensa attività per sostenere progetti di solidarietà. Ogni estate, da diversi anni, la banda si esibisce in concerto nell’ambito del progetto “Rimini non dimentica la solidarietà” in collaborazione con CSV Volontarimini per raccogliere fondi a sostegno di un progetto portato avanti da associazioni di volontariato ed è sempre pronta a portare buona musica e un pò di allegria dove c’è bisogno, a chi è in difficoltà e soffre. In particolare l’estate scorsa sono stati raccolti fondi a favore dell’associazione RiminiCuore/ASCOR. Il ricavato ha consentito l’acquisto di un defibrillatore che andrà posizionato nel foyer del Teatro Amintore Galli Concludendo le sonorità della Banda città di Rimini in parata rappresentano senza dubbio la colonna sonora delle più importanti manifestazioni civili e religiose che si svolgono in città ma, soprattutto, in questi ultimi anni, la Banda riesce a dare il meglio delle sue qualità musicali nell’attività concertistica.
Tutto ciò contribuisce ad allargare in modo importante l’orizzonte della banda e della Filarmonica città di Rimini stimolando una ancora più significativa presenza nella città e affermando il ruolo delle sue formazioni e in particolare della Banda come realtà culturali dinamiche e innovative con le radici saldamente ancorate nella storia della città.
Gli Autori di questo volume tanto hanno raccontato della Banda e delle vicende della Città. Ma siamo certi che tanto altro potrà essere ancora raccontato proseguendo le ricerche. Ed è quello che la Presidenza della Filarmonica Città di Rimini si auspica.
Stiamo lavorando affinchè i suoni e le musiche della Banda continuino ad essere parte della identità e della colonna sonora della Città ed è proprio perché guardiamo al futuro che abbiamo investito sui giovani e sulla loro formazione e ci siamo impegnati per ricostruire la memoria di un passato pluricentenario.
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