CATTOLICA (RN) – Una vita spesa tra le aule dei tribunali come cancellerie e funzionario giudiziario ma con un amore viscerale per la scrittura creativa e la poesia che è cresciuto negli anni. Daniela D’Elia (classe ’56), da qualche anno è in pensione, ma continua ad alimentare questo fuoco, che l’ha portata a scrivere il suo romanzo d’esordio “La bambina che sorrideva sempre” (Aletti Editore), che uscirà a breve.
Nel 2022 al Pegasus Literary Awards- Cattolica per il racconto inedito “Profumo di Trastevere“, vince il premio della Logos Edition, mentre nel 2023 lo Switzerland literary Prize – Associazione culturale Pegasus per la categoria romanzi inediti con “La bambina che sorrideva sempre”. Inoltre, è presente in antologie poetiche e ultimamente nella Enciclopedia dei Poeti contemporanei edita da Aletti.
“Ho sempre avuto questa passione per la scrittura – spiega D’Elia -. Qualche anno fa ho seguito anche un corso di scrittura creativa per affinare un po’ la tecnica, anche se il mio primo amore è stata ed è sempre la poesia che coltivo da una vita. Tra l’altro, sto per pubblicare anche una monografia di testi poetici dal titolo “All’ombra dei girasoli”. Preferisco gli scrittori classici con una attenzione particolare per i temi legati alla psicologia.
LA BAMBINA CHE SORRIDEVA SEMPRE
“Si tratta di un romanzo di esordio a cui pensavo da diverso tempo che ha spunti realistici anche se mistificati per ragioni dovuti alla stesura. Mi sono decisa a scrivere dopo che ho avuto qualche soddisfazione relativa ai concorsi letterari. È un romanzo tutto al femminile che dedico al coraggio e alla determinazione delle donne di perseguire i propri desideri, le proprie aspirazioni e di contrastare le avversità sempre con il sorriso – sottolinea D’Elia -.La bambina che sorrideva sempre è ambientata in Romagna negli anni cinquanta in un periodo di pieno fermento motivato dalla volontà di riscattarsi dalle paure delle passate guerre e dall’ottimismo del nascere di una nuova imprenditoria turistica a cui non segue però uno sviluppo dei costumi sociali, ancora ancorati al passato.
È la storia di una famiglia che non riesce a decollare, ad essere tale, per vicissitudini varie. È la storia di un amore tra un’operaia e una guardia della Polizia di Stato proveniente dal Sud.
È la storia di una paternità negata, delle sofferenze patite dalle protagoniste madre e figlioletta che si trovano ad affrontare vessazioni continue per una morale becera e bacchettona ma è anche la storia di una presa di coscienza di Mina, che con coraggio decide di prendere la strada per lei maestra, quella di affrontare il suo destino con determinazione al fine di raggiungere ciò in cui crede e realizzare il suo desiderio di una vita semplice ma felice. La copertina del libro è stata realizzata da Aletti ma su indicazione di un mio schizzo.
Comunque, a questo lavoro seguirà la pubblicazione, ormai quasi in corso, di una monografia di poesie che attraversano gli stati d’animo e le emozioni vissute dalla adolescenza ai giorni nostri, in un continuo susseguirsi di aneliti di speranza a momenti di buio, in una continua ricerca dell’io più profondo” – conclude D’Elia.
Il romanzo uscirà anche in versione e book.
“LA BAMBINA CHE SORRIDEVA SEMPRE”
IL ROMANZO D’ESORDIO DELLA SCRITTRICE CATTOLICHINA DANIELA D’ELIA
DALLE AULE DEI TRIBUNALI COME CANCELLIERE E FUNZIONARIO GIUDIZIARIO ALLA PASSIONE PER LA SCRITTURA CREATIVA E LA POESIA
CON IL SUO RACCONTO INEDITO “PROFUMO DI TRASTEVERE” HA VINTO IL PREMIO DELLA LOGOS EDITION AL PEGASUS LITERARY AWARDS E CON “LA BAMBINA CHE SORRIDEVA SEMPRE” LO SWITZERLAND LITERARY PRIZE – ASSOCIAZIONE CULTURALE PEGASUS