PARMA – Vi portiamo in Senegal! Dopo Marocco, Etiopia e Madagascar, l’ultima tappa del Laboratorio itinerante fra cibo e cultura ci porta nel cuore dell’Africa, dal 19 al 28 novembre.
Dopo aver viaggiato fra Marocco, Etiopia e Madagascar, l’avventura del Laboratorio Itinerante fra cibo e cultura approda alla tappa conclusiva, il Senegal, da venerdì 19 a domenica 28 novembre con l’invito iniziale in musica e parole “Entrate e sedetevi con noi sotto il Baobab”..
E come il viaggio era partito dal Palazzo comunale, è sempre a partire da lì che il Laboratorio si conclude. Un gesto che vuole sottolineare la circolarità di un percorso dove tutti hanno potuto apprendere dagli altri. Nella Sala consiliare, grazie al web, i compagni di viaggio dal Marocco, Etiopia, Madagascar e Senegal, si sono incontrati per confrontarsi sulla strada percorsa insieme e sulle sfide future, consapevoli che la cooperazione internazionale fra territori debba essere una dimensione permanente.
Fra i tanti incontri, laboratori, spettacoli previsti in calendario, due sono i fuochi sui quali si appunterà l’attenzione: l’agricoltura, intesa come risposta alle migrazioni forzate e come pratica che può tenere insieme cultura, sostenibilità, tradizione ma anche innovazione e le donne con il loro ruolo fondamentale nella comunità e nell’economia locale.
È questa l’ultimo atto di un grande progetto parte del dossier che ha permesso alla nostra città di diventare Capitale della Cultura per il 2020+21; è frutto del lavoro comune fra CSV Emilia, il Centro di servizi per il volontariato di Parma e la rete Cibopertutti, network di venti organizzazioni del territorio parmense che hanno a cuore i temi del diritto al cibo e della sovranità alimentare. A tirare le fila di questa saranno in particolare l’Associazione Mani, organizzazione della rete che da anni ha intessuto un legame con il Senegal, in collaborazione con la Comunità Senegalese di Parma e provincia CSPP.
Realizzati in collaborazione con il Comune di Parma, i Laboratori Itineranti fra Cibo e Cultura sono sostenuti da: Parma Capitale Italiana della Cultura 20+21, Munus – Fondo Giacomo Truffelli, Fondazione Cariparma, Regione Emilia-Romagna e DES- Distretto di Economia Solidale. Per conoscere il programma basta andare sul sito di Kuminda www.kuminda.org.
La sala del Consiglio Comunale è stata teatro dell’iniziativa di apertura della settimana senegalese ha visto la narrazione in musica a cura di Awa Ndiaye Mame e Malamine Drame Immagini (coordinati da Piergiorgio Gallicani) a cura di Federico Monica, fondatore Placemarks,
Alessandro Tassi Carboni, presidente del Consiglio Comune di Parma ed è stata introdotta da Elena Dondi, presidente CSV Emilia con gli interventi del Presidente del Consiglio Comunale Alessandro Tassi Carboni e Michele Guerra, Assessore cultura del Comune di Parma alla presenza di Mamadou Lamine Diouf, Console Senegalese, Elena Olivieri, presidente Cibopertutti, Giorgio Delsante, presidente MUNUS Onlus, Fondazione Di Comunità Di Parma, Matilde Marchesini, presidente Associazione Mani, Diop Mame Ibrahima, presidente associazione senegalese di Parma e provincia CSPP, Bineta Gueye, presidente ong Feeda Senegal (in video-collegamento dal Senegal), Zoubida Charrouf, Università di Rabat e associazione Donne di qua e di là (in video-collegamento dal Marocco), Zerihun Dessalegn, Associazione Parma per gli Altri (in video-collegamento dall’Etiopia), Nicola Gandolfi, associazione Tsiry Parma (in video-collegamento dal Madagascar).
“Il legame tra Parma e l’Africa è forte” ha detto Tassi Carboni ” sia per i tanti residenti che vengono dal Senegal, i tanti progetti promossi e oggi facciamo un altro passo avanti con la concessione della sala più rappresentativa della città ad un’iniziativa che promuove una cultura di equità.”. “Kuminda Cibo per tutti è uno dei progetti che più coglie lo spirito di Parma Capitale della Cultura” ha detto Michele Guerra “riuscire a portare fuori il valore di Parma e attrarre culture altre. Farsi capitale vuol dire farsi centro di modi di relazione e di soggettività diverse che conoscendosi si scoprono con matrici culturali e valorali comuni. Il Comune non lascerà cadere questo progetto dopo il 2021, perchè è incardinato in un sistema di consapevolezze profonde”.