Parma

KilometroVerdeParma: I giardini di…Luglio

PARMA – Il progetto KilometroVerdeParma è stato il protagonista giovedì sera del primo dei cinque incontri “I giardini di…Luglio – Conversazioni sul Verde” organizzati al Labirinto della Masone di Franco Maria Ricci per raccontare e indagare in modi sempre nuovi il sorprendente mondo delle piante, dei giardini e del paesaggio ma anche di sostenibilità ambientale e dell’importanza di prendersi cura di ciò che ci sta attorno.

Dopo l’appuntamento della scorsa settimana con la presentazione del 3° Bilancio di Sostenibilità dell’Associazione “Parma, io ci sto!”, durante la quale la Presidente del Consorzio Maria Paola Chiesi ha raccontato la genesi del progetto e i suoi obiettivi, l’incontro di ieri sera dal titolo “Kilometroverde Parma – Un nuovo modo di (ri)pensare il paesaggio” è stata una nuova occasione per presentare il progetto attraverso la voce di alcuni dei suoi protagonisti.

Nel suo discorso, la Presidente Maria Paola Chiesi ha voluto ricordare che “siamo consapevoli del ruolo di stimolo e di indirizzo che il Dott. Franco Maria Ricci ha avuto per la nascita del progetto. Ma ancora più importante per noi è il contributo culturale, intellettuale e professionale che il Dottore potrà ancora offrire in futuro a questo grande progetto. Il Consorzio nasce proprio con la volontà di essere un punto di riferimento per i soci e per l’intera comunità con l’obiettivo di definire, attuare, gestire, sviluppare e promuovere il progetto KilometroVerdeParma.”

Il KilometroVerdeParma è un progetto rivolto a tutti, innovativo e concreto di sostenibilità ambientale che intende creare aree verdi e boschi permanenti a Parma e nella sua provincia con l’obiettivo di diventare un modello replicabile su tutto il territorio nazionale ed estendersi al di là dei confini parmensi.

A portare i saluti del Dott. Franco Maria Ricci il Direttore del Labirinto della Masone Edoardo Pepino, che ha commentato: “La salvaguardia del paesaggio padano e la piantagione di uno ‘schermo verde’ accanto all’autostrada di Parma è da molto tempo una sfida promossa da Franco Maria Ricci e dalla Fondazione. Siamo quindi entusiasti di vedere che, grazie alla collaborazione di tutta la città e delle imprese, il progetto si arricchisce di un altro fondamentale elemento, la tutela della salute e del benessere, e che giorno dopo giorno il risultato diventi sempre più tangibile.”

Durante l’incontro ha poi preso la parola Alberto Giuntoli, promotore del progetto e autore del Masterplan, realizzato dallo Studio Bellesi Giuntoli.

“Da paesaggista che lavora su scala internazionale sono purtroppo consapevole che in Italia passare dall’idea alla realizzazione è particolarmente difficile, specialmente in questo ambito dove prevalgono gli annunci. Vedere quindi che il mio progetto prende finalmente corpo ad opera del Consorzio mi rende particolarmente felice. È finalmente un passo concreto per migliorare il paesaggio e l’ambiente in cui tutti noi viviamo.”

All’incontro hanno preso parte anche il Prof. Francesco Ferrini, Presidente della Scuola Agraria dell’Università di Firenze, e il Prof. Francesco Rizzi della Scuola Superiore S. Anna di Pisa e referente di Ergo, spin off della Scuola a cui sono affidate ulteriori attività di indagine e ricerca.

Per il Prof. Ferrini “Non è più possibile sostenere la vita di un pianeta dove l’uomo sia considerato padrone assoluto di tutte le cose, ma dove l’Homo è “sapiens” nella sostanza, essere senziente capace di imparare dai suoi errori, desideroso di non ripeterli. E se gli alberi forse non sono la soluzione globale a tutti i mali del mondo, diventano però a pieno titolo parte integrale della stessa. Ci accompagnano nel nostro viaggio e cammineranno con noi lungo il KilometroVerde”.

Per il Prof. Rizzi “Il progetto KilometroVerdeParma è l’amico motivato per chi sa che gli farebbe bene fare un po’ di sport, ma senza qualcuno che lo esorta rimarrebbe seduto sul divano. È l’amico che, quando non sai se uscire o no, ha già prenotato il ristorante e ti aspetta sotto casa. Quello che voglio dire è che il progetto non è nulla di più e nulla di meno di quello che vogliamo fare già da quando eravamo bambini, quando disegnavamo una casa con un albero e un sole che rideva, ma ci darà la motivazione che ci potrà finalmente far fare la differenza”.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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