RIMINI – È stata approvata mercoledì, con una delibera di della Giunta comunale, la proposta di istituire una “commissione consultiva per la valorizzazione della Scuola Riminese del Trecento”. Una iniziativa – prevista nell’ambito del progetto denominato “Completamento e Valorizzazione del Percorso Museale PART”, inserito dal MIBACT nel Piano strategico “Grandi progetti Beni Culturali” Annualità 2020 – per definire un percorso di valorizzazione della Scuola Riminese del Trecento all’interno del Museo della Città. Il progetto prevede un complesso lavoro di rimodulazione dei percorsi museali, una diversa collocazione delle opere d’arte e l’utilizzo di nuove modalità di fruizione, supportate anche da tecnologie immersive e interattive.
Obiettivi ambiziosi per i quali si è resa necessaria l’istituzione di una apposita Commissione consultiva per la valorizzazione delle opere della Scuola Riminese del Trecento con il coinvolgimento di componenti interni e di componenti esterni all’Amministrazione, con competenze nell’ambito della storia dell’arte, della cultura del territorio e degli allestimenti museali. Gli obiettivi sono quelli di fornire all’Amministrazione e all’Assessorato alla Cultura proposte che potranno essere condivise anche con i tecnici incaricati per la progettazione dell’allestimento di tale nuova sezione. Il lavoro sarà focalizzato principalmente sull’individuazione degli spazi del Museo della Città nei quali allestire la sezione da dedicare alla Scuola Riminese del Trecento; la selezione delle opere e degli oggetti da esporre; la modalità di articolazione e di fruizione del percorso museale, con riguardo alle soluzioni tecnologiche più adeguate.
“La vocazione del Museo della Città – dichiara Giampiero Piscaglia Assessore alla Cultura – consiste nell’illustrare compiutamente la storia culturale della città e del suo territorio, permettendo il recupero della memoria storica cittadina. In alcuni casi, come accade per il Trecento riminese, le testimonianze trascendono l’interesse meramente locale per il loro grande significato poetico, oltre che storico, e per questo sono universalmente note. L’istituzione di una commissione consultiva per la valorizzazione del Trecento riminese si inserisce in più ampio progetto volto a dare nuovo risalto a quel periodo luminoso per la storia dell’arte e così significativo per la storia della città. L’intento dell’assessorato è ripensare la sezione dedicata al Trecento valorizzando le opere del nostro museo e mettendole in relazione con gli altri capolavori presenti a Rimini e nel territorio, creando una sezione scientificamente accurata e pregiata negli allestimenti anche attraverso un approccio interattivo e multimediale.”
I membri della Commissione consultiva, in parte interni e in parte esterni sono: Silvia Moni (Dirigente del Settore Sistemi culturali di città); Orietta Piolanti (Archeologa, esperta di didattica museale, funzionario presso i musei comunali); Annamaria Bernucci (Storica dell’arte, istruttore amministrativo presso i Musei comunali); Serena Amati (Storica istruttore amministrativo presso i Musei comunali); Francesca Minak (Archeologa, istruttore amministrativo presso i musei comunali); Alessandro Giovannardi (Responsabile Ufficio Cultura Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, docente di Arte sacra e di Iconografia e Iconologia presso gli Istituti Superiori di Scienze Religiose di Rimini); Oreste Delucca (Studioso, esperto di archivistica e storia medievale riminese); Johnny Farabegoli (Architetto, consulente della Commissione di Arte Sacra della Diocesi di Rimini); Massimo Pulini (Storico dell’arte, docente di pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna), con la collaborazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.
I lavori della commissione – alle cui sedute potrà partecipare anche l’Assessore alla cultura – dovranno concludersi con una relazione, entro il 31 luglio 2021. Non è previsto alcun compenso per i componenti interni che, essendo dipendenti dell’Amministrazione Comunale, svolgeranno tale funzione nell’ambito delle rispettive attività d’ufficio.