Istituzione Bologna Musei, gli appuntamenti dal 30 dicembre al 5 gennaio

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collezionicomunaliBOLOGNA – Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali “strumenti” di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell’attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell’arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.

Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 30 dicembre a giovedì 5 gennaio.

IN EVIDENZA

In occasione di “Alla Rovescia. Il Lungo Capodanno di Bologna”, domenica 1° gennaio 2017 apertura straordinaria dalle 10 alle 18 del Museo Civico Medievale, delle Collezioni Comunali d’Arte, del Museo Civico Archeologico, di MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e del Museo Morandi.
Come ogni prima domenica del mese, in occasione di #DomenicalMuseo, l’ingresso è gratuito.
Oltre alle collezioni permanenti sarà possibile visitare gratuitamente anche le mostre in corso ospitate nelle diverse sedi.

PER I BAMBINI

venerdì 30 dicembre

ore 8.30-12.30 e ore 14-18: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Sto al MAMbo per le Feste – Giornate d’Arte al MAMbo per bambini e ragazzi”
Per le Feste, durante le vacanze scolastiche, il Dipartimento educativo MAMbo propone anche quest’anno giornate d’arte dedicate a bambini e ragazzi da 5 a 12 anni. Nuove e coinvolgenti attività di laboratorio per vivere il museo in modo creativo e divertente.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì, dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
I temi della giornata:
– mattina: “Coming Soon”
Avete un film di Natale preferito? Le opere di Germano Sartelli e Mimmo Rotella saranno punto di partenza per creare inediti collages di carta, ispirati ai manifesti che possiamo trovare nelle strade. Pagine di giornale e locandine di famosi film saranno i materiali con cui realizzare originali composizioni dedicate al vostro “cine-panettone”.
– pomeriggio: “Un anno d’artista”
Gennaio con “Superficie bianca” di Enrico Castellani, aprile con “Il muro” di Hidetoshi Nagasawa, luglio con “Architettura cacogoniometrica” di Gianni Colombo, ottobre con “Figure nel paesaggio” di Pompilio Mandelli… Le opere della Collezione Permanente del MAMbo diventeranno le protagoniste di un calendario personalizzato all’insegna dell’arte, per dodici mesi in compagnia dei nostri artisti preferiti.
Ingresso: € 15 a partecipante per ogni mattina o pomeriggio
Info: www.mambo-bologna.org

lunedì 2 gennaio

ore 8.30-12.30 e ore 14-18: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Sto al MAMbo per le Feste – Giornate d’Arte al MAMbo per bambini e ragazzi”
Per le Feste, durante le vacanze scolastiche, il Dipartimento educativo MAMbo propone anche quest’anno giornate d’arte dedicate a bambini e ragazzi da 5 a 12 anni. Nuove e coinvolgenti attività di laboratorio per vivere il museo in modo creativo e divertente.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì, dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
I temi della giornata:
– mattina: “A piedi nudi tra le stelle”
Un viaggio suggestivo per cercare la nostra stella e affidarle desideri e speranze per l’anno nuovo, come hanno fatto artisti, poeti e sognatori. Le opere di Anselm Kiefer, Joan Mirò e Gilberto Zorio saranno la nostra guida in un percorso da fare insieme con il naso all’insù.
– pomeriggio: “Candide impronte e scie sulla neve”
Immagina una notte d’inverno, una nevicata e il tuo corpo che come una matita disegna linee, punti e “ghirigori” su un prato candido come un foglio di carta. I poetici oggetti di Giorgio Morandi e i misteriosi “scarabocchi” di Achille Perilli diventeranno l’ispirazione per realizzare impalpabili tracce e danzanti arabeschi.
Ingresso: € 15 a partecipante per ogni mattina o pomeriggio
Info: www.mambo-bologna.org

martedì 3 gennaio

ore 8.30-12.30 e ore 14-18: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Sto al MAMbo per le Feste – Giornate d’Arte al MAMbo per bambini e ragazzi”
Per le Feste, durante le vacanze scolastiche, il Dipartimento educativo MAMbo propone anche quest’anno giornate d’arte dedicate a bambini e ragazzi da 5 a 12 anni. Nuove e coinvolgenti attività di laboratorio per vivere il museo in modo creativo e divertente.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì, dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
I temi della giornata:
– mattina: “Abitare gli alberi”
Accompagnati dalle opere di Giuseppe Penone e dal Barone Rampante, nato dalla penna di Italo Calvino, vivremo inconsuete avventure arboree: frugheremo tra fronde, annuseremo foglie e fiori, correremo tra i rami, accarezzeremo cortecce e ci divertiremo a scoprire i silenziosi segreti degli alberi, anche di quelli di Natale.
– pomeriggio: “Toccare legno”
L’opera “Girasole” di Mario Ceroli diventerà il punto di partenza per un’attività dedicata alle potenzialità espressive del legno. Osservando, toccando e analizzando questo materiale così familiare, impareremo a “guardarlo” con occhi nuovi e realizzeremo originali composizioni tridimensionali.
Ingresso: € 15 a partecipante per ogni mattina o pomeriggio
Info: www.mambo-bologna.org

mercoledì 4 gennaio

ore 8.30-12.30 e ore 14-18: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Sto al MAMbo per le Feste – Giornate d’Arte al MAMbo per bambini e ragazzi”
Per le Feste, durante le vacanze scolastiche, il Dipartimento educativo MAMbo propone anche quest’anno giornate d’arte dedicate a bambini e ragazzi da 5 a 12 anni. Nuove e coinvolgenti attività di laboratorio per vivere il museo in modo creativo e divertente.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì, dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
I temi della giornata:
– mattina: “Dritto al cuore!”
Se un’opera d’arte avesse un cuore, come sarebbe? Fragile e delicato come il vetro, resistente e forte come il ferro, oppure morbido e protetto da strati di pittura… E se dovessimo rappresentare il nostro cuore, i suoi segreti e le sue emozioni, che materiali useremmo? Un percorso affascinante tra le sale della Collezione Permanente MAMbo ci condurrà alla ricerca delle affinità “elettive” tra le opere d’arte e la nostra sensibilità.
– pomeriggio: “Elfi, gnomi e altri spiritelli”
Piccoli esseri misteriosi… alcuni vivono con Babbo Natale per aiutarlo a caricare la slitta, altri si nascondono nei boschi per mostrarsi solo a chi li sa guardare, altri ancora si divertono a farci i dispetti tra le mura delle nostre case. Ma esistono davvero? Alcuni artisti di ieri e di oggi li hanno incontrati vagando nei propri sogni… o nei propri incubi! Ispirati dalle loro opere anche noi potremo inventare il nostro spiritello bizzarro e personale.
Ingresso: € 15 a partecipante per ogni mattina o pomeriggio
Info: www.mambo-bologna.org

giovedì 5 gennaio

ore 8.30-12.30 e ore 14-18: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Sto al MAMbo per le Feste – Giornate d’Arte al MAMbo per bambini e ragazzi”
Per le Feste, durante le vacanze scolastiche, il Dipartimento educativo MAMbo propone anche quest’anno giornate d’arte dedicate a bambini e ragazzi da 5 a 12 anni. Nuove e coinvolgenti attività di laboratorio per vivere il museo in modo creativo e divertente.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì, dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
I temi della giornata:
– mattina: “Con la testa tra le nuvole”
Vi è mai capitato di sdraiarvi su un prato a guardare le nuvole, cercando di riconoscere un animale, un oggetto o i contorni di un volto? Sembra che una nuvola sia entrata dentro al MAMbo e abbia deciso di fermarsi qui! L’artista Loris Cecchini l’ha costruita per sorprenderci e allenare il nostro sguardo e noi, ispirati dalla sua opera, ne realizzeremo una tutta nostra da portare a casa con noi.
– pomeriggio: “W la Befana!”
Un laboratorio speciale per prepararci alla magica notte tra il 5 e il 6 gennaio. Fili metallici, ruote colorate, ingranaggi in movimento saranno gli strumenti per allenare la nostra creatività e realizzare un’inedita scopa meccanica per una Befana contemporanea. Cosa scegliere ancora? Un cielo stellato per donare la giusta atmosfera.
Ingresso: € 15 a partecipante per ogni mattina o pomeriggio
Info: www.mambo-bologna.org

GLI ALTRI APPUNTAMENTI

venerdì 30 dicembre

museoarcheologicoore 15.30: Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
“Un presepe ‘ritrovato’ dal Conservatorio di Santa Marta”
Visita guidata alla mostra a cura di Ilaria Negretti, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Per l’occasione, il museo osserva un’apertura straordinaria dalle 14.30 alle 17.30.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica

domenica 1 gennaio

ore 16: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Visita guidata alla Collezione permanente MAMbo”
Attraversando le diverse aree tematiche della Collezione Permanente MAMbo i visitatori possono ripercorrere alcuni tra gli aspetti più innovativi della pratica artistica dalla seconda metà del Novecento a oggi, visti anche attraverso l’esperienza dell’ex Galleria d’Arte Moderna di Bologna e le successive acquisizioni del MAMbo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 (non è dovuto il pagamento del biglietto di ingresso al museo in quanto prima domenica del mese). Per i convenzionati e i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata
Info: www.mambo-bologna.org

MOSTRE

Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
“Un presepe ‘ritrovato’ dal Conservatorio di Santa Marta”, fino al 15 gennaio 2017

Come è consuetudine oramai da diversi anni, i Musei Civici d’Arte Antica dedicano una mostra al presepe bolognese tradizionale, quest’anno in collaborazione con La Quadreria – Palazzo Rossi Poggi Marsili di ASP Città di Bologna.
L’esposizione, curata da Mark Gregory D’Apuzzo e Antonella Mampieri (Musei Civici d’Arte Antica) e Gioia e Fernando Lanzi (Centro Studi per la Cultura Popolare), presenta al pubblico un presepio di straordinaria importanza, di cui si erano perse le traccie. Si tratta di alcune statuette di epoca e qualità differenti emerse dai depositi dell’Opera Pia dei Poveri Vergognosi e provenienti dal Conservatorio femminile di Santa Marta.
Il gruppo, esposto dopo un primo intervento di restauro, si compone di sette sculture in terracotta, dalla policromia ottimamente conservata. Ne fanno parte due “Angeli in piedi”, di alta qualità esecutiva, databili entro il primo decennio dell’Ottocento, due gruppi di “Pastori” avvicinabili nello stile a Domenico Piò, due gruppi (“Nonna e Bambino” e “Fanciulla con Liuto”, sec. XIX) di esecuzione più corsiva, ma significativi dal punto di vista iconografico, e una “Natività”, firmata dal plasticatore bolognese attivo nell’Ottocento Gaetano Catenacci.
Accanto a loro sono presentati, in un percorso che tocca molte delle sale del museo, vari gruppi in terracotta di area bolognese, che solitamente sono parte integrante della collezione permanente, ma in questa occasione sono accostati in modo differente, in quella continua opera combinatoria che è l’allestimento di un presepe.
Info: www.museibologna.it/arteantica

Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore 6
“Algardi, Bernini, Velázquez: tre ritratti a confronto”, fino all’8 maggio 2017

I Musei Civici d’Arte Antica, in collaborazione con i Musei Capitolini di Roma, espongono per la prima volta a Bologna un dipinto di Diego Velázquez (1599-1660).
Nella Sala Urbana delle Collezioni Comunali d’Arte è visibile il “Ritratto di uomo” della Pinacoteca Capitolina, che la critica ha supposto possa essere un autoritratto del celebre artista spagnolo.
L’arrivo del quadro a Bologna, che offre anche l’occasione per ricordare il passaggio dello stesso grande pittore spagnolo nella nostra città nel corso del suo primo viaggio in Italia (1629-1641), presta lo spunto per costruire un breve percorso su alcuni momenti della storia del ritratto nella Roma della prima metà del Seicento, in cui si assiste ad una nuova formulazione di questo specifico genere artistico, destinata a grande fortuna.
La mostra, a cura di Massimo Medica e Mark Gregory D’Apuzzo, accosta infatti allo straordinario dipinto dell’artista spagnolo due opere dei Musei Civici bolognesi, ugualmente significative: il “Busto di papa Gregorio XV” (1621-1622) di Gian Lorenzo Bernini (1598-1680), esemplare in bronzo derivato dal prototipo in marmo richiesto dal cardinal nipote Ludovico Ludovisi in occasione della salita dello zio al soglio pontificio, e la “Testa di San Filippo Neri” (realizzata intorno al 1640) di Alessandro Algardi (1595-1654), modellata in cera rossa e ricavata dalla maschera funeraria del Santo conservata nella chiesa della Vallicella a Roma.
Tre ritratti, dunque, uno in pittura e due in scultura.
Info: www.museibologna.it/arteantica

Museo Medievale – via Manzoni 4
“San Domenico: il volto del Santo nei codici miniati del Museo Civico Medievale 1216-2016”, fino all’11 giugno 2017

In occasione dell’Ottavo Centenario della conferma della regola dell’Ordine dei Predicatori (1216-2016), la piccola esposizione, curata da Ilaria Negretti e Paolo Cova, è dedicata allo studio iconografico delle miniature di Domenico rintracciate nei codici Due-Trecenteschi conservati nella collezione del Museo Civico Medievale.
«…era di statura media, di corporatura delicata, la faccia bella e un poco rossa, i capelli e la barba leggermente rossi, belli gli occhi. Dalla sua fronte, e fra le ciglia, irraggiava un certo splendore, che attirava tutti a venerarlo e ad amarlo. Sempre ilare e giocondo, se non mosso a compassione per qualche afflizione del prossimo. Aveva le mani lunghe e belle. Aveva una grande voce bella e risonante. Non fu affatto calvo, ma aveva la corona della rasura del tutto integra, cosparsa di pochi capelli bianchi.»
In questa mirabile descrizione di Domenico di Guzmán la beata Cecilia Cesarini, partecipe della prima esperienza del nuovo ordine, tratteggia con realismo la sua fisionomia. È interessante notare come le immagini più antiche, realizzate nella seconda metà del XIII secolo, a qualche decennio di distanza dalla morte del Santo (1221), paiono tramandare la memoria del suo vero volto.
Info: www.museibologna.it/arteantica

Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Il valore della tecnica: 120 anni di Officine Ortopediche Rizzoli”, fino al 28 febbraio 2017

La mostra, a cura di Officine Ortopediche Rizzoli, presenta pannelli illustrativi, oggetti – fra cui protesi, strumenti, banconi da lavoro – diversi exhibit, videoproiezioni e apparati multimediali, suddivisi in 6 ambiti tematici, che consentono di ricostruire la storia delle Officine Ortopediche Rizzoli dal 1896 ad oggi, sottolineando le scelte, le ricerche, gli indirizzi innovativi che hanno portato a sviluppare tecnologie d’avanguardia.
Il fondatore Francesco Rizzoli dedicò la vita alla medicina, contribuendo concretamente alla nascita dell’Istituto ortopedico (1896) dando come obiettivi il «progresso delle scienze, del bene dell’umanità e del patrio decoro».
Negli anni tra le due guerre mondiali le Officine si specializzarono nella produzione di protesi e ausili per le persone, introducendo, negli anni 1950-’70, anche materiali adatti a soddisfare le esigenze funzionali ed estetiche di un mondo in rapido mutamento.
Le tendenze degli ultimi 30 anni vedono introdurre tecnologie sofisticate e innesti robotici per concorrere non solo al pieno recupero della funzionalità anatomica, ma per consentire di raggiungere anche prestazioni inattese in molteplici campi della vita attiva.
Oggi, dopo 120 anni la sfida non è ancora conclusa: per tenere fede all’idea del fondatore, ossia la vicinanza al paziente nel suo recupero funzionale, Officine Ortopediche Rizzoli è entrata nel gruppo ab medica holding, una realtà leader nella produzione e distribuzione di tecnologie medicali, con una prospettiva di sviluppo sempre più vicina alle esigenze delle persone.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

Palazzo d’Accursio, Sala Ottagonale – Piazza Maggiore 6
“Wolfango. Le quattro stagioni. Concerto per frutta e verdura”, fino all’8 gennaio 2017

“Wolfango. Le quattro stagioni. Concerto per frutta e verdura” è l’esposizione che vede protagonista il celebre pittore bolognese.
Curata dalla figlia, Alighiera Peretti Poggi, la mostra è realizzata in collaborazione con l’Istituzione Bologna Musei e con il patrocinio del Comune di Bologna, in occasione dei 90 anni del pittore.
Fino ad oggi solamente tre importanti opere di Wolfango sono pressoché quotidianamente visibili in città da chi ama la sua pittura.
Si tratta, come forse è noto, de “Il cassetto” del 1976-77, situato nella Sala Stampa “Luca Savonuzzi” del Comune di Bologna in Palazzo d’Accursio; della grande tela “Resurgo” del 1978, posta nell’ingresso laterale della chiesa di San Giovanni in Monte; ed infine de “La cassetta dei rifiuti” del 1968, visibile al sommo dell’Aula Absidale in Santa Lucia.
Con questa mostra vengono alla luce altri suoi importanti dipinti: quattro grandi pastelli su tavola che alludono al tema classico delle Quattro Stagioni, realizzati nel 1993.
Le opere furono originariamente commissionate da un collezionista privato per la decorazione del soffitto del proprio studio. Successivamente sono state riacquistate dalla famiglia dell’artista, e vengono oggi mostrate al grande pubblico.
Quanto al soggetto, il committente lasciò Wolfango del tutto libero ed egli optò, come si diceva, per un allegoria delle quattro stagioni.
Il tema, che ricorre di frequente in tutta la pittura, specie di età barocca, è qui affrontato in modo del tutto insolito. Non compaiono infatti figure (che Wolfango non ha mai dipinto) ma il ritmo delle stagioni è felicemente rappresentato dalla frutta, dai fiori e dalle verdure tipiche di ciascuna stagione.
In mostra sono esposti anche alcuni disegni colorati di analogo tema.
È infine visibile una composizione di fiori e frutta ispirata ai soggetti delle opere esposte, offerta dal Garden Club Camilla Malvasia.
L’esposizione è accompagnata da un catalogo a cura di Alighiera Peretti Poggi, edito da Minerva Edizioni, riccamente illustrato e introdotto da un testo di Eugenio Riccòmini.
Info: www.museibologna.it – www.wolfango.net

Museo Morandi – via Don Minzoni 14
“Ennio Morlotti. Dalla collezione Merlini al Museo Morandi”, fino all’8 gennaio 2017

Il Museo Morandi prosegue il percorso di valorizzazione della propria collezione attraverso una programmazione di mostre temporanee che accostano l’attività di Giorgio Morandi all’opera di altri importanti artisti: fino all’8 gennaio si potrà assistere a un inedito dialogo tra il maestro bolognese ed Ennio Morlotti. In una delle sale espositive, infatti, è possibile ammirare un’ampia selezione di dipinti e di pastelli dell’artista lombardo, uno dei più amati dal collezionista Giuseppe Merlini.
L’esposizione è accompagnata da un ricco catalogo (Silvana Editoriale) con riproduzione di tutte le opere esposte e testi dei curatori: un saggio di Fabrizio D’Amico e uno studio esaustivo sulla tecnica esecutiva di Morlotti in rapporto a quella di Morandi condotto da Mariella Gnani, conservatrice della collezione Merlini.
La notevole qualità dei dipinti e dei pastelli di Morlotti in mostra consente di ripercorrere tutti i momenti salienti dell’attività dell’artista, a partire dagli esordi sulla scena milanese dei primi anni Quaranta, documentati in particolare da una rara “Natura morta” ascrivibile al 1942: un tempo in cui, da precoce protagonista del vivace ambiente artistico cittadino, Morlotti individua appunto in Morandi un riferimento e un modello.
Attraverso le opere esposte si può seguire l’evoluzione di Morlotti, che rielabora e assorbe gradualmente la pittura di Morandi entro uno stile proprio e autonomo.
Info: www.mambo-bologna.org

Museo del Risorgimento – Piazza Carducci 5
“Voci di scrittori: parole di guerra, parole dalla guerra”, fino al 15 gennaio 2017

Il Museo civico del Risorgimento, in collaborazione con i Dipartimenti di Lingue, Letterature e Culture Moderne e di Storia, Culture, Civiltà dell’Università di Bologna, propone la mostra “Voci di scrittori: parole di guerra, parole dalla guerra”, realizzata in occasione delle commemorazioni per il centenario della Grande Guerra.
La mostra dà voce a scrittori ed intellettuali austriaci, belgi, fiamminghi, finlandesi, francesi, inglesi, italiani, polacchi, portoghesi, russi, statunitensi, tedeschi e ungheresi, che testimoniano e riflettono sull’immane conflitto armato, vissuto da molti di essi in prima persona.
Il percorso espositivo si articola in due parti: da un lato presenta alcuni brani estratti da testi in prosa e da poesie, ponendoli in stretta connessione con materiale iconografico costituito da fotografie e disegni; dall’altra propone un video realizzato grazie alla collaborazione fra studentesse e studenti dell’ateneo bolognese e studenti Erasmus, girato in alcuni luoghi simbolici della città che in qualche modo hanno un legame con i vari paesi di provenienza degli autori dei testi. Fra di essi, la tomba della famiglia Grabinski e il Monumento Ossario ai caduti della Grande Guerra presso la Certosa, il Collegio dei Fiamminghi “Jean Jacobs” in via Guerrazzi 20, la Chiesa Ortodossa Russa di via Sant’Isaia, la Biblioteca dell’Archiginnasio e il Collegio Artistico Venturoli.
Nel video i giovani di oggi leggono i testi letterari dei giovani di allora, alternando la traduzione italiana alla lingua originale, con l’auspicio che le parole di guerra siano il seme per un futuro di pace e di convivenza.
La mostra ha ricevuto la concessione del logo ufficiale delle Commemorazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Info: www.museibologna.it/risorgimento

Villa delle Rose – via Saragozza 228/230
“Villa delle Rose 1936”, fino al 29 gennaio 2017

Nell’anno in cui ricorre il centenario della donazione di Villa delle Rose al Comune di Bologna da parte della contessa Nerina Armandi Avogli, l’Istituzione Bologna Musei propone una riflessione sul momento che può essere considerato l’avvio della storia della Galleria d’Arte Moderna che, con i suoi sviluppi successivi, in un secolo di storia, ha condotto a ciò che oggi è il MAMbo.
Con la mostra “Villa delle Rose 1936”, a cura di Uliana Zanetti e Barbara Secci, si presenta una ricostruzione dell’allestimento realizzato ottanta anni or sono da Guido Zucchini, il primo a dare piena esecuzione delle volontà della donatrice includendo esclusivamente opere del XX secolo.
L’esposizione si svolge nell’ambito di CONCIVES 1116 – 2016 Nono centenario del Comune di Bologna.
Nonostante le numerose perdite registrate durante la seconda guerra mondiale, grazie alle oltre cento opere superstiti e lavorando sull’attuale stato architettonico della Villa è stato possibile far rivivere nelle sue linee generali quel primo assetto delle collezioni, dando la possibilità al pubblico di oggi di vedere lavori raramente esposti negli ultimi decenni.
Riflettendo sul senso del lascito del 1916, “Villa delle Rose 1936” costituisce inoltre un’occasione per la revisione critica di un periodo ancora poco studiato della storia dell’arte bolognese e per la conoscenza di un momento rivelatosi cruciale per il successivo sviluppo della città.
Il percorso espositivo del 1936 si articolava in undici sale (più la loggia d’ingresso, il portico e il giardino) di cui oggi si è cercato di mantenere l’impostazione attraverso una per quanto possibile fedele collocazione delle opere ancora disponibili.
Info: www.mambo-bologna.org

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Il Re della Torta di Carote e altre storie di Yocci”, fino al 15 gennaio 2017

Al Re della Torta di Carote ogni giorno gliene capita una: il suo assistente (un buono a nulla!) non la smette di fare la cacca, anche se poi dorme in un portamatite, e sua moglie vive sulla luna e tutti i santi giorni bisogna portarle la mozzarella. Per fortuna ha un nonno davvero in gamba: ha fermato un tifone a mani nude e ha deciso i colori dell’arcobaleno. Nate dall’immaginazione straripante di Yoshiko Noda, in arte Yocci, le avventure del Re della Torta di Carote sono brevi lampi di nonsense che vi faranno scoprire il mondo di questo morbido e friabile monarca.
In occasione di BilBolBul e della presentazione dei primi tre volumi della serie – “L’assistente del Re”, “Il nonno del Re” e “Un regalo per la Regina” – corrainiMAMbo artbookshop e il foyer del MAMbo accolgono una mostra dedicata a Yocci: partendo dai racconti del Re della Torta di Carote, una panoramica sui 10 anni di lavoro dell’artista e illustratrice giapponese, con stampe, pezzi unici e disegni originali.
Info: www.mambo-bologna.org

L’Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.
Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.

Fanno parte dell’Istituzione Bologna Musei: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna.
Info: www.museibologna.it.

La Card Musei Metropolitani di Bologna è il nuovo servizio attivato in occasione del IX centenario del Comune di Bologna per ampliare l’accessibilità al patrimonio storico artistico della città: un abbonamento che offre accesso illimitato alle collezioni permanenti e ingresso a prezzo ridotto alle mostre temporanee di tanti musei della città e dell’area metropolitana. Vale 12 mesi e costa 25 euro: tutte le informazioni sono disponibili sul sito cardmuseibologna.it.

INDIRIZZI E RECAPITI

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì, domenica e festivi: ore 10-18; giovedì, venerdì e sabato: ore 10-19
1° gennaio (Capodanno): aperto ore 10-18
Biblioteca chiusa fino al 5 gennaio

Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione solo nei seguenti giorni e orari:
da ottobre a maggio venerdì e sabato ore 14-16; domenica: ore 11-13
da giugno a settembre venerdì e sabato ore 17-19; domenica: ore 11-13
1° gennaio (Capodanno): chiuso

Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 – 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi
In occasione della mostra “Villa delle Rose 1936” aperto sabato e domenica: ore 15-20
1° gennaio (Capodanno): chiuso

Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22
tel. 051 377680
venerdì, sabato e domenica: ore 10-18
1° gennaio (Capodanno): chiuso

Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto: martedì – venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
1° gennaio (Capodanno): aperto ore 10-18
Biblioteca chiusa il 1° e il 6 gennaio

Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193916 – 2193930
aperto: martedì – venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
1° gennaio (Capodanno): aperto ore 10-18
Biblioteca chiusa fino all’8 gennaio

Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì – venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
1° gennaio (Capodanno): aperto ore 10-18

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì – sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13
30 dicembre: ore 9-14 e 14.30-17.30
1° gennaio (Capodanno): chiuso

Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto: martedì – venerdì: ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
1° gennaio (Capodanno): chiuso
Biblioteca chiusa fino al 9 gennaio

Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica: ore 15-18
1° gennaio (Capodanno): chiuso
Biblioteca chiusa fino al 2 gennaio

Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì – domenica: ore 9-13
1° gennaio (Capodanno): chiuso
Biblioteca chiusa sabato 31 dicembre, venerdì 6 e sabato 7 gennaio