Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali “strumenti” di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell’attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell’arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 17 a giovedì 23 marzo.
Si informa che il Museo Morandi sarà chiuso dal 21 al 23 marzo inclusi, per consentire le operazioni di allestimento della mostra di Catherine Wagner.
IN EVIDENZA
sabato 18 marzo
ore 16: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
Per il ciclo Ho guardato fisso negli occhi Agamennone
“Il dono Schliemann nella sala dei confronti preistorici del Museo Archeologico di Bologna”
Conferenza di Laura Minarini (Museo Civico Archeologico di Bologna).
Ultima conferenza del ciclo “Ho guardato fisso negli occhi Agamennone”, cui seguirà il 25 e 26 marzo uno spettacolo teatrale a cura di ArchivioZeta, per conoscere una delle più affascinanti figure dell’archeologia ottocentesca – Heinrich Schliemann, scopritore di Troia e di Micene – e i suoi inediti legami con Bologna.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/archeologico
PER I BAMBINI
sabato 18 marzo
ore 10 e ore 11.15: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna The Best of
“Giochi sonori” (IV e ultimo incontro) Laboratorio sonoro in 4 incontri per bambini da 24 mesi a 4 anni e genitori.
Alle ore 10 per bambini da 24 a 35 mesi; alle ore 11.15 per bambini 3 a 4 anni.
Con Antonella Prontera.
Bambini ed adulti alla scoperta di suoni, ritmi e parametri musicali. Uno spazio per esplorare, stupirsi, ascoltare, condividere e imparare. Un’esperienza ludica in cui emotività, creatività e fantasia potranno esprimersi liberamente.
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la data del laboratorio.
Ingresso: € 5,00 a partecipante
ore 16: In occasione della rassegna The Best of
“Vibrazioni d’ombra” (I incontro) Laboratorio di ombre in 3 incontri per bambini da 6 a 8 anni e genitori a cura di Macinapepe Compagnia di Ombre e Didattica Alternativa.
Un percorso che vede intrecciarsi tra loro il linguaggio delle ombre a quello musicale attraverso il gioco. I bambini, accompagnati dai genitori, sperimenteranno l’ascolto di vari strumenti, osserveranno la loro struttura, ascolteranno la vibrazione da loro emessa per poi tramutarla in suggestioni d’ombra, per mezzo di semplici tecniche provenienti dal teatro delle ombre.
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la data del laboratorio.
Ingresso: € 5,00 a partecipante
Info: www.museibologna.it/musica
ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“La fisica in bicicletta” Laboratorio per ragazzi da 8 a 14 anni.
Ruota, telaio, sterzo, componenti della trasmissione e cambio diventano il punto di partenza per capire, divertendosi con giochi e prove pratiche, come funzionano e si rapportano tra loro equilibrio, velocità, moto e attrito scoprendo i principi fisici che stanno dietro al funzionamento di una semplice bicicletta.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 17 marzo).
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
venerdì 17 marzo
ore 17: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore 6 / La QUADRERIA. Palazzo Rossi Poggi Marsili- via Marsala 7
Per la rassegna A zonzo per i musei: percorsi tra i patrimonio civici e delle antiche Opere Pie
“Visita guidata alle Collezioni Comunali d’Arte e a La QUADRERIA. Palazzo Rossi Poggi Marsili”
Visita guidata con Paolo Cova, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
La visita partirà dalle Collezioni Comunali d’Arte, dove lo studioso accompagnerà il pubblico alla riscoperta di tanti piccoli e grandi capolavori dalle collezioni di ASP Città di Bologna, come la prestigiosa “Madonna con Bambino” di Amico Aspertini. La visita proseguirà alla QUADRERIA. Palazzo Rossi Poggi Marsili.
La rassegna “A zonzo per i musei”, realizzata dai Musei Civici d’Arte Antica in collaborazione con La QUADRERIA. Palazzo Rossi Poggi Marsili, propone un ciclo di visite guidate che vede coinvolte opere presenti all’interno delle collezioni del Museo Civico Medievale, delle Collezioni Comunali d’Arte, del Museo Davia Bargellini e de La QUADRERIA. Palazzo Rossi Poggi Marsili, di proprietà dell’ASP Città di Bologna.
Le visite guidate si svolgono fino al 15 dicembre, il terzo venerdì di ogni mese ad eccezione del mese di agosto, alle ore 17.
Ingresso: biglietto Collezioni Comunali d’Arte (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
sabato 18 marzo
ore 15: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18
In occasione della mostra Fare l’Italia! Il Risorgimento romantico e eroico nei dipinti di Edoardo Matania (1849-1927)
“Fare l’Italia! Il Risorgimento romantico e eroico nei dipinti di Edoardo Matania (1849-1927)”
Visita guidata con Roberto Martorelli, Museo civico del Risorgimento.
In Certosa è possibile ripercorrere la storia del nostro Risorgimento, e ricordare anche alcune delle persone o degli eventi descritti da Matania nella sue tavole.
Ritrovo presso l’ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
Ingresso: € 4,00. Per i convenzionati e i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00
Info: www.museibologna.it/risorgimento
ore 16: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore 6
In occasione della mostra Algardi, Bernini e Velázquez: tre ritratti a confronto
“Arte e potere nella committenza pontificia del Seicento”
Visita guidata a cura di Paolo Cova, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Lo studioso presenterà il rapporto tra i grandi artisti del Seicento e la committenza ecclesiastica; partendo dai tre capolavori in mostra, il racconto proseguirà alla scoperta degli interventi artistici papali delle sale di Palazzo d’Accursio e delle opere presenti nelle Collezioni Comunali d’Arte.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 17: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna Nell’anno di… I musicisti raccontano i musicisti
“Franz Liszt e Jessie Taylor Hillebrand”
Un capitolo inedito della storia musicale dell’Ottocento. Presentazione del volume di Maria Teresa Storino (LIM, 2016) con Guido Salvetti, Bianca Maria Antolini, Rossana Dalmonte, Maria Teresa Storino. Interventi musicali di Gregorio Nardi (pianoforte).
L’amicizia tra Franz Liszt (1811-1886) e Jessie Taylor Laussot Hillebrand (1826-1905) ha inizio a metà Ottocento. Dopo i primi incontri in Germania, negli anni Sessanta i due musicisti si ritrovano in Italia: Liszt a Roma, Jessie Laussot a Firenze. Filantropi e sostenitori dei nuovi sviluppi della musica tedesca, entrambi si impegnano attivamente nella promozione della musica d’oltralpe sul suolo italiano.
Il volume ricostruisce uno spaccato della vita musicale del secondo Ottocento attraverso la lente dell’amicizia di Liszt con la Laussot. Attorno ai due protagonisti scorrono i nomi di musicisti celebri (Bülow, Rheinberger, Richter, Wagner); le giovani promesse musicali italiane (Sgambati, Buonamici); intellettuali e artisti di ogni provenienza (Karl Hillebrand, Adolf von Hildebrand, Mario Pratesi).
È possibile prenotare i biglietti sul sito www.museibologna.it/musica.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/musica
domenica 19 marzo
ore 10.30: Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
“Da Vitale ad Antonio Vivarini: la fortuna dei primitivi al Davia Bargellini”
Visita guidata a cura di Paolo Cova, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Lo studioso condurrà i visitatori alla scoperta delle tavole e delle miniature del Trecento e del Quattrocento della collezione del museo: dalla “Madonna dei Denti” di Vitale da Bologna, alla “Pietà” di Simone dei Crocifissi, da Cristoforo Cortese alle opere di Antonio Vivarini.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 11: Museo per la Memoria di Ustica – via di Saliceto 3/22
“Visita guidata al Museo per la Memoria di Ustica”
Una visita al luogo che l’artista francese Christian Boltanski ha creato per la città in ricordo delle vittime della tragedia di Ustica. Un’occasione per riflettere sulla memoria e sull’identità di ciascuno di noi, ripercorrendo le vicende della nostra storia contemporanea.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso museo: gratuito
Visita guidata: € 4,00. Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna e altri convenzionati: visita guidata € 3,00
Info: www.mambo-bologna.org
ore 16: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“La moderna Bologna del Novecento”
Visita guidata.
Un approfondimento sulla metamorfosi industriale della Bologna del Novecento e l’eccellenza produttiva di tante aziende del territorio.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 17 marzo).
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
ore 16: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Jonas Burgert. Lotsucht / Scandagliodipendenza”
Visita guidata alla prima personale in Italia dell’artista tedesco Jonas Burgert.
“Lotsucht / Scandagliodipendenza”, curata da Laura Carlini Fanfogna, rende visibili negli ampi spazi della Sala delle Ciminiere 38 dipinti, prevalentemente di grandi dimensioni, creati dall’artista nell’ultimo decennio.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì, dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 per l’ingresso in mostra
Info: www.mambo-bologna.org
ore 16.30: Museo Medievale – via Manzoni 4
Visita guidata a cura di Paolo Cova, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l. Seguirà il concerto di musiche medievali vocali e strumentali eseguito da Sofya Ensemble.
Un pomeriggio dedicato al capolavoro dell’arte suntuaria europea, rientrato dall’importante esposizione dedicata all’Opus Anglicanum appena conclusasi al Victoria and Albert Museum di Londra.
Sulla base degli strumenti musicali raffigurati sul piviale, il Sofya Ensemble terrà un concerto di musiche medievali vocali e strumentali.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 17: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna Nell’anno di… I musicisti raccontano i musicisti
“I simboli nascosti negli strumenti” Con Laurence Wuidar.
Una ricca, insospettata simbologia si cela negli strumenti e nelle opere musicali. Ri-crearne le storie e i significati è arricchire con nuove conoscenze la percezione della musica e delle sue molteplici manifestazioni.
È possibile prenotare i biglietti sul sito www.museibologna.it/musica.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/musica
giovedì 23 marzo
ore 18.30: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
“Delitto e castigo”
Lettura a puntate del romanzo di Fëdor Dostoevskij. Drammaturgia a cura di Vera Cantoni. A cura di Emilia Romagna Teatro. Progetti di Margherita Laterza.
Una maratona in dieci puntate per leggere a viva voce il classico di Dostoevskij, prima di gustarne in teatro la sua rinnovata trasposizione scenica che sarà in scena all’Arean del Sole dal 24 al 28 maggio.
Una nuova occasione teatrale e letteraria a tu per tu con le parole di Dostoevskij, autore chiave del romanzo moderno, nella cui opera si espandono e giungono a piena maturazione i caratteri maggiormente significativi della grande narrativa dell’Ottocento: il senso drammatico dei conflitti sociali, i desideri dell’individuo, le passioni più pure di contro a quelle più torbide, l’introspezione minuziosa fin dentro alle pieghe più recondite della psiche umana.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/musica
MOSTRE
Museo del Risorgimento – Piazza Carducci 5
“Fare l’Italia. Il Risorgimento romantico e eroico nei dipinti di Edoardo Matania (1849-1927)”, fino al 2 aprile 2017
Se Giuseppe Verdi creò la colonna sonora dell’unità d’Italia, la sua immagine fu immortalata da Edoardo Matania. Su richiesta dell’editore Emilio Treves, il grande illustratore napoletano realizzò una serie di dipinti che, tra fedeltà al dato storico e mitologia eroica, ripercorrono il Risorgimento a partire da Gioacchino Murat (1815) fino alla proclamazione di Roma a capitale del nuovo Regno (1871). Tradotte in illustrazioni a stampa, le opere di Matania divennero ben presto popolarissime, contribuendo in misura decisiva a delineare e a trasmettere alle epoche successive i tratti del Risorgimento e dei suoi protagonisti.
La mostra presenta per la prima volta riuniti insieme una cinquantina di quei dipinti. Sono inoltre esposte stampe e pubblicazioni conservate presso la biblioteca del Museo del Risorgimento, che documentano il successo di questa importante operazione di costruzione di una memoria collettiva nazionale.
La mostra è realizzata grazie ad Enrico Gallerie d’Arte – Milano / Genova, in collaborazione con il Comune di Genova ed il Museo del Risorgimento – Istituto Mazziniano di Genova.
Info: www.museibologna.it/risorgimento
Museo Medievale – via Manzoni 4
“Martino Genchi. Raccogli la cosa nell’occhio”, fino al 26 marzo 2017
Si intitola “Raccogli la cosa nell’occhio” il progetto di Martino Genchi appositamente ideato per il Museo Medievale.
Invitato a confrontarsi con un contesto in cui la lacunosità di alcuni reperti di epoca medievale costituisce un principio fondante per l’allestimento espositivo, Genchi sceglie di posare il proprio sguardo non su ciò che sopravvive come testimonianza frammentaria del passato, bensì sulla memoria attiva di ciò che appare nella sua assenza a causa del disfacimento della storia.
I danneggiamenti e i vuoti generati da terremoti, spoliazioni e cancellazioni, vengono interpretati dall’artista come segnali di un conflitto tra ricerca di eternità e consunzione del quotidiano, per essere trasformati in fenomeni visivi: oggetti dello sguardo che si aggiungono a quelli esposti all’interno del display museale.
L’intervento concepito da Genchi si insinua infatti nelle profondità delle opere non per sondarne l’intenzione semantica, ma per indagarne le parti mancanti che ne compromettono una rappresentazione formale compiuta, e proprio per questo, continuano a echeggiare per lunghe distanze temporali la necessità di trasmissione della propria percezione, oltre la soglia di ciò che è accessibile all’occhio.
L’artista interagisce infatti con le sue collezioni e i suoi spazi architettonici attraverso un percorso di installazioni poligonali, in alcuni casi delimitate da cornici in alluminio anodizzato argenteo, fissate in sospensione alle pareti da tiranti, che affiorano come espressioni mediate di un tempo trascorso non più visibile attraversando sei sale del museo, tra piano interrato, piano terra e primo piano come un fluido dispositivo di compatta coerenza formale.
Il progetto è accompagnato dal contributo critico di Claudio Musso.
Si ringrazia la Galleria Michela Rizzo per la gentile collaborazione e il prezioso supporto.
Il progetto è promosso dall’Istituzione Bologna Musei nell’ambito della sezione ART CITY Polis della quinta edizione di ART CITY Bologna.
Info: www.museibologna.it/arteantica
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Jonas Burgert. Lotsucht / Scandagliodipendenza”, fino al 17 aprile 2017
Il MAMbo presenta la prima personale in Italia dell’artista tedesco Jonas Burgert.
“Lotsucht / Scandagliodipendenza”, curata da Laura Carlini Fanfogna, propone negli ampi spazi della Sala delle Ciminiere 38 dipinti, prevalentemente di grandi dimensioni, creati dall’artista nell’ultimo decennio.
Jonas Burgert, con ogni composizione, con ogni singola pennellata dipinge veri e propri scenari. Le sue opere raffigurano la sua visione della rappresentazione teatrale che costituisce l’esistenza umana, dell’inesauribile bisogno dell’uomo di dare un senso, una direzione e uno scopo alla propria vita. La ricerca si apre ad ogni sfera della ragione, dell’immaginazione e del desiderio generando tele di grandi dimensioni, affollate di figure fantastiche di proporzioni diverse: ci sono scimmie e zebre, scheletri e arlecchini, amazzoni, bambini, a volte il pittore stesso. Questa dinamica soprannumeraria genera un senso di forte inquietudine in chi guarda: i soggetti raffigurati indossano maschere e costumi, ci sono pareti e pavimenti che si squarciano rivelando cumuli di corpi o liquidi incandescenti, mentre un buio inspiegabile incombe ovunque.
Lo scandaglio che troviamo nel titolo della mostra appare con frequenza nelle opere di Jonas Burgert. Scandagliare compulsivamente la realtà in un cimento perpetuo è la passione, l’ossessione dell’artista. Metaforicamente il filo a piombo simboleggia l’equilibrio interiore e la ricerca spirituale. Burgert privilegia l’analisi dei grandi temi esistenziali, in un percorso di approfondimento che non disdegna di avventurarsi in angoli ignoti per esplorare sentimenti, emozioni, ossessioni, demoni, per ridefinire, prova dopo prova, un rinnovato “ubi consistam”, per ripristinare il punto di equilibrio dopo l’abbandono di ogni saldo appoggio nel tentativo di ampliare i limiti della conoscenza personale e rinsaldare le ragioni di vita hic et nunc, per ristabilire il centro di gravità dopo ogni nuova, anche estrema, esperienza.
Si ringrazia Blain|Southern Gallery per la gentile collaborazione e il prezioso supporto.
La mostra rientra nella sezione ART CITY Polis della quinta edizione di ART CITY Bologna.
Info: www.mambo-bologna.org
Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
“Chiara Lecca. A fior di pelle”, fino al 19 marzo 2017
Le Collezioni Comunali d’Arte si aprono a uno scenario tra realtà e illusione con la mostra “A fior di pelle” di Chiara Lecca.
All’interno dell’ampio percorso museale situato al secondo piano di Palazzo d’Accursio, in cui è custodito un ricco patrimonio artistico databile dal Duecento agli inizi del Novecento, l’artista interviene in quattro sale (I, IV, XII, XVI) disseminando installazioni che sottolineano la studiata interazione con le peculiari caratteristiche degli ambienti storici in cui si inseriscono.
Fin dagli esordi, la ricerca artistica di Chiara Lecca si focalizza sulla relazione tra uomo e natura per farne emergere la frattura operata dalla società contemporanea e la contraddittorietà insita nel comportamento collettivo umano di rimozione della parte istintiva e selvaggia in contrapposizione alla sfera razionale. Il suo lavoro induce lo spettatore a interrogarsi e a ripensare la propria origine attraverso un immaginario di perturbante forza visionaria, in cui l’elemento animale diventa materia per un processo di ambigua alterazione semiotica.
La mostra, a cura di Sabrina Samorì e Silvia Battistini, rientra nella sezione ART CITY Polis della quinta edizione di ART CITY Bologna.
Info: www.museibologna.it/arteantica
“Algardi, Bernini, Velázquez: tre ritratti a confronto”, fino all’8 maggio 2017
I Musei Civici d’Arte Antica, in collaborazione con i Musei Capitolini di Roma, espongono per la prima volta a Bologna un dipinto di Diego Velázquez (1599-1660).
Nella Sala Urbana delle Collezioni Comunali d’Arte è visibile il “Ritratto di uomo” della Pinacoteca Capitolina, che la critica ha supposto possa essere un autoritratto del celebre artista spagnolo.
L’arrivo del quadro a Bologna, che offre anche l’occasione per ricordare il passaggio dello stesso grande pittore spagnolo nella nostra città nel corso del suo primo viaggio in Italia (1629-1641), presta lo spunto per costruire un breve percorso su alcuni momenti della storia del ritratto nella Roma della prima metà del Seicento, in cui si assiste ad una nuova formulazione di questo specifico genere artistico, destinata a grande fortuna.
La mostra, a cura di Massimo Medica e Mark Gregory D’Apuzzo, accosta infatti allo straordinario dipinto dell’artista spagnolo due opere dei Musei Civici bolognesi, ugualmente significative: il “Busto di papa Gregorio XV” (1621-1622) di Gian Lorenzo Bernini (1598-1680), esemplare in bronzo derivato dal prototipo in marmo richiesto dal cardinal nipote Ludovico Ludovisi in occasione della salita dello zio al soglio pontificio, e la “Testa di San Filippo Neri” (realizzata intorno al 1640) di Alessandro Algardi (1595-1654), modellata in cera rossa e ricavata dalla maschera funeraria del Santo conservata nella chiesa della Vallicella a Roma.
Tre ritratti, dunque, uno in pittura e due in scultura.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Museo Morandi – via Don Minzoni 14
“Attualità di Morandi. Opere donate al Museo dal 1999 ad oggi”, fino al 19 marzo 2017
Il Museo Morandi dedica una intera sala del proprio percorso all’esposizione di una serie di opere che dal 1999 a oggi sono entrate a far parte della collezione a seguito di generose donazioni da parte di artisti che, nel loro percorso di ricerca estetica, hanno dichiaratamente guardato all’opera di Giorgio Morandi.
David Adika, Julius Bissier, Ada Duker, Alexandre Hollan, Joel Meyerowitz, Zoran Music, Wayne Thiebaud e Marco Maria Zanin sono gli autori dei 19 lavori esposti, diversi per tecnica e soggetto. Attraverso un confronto dialettico con le opere di Morandi si intende offrire al visitatore una nuova chiave di lettura e interpretazione del suo universo artistico, nonché ribadirne la forte presenza nell’immaginario culturale globale e la sua influenza sulla cultura visiva internazionale.
L’isolamento estetico dell’oggetto o dei gruppi di oggetti e l’apparente ripetitività della rappresentazione, che ritroviamo nelle opere di Thiebaud; la costruzione volumetrica e architettonica dello spazio dove anche il vuoto si fa forma nelle foto di Ada Duker; la dimensione atemporale e metafisica dell’oggetto nelle foto di Adika, Meyerowitz e Zanin; “i silenzi colorati” degli acquerelli di Hollan; la pulizia dell’immagine e il tono cromatico degli acquerelli di Music e Bissier; tutto ciò rimanda al rigoroso atteggiamento di Morandi nei confronti della pratica artistica, intesa come momento di indagine euristica, ovvero occasione per un’analisi obiettiva del dato naturale, territorio dove si celano incanto poetico ed emozione lirica.
Comprendere questo aspetto della ricerca morandiana significa ricondurre la sua esperienza estetica ad un atteggiamento fenomenologico che si esplica nella sua affermazione dell’essere e dell’esistere e nella sua intuizione eidetica che consente di cogliere l’essenza delle cose.
La mostra, a cura di Alessia Masi, rientra nella sezione ART CITY Polis della quinta edizione di ART CITY Bologna.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo Medievale – via Manzoni 4
“San Domenico: il volto del Santo nei codici miniati del Museo Civico Medievale 1216-2016”, fino all’11 giugno 2017
In occasione dell’Ottavo Centenario della conferma della regola dell’Ordine dei Predicatori (1216-2016), la piccola esposizione, curata da Ilaria Negretti e Paolo Cova, è dedicata allo studio iconografico delle miniature di Domenico rintracciate nei codici Due-Trecenteschi conservati nella collezione del Museo Civico Medievale.
«…era di statura media, di corporatura delicata, la faccia bella e un poco rossa, i capelli e la barba leggermente rossi, belli gli occhi. Dalla sua fronte, e fra le ciglia, irraggiava un certo splendore, che attirava tutti a venerarlo e ad amarlo. Sempre ilare e giocondo, se non mosso a compassione per qualche afflizione del prossimo. Aveva le mani lunghe e belle. Aveva una grande voce bella e risonante. Non fu affatto calvo, ma aveva la corona della rasura del tutto integra, cosparsa di pochi capelli bianchi.»
In questa mirabile descrizione di Domenico di Guzmán la beata Cecilia Cesarini, partecipe della prima esperienza del nuovo ordine, tratteggia con realismo la sua fisionomia. È interessante notare come le immagini più antiche, realizzate nella seconda metà del XIII secolo, a qualche decennio di distanza dalla morte del Santo (1221), paiono tramandare la memoria del suo vero volto.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Il valore della tecnica: 120 anni di Officine Ortopediche Rizzoli”, fino al 16 aprile 2017
La mostra, a cura di Officine Ortopediche Rizzoli, presenta pannelli illustrativi, oggetti – fra cui protesi, strumenti, banconi da lavoro – diversi exhibit, videoproiezioni e apparati multimediali, suddivisi in 6 ambiti tematici, che consentono di ricostruire la storia delle Officine Ortopediche Rizzoli dal 1896 ad oggi, sottolineando le scelte, le ricerche, gli indirizzi innovativi che hanno portato a sviluppare tecnologie d’avanguardia.
Il fondatore Francesco Rizzoli dedicò la vita alla medicina, contribuendo concretamente alla nascita dell’Istituto ortopedico (1896) dando come obiettivi il «progresso delle scienze, del bene dell’umanità e del patrio decoro».
Negli anni tra le due guerre mondiali le Officine si specializzarono nella produzione di protesi e ausili per le persone, introducendo, negli anni 1950-’70, anche materiali adatti a soddisfare le esigenze funzionali ed estetiche di un mondo in rapido mutamento.
Le tendenze degli ultimi 30 anni vedono introdurre tecnologie sofisticate e innesti robotici per concorrere non solo al pieno recupero della funzionalità anatomica, ma per consentire di raggiungere anche prestazioni inattese in molteplici campi della vita attiva.
Oggi, dopo 120 anni la sfida non è ancora conclusa: per tenere fede all’idea del fondatore, ossia la vicinanza al paziente nel suo recupero funzionale, Officine Ortopediche Rizzoli è entrata nel gruppo ab medica holding, una realtà leader nella produzione e distribuzione di tecnologie medicali, con una prospettiva di sviluppo sempre più vicina alle esigenze delle persone.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
L’Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.
Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.
Fanno parte dell’Istituzione Bologna Musei: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.
Info: www.museibologna.it.
La Card Musei Metropolitani di Bologna è il servizio attivato in occasione del IX centenario del Comune di Bologna per ampliare l’accessibilità al patrimonio storico artistico della città: un abbonamento che offre accesso illimitato alle collezioni permanenti e ingresso a prezzo ridotto alle mostre temporanee di tanti musei della città e dell’area metropolitana. Vale 12 mesi e costa 25 euro: tutte le informazioni sono disponibili sul sito cardmuseibologna.it.
INDIRIZZI E RECAPITI
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì, domenica e festivi: ore 10-18; giovedì, venerdì e sabato: ore 10-19
Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione solo nei seguenti giorni e orari:
da ottobre a maggio venerdì e sabato ore 14-16; domenica: ore 11-13
da giugno a settembre venerdì e sabato ore 17-19; domenica: ore 11-13
Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 – 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi
Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22
tel. 051 377680
venerdì, sabato e domenica: ore 10-18
Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto: martedì – venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193916 – 2193930
aperto: martedì – venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì – venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì – sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto: martedì – venerdì: ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica: ore 15-18
Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
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