Bologna

Istituzione Bologna Musei, gli appuntamenti dal 10 al 16 marzo

Al MAMbo la mostra “Jonas Burgert. Lotsucht / Scandagliodipendenza”, fino al 17 aprile 2017

BOLOGNA – Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.

Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali “strumenti” di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell’attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell’arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.

Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 10 a giovedì 16 marzo.
Dal 14 marzo al 18 marzo riprendono i lavori di restauro della mummia di Usai conservata al Museo Civico Archeologico.
Sarà quindi possibile assistere in diretta al meticoloso intervento, realizzato dalla restauratrice Cinzia Oliva all’interno di box/laboratorio appositamente allestito nel cuore della sezione egiziana del museo, nei seguenti orari: dal 14 al 17 marzo, dalle 9 alle 15, e il 18 marzo dalle 10 alle 13.

IN EVIDENZA

domenica 12 marzo

ore 16: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Jonas Burgert. Lotsucht / Scandagliodipendenza”
Visita guidata alla prima personale in Italia dell’artista tedesco Jonas Burgert.
“Lotsucht / Scandagliodipendenza”, curata da Laura Carlini Fanfogna, rende visibili negli ampi spazi della Sala delle Ciminiere 38 dipinti, prevalentemente di grandi dimensioni, creati dall’artista nell’ultimo decennio.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì, dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 per l’ingresso in mostra
Info: www.mambo-bologna.org

PER I BAMBINI

sabato 11 marzo

ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Giochi di luce” Laboratorio per ragazzi da 8 a 12 anni.
Esperimenti, giochi, effetti ottici e colori sono gli ingredienti di questo laboratorio dedicato alla luce e alla sua percezione.
Perché il cielo è azzurro? Come si formano gli arcobaleni? Cosa sono i miraggi? Questi e altri interrogativi troveranno risposta attraverso esperimenti spettacolari e giochi curiosi che coinvolgeranno grandi e piccini.
I ragazzi scopriranno così le principali caratteristiche della luce: come si propaga, in che modo influenza la nostra percezione dei colori, cosa succede quando attraversa corpi opachi, lucidi o translucidi, ecc. Si scoprirà il perché di fenomeni come la rifrazione, la riflessione e la diffusione della luce, realizzando divertenti giochi ottici.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 10 marzo).
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

ore 16: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Sabato dei Nidi. Blue moon” Laboratorio per bambini da 2 a 3 anni con genitori.
C’è un artista in grado di fare piccole magie: creare opere sospese, portare un pezzo di cielo nelle sale di un museo e far volare lontano la nostra immaginazione. Sotto la sua installazione verrà narrata l’avventura di Gilberto Zorio tra arte e magia che ci condurrà fino al cielo e anche più su. In laboratorio, poi, bambini e genitori potranno creare il loro pezzetto di volta celeste e passeggiare nel blu dipinto di blu.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì, dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00
Info: www.mambo-bologna.org

ore 16: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore 6
“Nella bottega di Velázquez” Laboratorio per bambini da 5 a 10 anni a cura di Angela Lezzi, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Prenotazione obbligatoria entro le ore 12 del venerdì precedente a edubolognamusei@comune.bologna.it
Info: martedì e giovedì, dalle 9 alle 17, allo 051 2193916 / 6496652
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/arteantica

domenica 12 marzo

ore 16: Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
“La bottega del falegname: i mobili della famiglia Bargellini”
Laboratorio per bambini da 5 a 8 anni a cura di Angela Lezzi, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Prenotazione obbligatoria entro le ore 12 del venerdì precedente a edubolognamusei@comune.bologna.it
Info: martedì e giovedì, dalle 9 alle 17, allo 051 2193916 / 6496652
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/arteantica

GLI ALTRI APPUNTAMENTI

sabato 11 marzo

ore 10 e ore 11.15: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna The Best of
“Giochi sonori” (III incontro) Laboratorio sonoro in 4 incontri per bambini da 24 mesi a 4 anni e genitori.
Alle ore 10 per bambini da 24 a 35 mesi; alle ore 11.15 per bambini 3 a 4 anni.
Con Antonella Prontera.
Bambini ed adulti alla scoperta di suoni, ritmi e parametri musicali. Uno spazio per esplorare, stupirsi, ascoltare, condividere e imparare. Un’esperienza ludica in cui emotività, creatività e fantasia potranno esprimersi liberamente.
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la data del laboratorio.
Ingresso: € 5,00 a partecipante
ore 10.30: In occasione della rassegna The Best of
“Radici e Ali” (III e ultimo incontro) Laboratorio di danze popolari del sud Italia in 3 incontri per bambini da 6 a 8 anni e genitori. Con Paola Perrone e Gianluca Carta.
Le danze popolari sono incontro, festa, condivisione. Il laboratorio diventa un’allegra occasione per prendere coscienza di sé e sviluppare la capacità di ascolto, la sensibilità musicale, la comunicazione attraverso un linguaggio non verbale, la fantasia e la capacità di stare insieme, promuovendo l’interazione tra bambini e tra bambini e genitori.
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la data del laboratorio.
Ingresso: € 5,00 a partecipante
Info: www.museibologna.it/musica

ore 16: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
Per il ciclo Ho guardato fisso negli occhi Agamennone
“Un uomo alla scoperta di Omero: Heinrich Schliemann”
Conferenza di Massimo Cultraro (CNR – Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali).
La prima delle due conferenze (e uno spettacolo teatrale a cura di ArchivioZeta) per conoscere una delle più affascinanti figure dell’archeologia ottocentesca – Heinrich Schliemann, scopritore di Troia e di Micene – e i suoi inediti legami con Bologna.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 17: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna Nell’anno di… I musicisti raccontano i musicisti
“Mozart a Bologna”
Presentazione del film di Andres Belsito e Graziano Cernoia (So Mango Production, 2016, 55′) con Andres Belsito, Graziano Cernoia, Ernesto Ricci Maccarini, Luca Stanzani.
Intervista Angela Zocco; saranno presenti Alexandar Karlic, Igor Macchia, Lucio Morelli.
Un cast di artisti d’eccezione della scena musicale bolognese suona, improvvisa e discute tra le mura del laboratorio del liutaio Stanzani. I diversi generi musicali si susseguono intramezzati da performance, storie e ricordi personali e della città, mentre lo spettro di Mozart ragazzino, che proprio a Bologna commetterà il suo unico errore, riappare come a voler essere presente a questa adunata…
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/musica

domenica 12 marzo

ore 10.30: Museo Medievale – via Manzoni 4
“L’arte di Federico II di Svevia al Museo Civico Medievale”
Visita guidata a cura di Ilaria Negretti, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 11: Museo del Risorgimento – Piazza Carducci 5
“Fare l’Italia. Il Risorgimento romantico e eroico nei dipinti di Edoardo Matania (1849-1927)”
Visita guidata alla mostra con Mirtide Gavelli, Museo civico del Risorgimento.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/risorgimento

ore 15: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18
“Splendida Certosa. Il meglio dell’arte tra Otto e Novecento”
Sale meravigliose, capolavori di marmo, colossi di bronzo, variopinti mosaici. Una passeggiata per scoprire il meglio della Certosa, che ha incantato scrittori, nobildonne, regnanti e pontefici. Ed un saluto ad alcuni personaggi che hanno fatto la storia d’Italia.
Visita guidata a cura di Associazione Culturale Didasco.
Prenotazione obbligatoria al 348 1431230 (pomeriggio-sera).
Ritrovo presso l’ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
Ingresso: € 10,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa)
Info: www.museibologna.it/risorgimento

ore 16: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
Nell’ambito della rassegna Macchine motori di civiltà
“Le macchine nel 1400 e Francesco di Giorgio” Incontro con Pier Gabriele Molari, già Ordinario all’Università di Bologna.
L’incontro verte sull’opera e la figura del grande ingegnere Francesco di Giorgio, del quale verranno illustrate principalmente le macchine idrauliche e belliche presenti nei Trattati. Qui appare evidente la ricerca dell’armonia attraverso il modulo nelle costruzioni e nelle macchine, ricerca ancora attuale ai giorni nostri.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 10 marzo).
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

ore 16: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore 6
“Chiara Lecca. A fior di pelle” Speciale visita animata per bambini e ragazzi da 5 a 11 anni e famiglie, in presenza dell’artista.
Riservata ai possessori della Card Musei Metropolitani Bologna.
Prenotazione obbligatoria allo 061 6496628 (martedì e giovedì dalle 9 alle 16) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: gratuito per max 2 bambini
Info: www.bolognagendacultura.it

ore 17: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna Nell’anno di… I musicisti raccontano i musicisti
“La musica dipinta”
Riflessi sonori nell’iconografia del Rinascimento. Per “Ri-Creazioni: le collezioni museali raccontate”, incontro a cura di Athena Musica, gruppo di studio attivo nel Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna. Con Nicoletta Guidobaldi.
Le musiche dipinte sono il filo conduttore di percorsi ideali (attraverso le immagini) e reali (attraverso le collezioni del museo): un excursus su alcuni dipinti diversi dal punto di vista stilistico, tematico e funzionale ma accomunati dalla raffigurazione realistica di strumenti e libri musicali.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/musica

lunedì 13 marzo

ore 14-18: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“FRAMELESS SENZA CORNICE. L’opera d’arte tra supporto, contesto e città”
Convegno a cura di Claudio Musso e Fabiola Naldi
Il convegno parte dall’attuale urgenza pratica e teorica di riflettere sull’evoluzione dell’idea di cornice sia come supporto classico dell’opera d’arte sia come espansione simbolica (ovvero come contesto, ambiente, superficie, limite e superamento dello stesso).
La cultura visiva ha da sempre fatto i conti con i limiti della rappresentazione, il suo inquadramento in una finestra, e la sua inevitabile fuga dai confini. Con il XX secolo, e fino ai nostri giorni, l’arte ha sperimentato varie possibilità di uscita e rientro nell’idea simbolica di cornice (fisica, concettuale o metaforica), tant’è che questa necessità estetica è sempre più diffusa nella piattaforma tecnologica contemporanea: una continua alternanza tra la presenza di una cornice (negli schermi, nella pubblicità) e l’assenza della stessa.
L’arte nello spazio urbano può definirsi come caso specifico, come pretesto soprattutto per la capacità di integrare nel dibattito la differenza tra produzioni spontanee e creazioni commissionate da enti e istituzioni.
Il convegno internazionale prosegue una ricerca che vede impegnati entrambi i curatori – Claudio Musso e Fabiola Naldi – da anni in maniera diversa, e che trova una delle sue principali caratteristiche nell’approccio multi disciplinare dei cosiddetti Cultural Studies; in questo caso l’elemento cardine di indagine parte da una inevitabile apertura verso una comunità scientifica che non sia esclusivamente quella del contemporaneo, ma anche di epoche diverse.
Ingresso: gratuito
Info: www.mambo-bologna.org

martedì 14 marzo

ore 10.30-13 e 14-18: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“FRAMELESS SENZA CORNICE. L’opera d’arte tra supporto, contesto e città”
Convegno a cura di Claudio Musso e Fabiola Naldi
Il convegno parte dall’attuale urgenza pratica e teorica di riflettere sull’evoluzione dell’idea di cornice sia come supporto classico dell’opera d’arte sia come espansione simbolica (ovvero come contesto, ambiente, superficie, limite e superamento dello stesso).
La cultura visiva ha da sempre fatto i conti con i limiti della rappresentazione, il suo inquadramento in una finestra, e la sua inevitabile fuga dai confini. Con il XX secolo, e fino ai nostri giorni, l’arte ha sperimentato varie possibilità di uscita e rientro nell’idea simbolica di cornice (fisica, concettuale o metaforica), tant’è che questa necessità estetica è sempre più diffusa nella piattaforma tecnologica contemporanea: una continua alternanza tra la presenza di una cornice (negli schermi, nella pubblicità) e l’assenza della stessa.
L’arte nello spazio urbano può definirsi come caso specifico, come pretesto soprattutto per la capacità di integrare nel dibattito la differenza tra produzioni spontanee e creazioni commissionate da enti e istituzioni.
Il convegno internazionale prosegue una ricerca che vede impegnati entrambi i curatori – Claudio Musso e Fabiola Naldi – da anni in maniera diversa, e che trova una delle sue principali caratteristiche nell’approccio multi disciplinare dei cosiddetti Cultural Studies; in questo caso l’elemento cardine di indagine parte da una inevitabile apertura verso una comunità scientifica che non sia esclusivamente quella del contemporaneo, ma anche di epoche diverse.
Ingresso: gratuito
Info: www.mambo-bologna.org

mercoledì 15 marzo

ore 17: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore 6
In occasione della mostra Algardi, Bernini e Velàzquez: tre ritratti a confronto
“Velàzquez in Italia”
Conferenza di Sergio Guarino, Pinacoteca Capitolina, Roma.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica

MOSTRE

Museo del Risorgimento – Piazza Carducci 5
“Fare l’Italia. Il Risorgimento romantico e eroico nei dipinti di Edoardo Matania (1849-1927)”, fino al 2 aprile 2017
Se Giuseppe Verdi creò la colonna sonora dell’unità d’Italia, la sua immagine fu immortalata da Edoardo Matania. Su richiesta dell’editore Emilio Treves, il grande illustratore napoletano realizzò una serie di dipinti che, tra fedeltà al dato storico e mitologia eroica, ripercorrono il Risorgimento a partire da Gioacchino Murat (1815) fino alla proclamazione di Roma a capitale del nuovo Regno (1871). Tradotte in illustrazioni a stampa, le opere di Matania divennero ben presto popolarissime, contribuendo in misura decisiva a delineare e a trasmettere alle epoche successive i tratti del Risorgimento e dei suoi protagonisti.
La mostra presenta per la prima volta riuniti insieme una cinquantina di quei dipinti. Sono inoltre esposte stampe e pubblicazioni conservate presso la biblioteca del Museo del Risorgimento, che documentano il successo di questa importante operazione di costruzione di una memoria collettiva nazionale.
La mostra è realizzata grazie ad Enrico Gallerie d’Arte – Milano / Genova, in collaborazione con il Comune di Genova ed il Museo del Risorgimento – Istituto Mazziniano di Genova.
Info: www.museibologna.it/risorgimento

Museo Medievale – via Manzoni 4
“Martino Genchi. Raccogli la cosa nell’occhio”, fino al 26 marzo 2017
Si intitola “Raccogli la cosa nell’occhio” il progetto di Martino Genchi appositamente ideato per il Museo Medievale.
Invitato a confrontarsi con un contesto in cui la lacunosità di alcuni reperti di epoca medievale costituisce un principio fondante per l’allestimento espositivo, Genchi sceglie di posare il proprio sguardo non su ciò che sopravvive come testimonianza frammentaria del passato, bensì sulla memoria attiva di ciò che appare nella sua assenza a causa del disfacimento della storia.
I danneggiamenti e i vuoti generati da terremoti, spoliazioni e cancellazioni, vengono interpretati dall’artista come segnali di un conflitto tra ricerca di eternità e consunzione del quotidiano, per essere trasformati in fenomeni visivi: oggetti dello sguardo che si aggiungono a quelli esposti all’interno del display museale.
L’intervento concepito da Genchi si insinua infatti nelle profondità delle opere non per sondarne l’intenzione semantica, ma per indagarne le parti mancanti che ne compromettono una rappresentazione formale compiuta, e proprio per questo, continuano a echeggiare per lunghe distanze temporali la necessità di trasmissione della propria percezione, oltre la soglia di ciò che è accessibile all’occhio.
L’artista interagisce infatti con le sue collezioni e i suoi spazi architettonici attraverso un percorso di installazioni poligonali, in alcuni casi delimitate da cornici in alluminio anodizzato argenteo, fissate in sospensione alle pareti da tiranti, che affiorano come espressioni mediate di un tempo trascorso non più visibile attraversando sei sale del museo, tra piano interrato, piano terra e primo piano come un fluido dispositivo di compatta coerenza formale.
Il progetto è accompagnato dal contributo critico di Claudio Musso.
Si ringrazia la Galleria Michela Rizzo per la gentile collaborazione e il prezioso supporto.
Il progetto è promosso dall’Istituzione Bologna Musei nell’ambito della sezione ART CITY Polis della quinta edizione di ART CITY Bologna.
Info: www.museibologna.it/arteantica

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Jonas Burgert. Lotsucht / Scandagliodipendenza”, fino al 17 aprile 2017
Il MAMbo presenta la prima personale in Italia dell’artista tedesco Jonas Burgert.
“Lotsucht / Scandagliodipendenza”, curata da Laura Carlini Fanfogna, propone negli ampi spazi della Sala delle Ciminiere 38 dipinti, prevalentemente di grandi dimensioni, creati dall’artista nell’ultimo decennio.
Jonas Burgert, con ogni composizione, con ogni singola pennellata dipinge veri e propri scenari. Le sue opere raffigurano la sua visione della rappresentazione teatrale che costituisce l’esistenza umana, dell’inesauribile bisogno dell’uomo di dare un senso, una direzione e uno scopo alla propria vita. La ricerca si apre ad ogni sfera della ragione, dell’immaginazione e del desiderio generando tele di grandi dimensioni, affollate di figure fantastiche di proporzioni diverse: ci sono scimmie e zebre, scheletri e arlecchini, amazzoni, bambini, a volte il pittore stesso. Questa dinamica soprannumeraria genera un senso di forte inquietudine in chi guarda: i soggetti raffigurati indossano maschere e costumi, ci sono pareti e pavimenti che si squarciano rivelando cumuli di corpi o liquidi incandescenti, mentre un buio inspiegabile incombe ovunque.
Lo scandaglio che troviamo nel titolo della mostra appare con frequenza nelle opere di Jonas Burgert. Scandagliare compulsivamente la realtà in un cimento perpetuo è la passione, l’ossessione dell’artista. Metaforicamente il filo a piombo simboleggia l’equilibrio interiore e la ricerca spirituale. Burgert privilegia l’analisi dei grandi temi esistenziali, in un percorso di approfondimento che non disdegna di avventurarsi in angoli ignoti per esplorare sentimenti, emozioni, ossessioni, demoni, per ridefinire, prova dopo prova, un rinnovato “ubi consistam”, per ripristinare il punto di equilibrio dopo l’abbandono di ogni saldo appoggio nel tentativo di ampliare i limiti della conoscenza personale e rinsaldare le ragioni di vita hic et nunc, per ristabilire il centro di gravità dopo ogni nuova, anche estrema, esperienza.
Si ringrazia Blain|Southern Gallery per la gentile collaborazione e il prezioso supporto.
La mostra rientra nella sezione ART CITY Polis della quinta edizione di ART CITY Bologna.
Info: www.mambo-bologna.org

Museo della Musica – Strada Maggiore 34
“Marco Di Giovanni. Orizzonte degli eventi”, fino al 12 marzo 2017
Il Museo della Musica accoglie il progetto espositivo di Marco Di Giovanni “Orizzonte degli eventi”, nel segno di una trasversalità di generi artistici e idiomi musicali che avvicina alle pratiche artistiche contemporanee le preziose collezioni del museo che documentano la storia della musica europea dal XIII al XIX secolo.
“Orizzonte degli eventi” ricontestualizza alcuni fra i lavori più emblematici realizzati da Marco Di Giovanni negli ultimi anni. L’intervento, appositamente ideato in funzione di due ambienti del museo, acquisisce una pregnanza di particolare densità per la capacità dell’artista di concentrare la sua dimensione espressiva entro un percorso multidisciplinare di complessa configurazione compositiva. Per le sale dedicate agli eventi temporanei Di Giovanni concepisce infatti un display di rigorosa logica immanente che, attraverso una fitta rete di interrelazioni tra diversi linguaggi come scultura, disegno, installazione sonora e performance, invita il pubblico ad andare oltre la soglia del visibile, coinvolgendolo in un’avvolgente esperienza immersiva.
Il progetto, a cura di Sabrina Samorì, rientra nella sezione ART CITY Polis della quinta edizione di ART CITY Bologna.
Info: www.museibologna.it/musica

Casa Morandi – via Fondazza 36
“Ornaghi & Prestinari. Grigio Lieve”, fino al 12 marzo
La mosta “Grigio Lieve” di Ornaghi & Prestinari offre una nuova prospettiva di confronto con la pratica artistica di Giorgio Morandi.
Ricostruendo lo studio del maestro bolognese attraverso un modello virtuale 3D, Valentina Ornaghi e Claudio Prestinari hanno riletto le opere e la poetica di Morandi, ricreando i set dei dipinti e le rispettive composizioni, per dedurne le viste nascoste attraverso cui hanno modellato coni d’ombra in assenza degli oggetti.
Gli artisti hanno lavorato sulla possibilità di dare una forma concreta e tridimensionale alle ombre di quegli oggetti tanto amati e ricorrenti nelle celebri nature morte morandiane. Ne è derivata la produzione di una serie di sculture in plastilina in seguito diventate soggetto degli scatti fotografici che si vedono esposti, insieme alle sculture stesse e a un video, negli spazi di Casa Morandi.
“Grigio Lieve” è una ricerca sulle possibilità della luce e sulle stratificazioni del passaggio del tempo, sulla scultura intesa più come dispositivo e attitudine, sulla luce che conferisce un certo ritmo alle superfici, disegna volumi e ombre nell’immaterialità dell’immagine.
La ricerca dei due giovani artisti milanesi, partendo dall’esercizio quotidiano di Giorgio Morandi, propone anche una riflessione sul ruolo della fotografia nella traduzione bidimensionale della scultura, che rende palpabile la relatività del tempo e del punto di vista, l’attitudine a frammentare la visione globale.
Il progetto, a cura di Roberto Pinto, rientra nella sezione ART CITY Polis della quinta edizione di ART CITY Bologna.
Info: www.mambo-bologna.org

Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
“Chiara Lecca. A fior di pelle”, fino al 19 marzo 2017
Le Collezioni Comunali d’Arte si aprono a uno scenario tra realtà e illusione con la mostra “A fior di pelle” di Chiara Lecca.
All’interno dell’ampio percorso museale situato al secondo piano di Palazzo d’Accursio, in cui è custodito un ricco patrimonio artistico databile dal Duecento agli inizi del Novecento, l’artista interviene in quattro sale (I, IV, XII, XVI) disseminando installazioni che sottolineano la studiata interazione con le peculiari caratteristiche degli ambienti storici in cui si inseriscono.
Fin dagli esordi, la ricerca artistica di Chiara Lecca si focalizza sulla relazione tra uomo e natura per farne emergere la frattura operata dalla società contemporanea e la contraddittorietà insita nel comportamento collettivo umano di rimozione della parte istintiva e selvaggia in contrapposizione alla sfera razionale. Il suo lavoro induce lo spettatore a interrogarsi e a ripensare la propria origine attraverso un immaginario di perturbante forza visionaria, in cui l’elemento animale diventa materia per un processo di ambigua alterazione semiotica.
La mostra, a cura di Sabrina Samorì e Silvia Battistini, rientra nella sezione ART CITY Polis della quinta edizione di ART CITY Bologna.
Info: www.museibologna.it/arteantica
“Algardi, Bernini, Velázquez: tre ritratti a confronto”, fino all’8 maggio 2017
I Musei Civici d’Arte Antica, in collaborazione con i Musei Capitolini di Roma, espongono per la prima volta a Bologna un dipinto di Diego Velázquez (1599-1660).
Nella Sala Urbana delle Collezioni Comunali d’Arte è visibile il “Ritratto di uomo” della Pinacoteca Capitolina, che la critica ha supposto possa essere un autoritratto del celebre artista spagnolo.
L’arrivo del quadro a Bologna, che offre anche l’occasione per ricordare il passaggio dello stesso grande pittore spagnolo nella nostra città nel corso del suo primo viaggio in Italia (1629-1641), presta lo spunto per costruire un breve percorso su alcuni momenti della storia del ritratto nella Roma della prima metà del Seicento, in cui si assiste ad una nuova formulazione di questo specifico genere artistico, destinata a grande fortuna.
La mostra, a cura di Massimo Medica e Mark Gregory D’Apuzzo, accosta infatti allo straordinario dipinto dell’artista spagnolo due opere dei Musei Civici bolognesi, ugualmente significative: il “Busto di papa Gregorio XV” (1621-1622) di Gian Lorenzo Bernini (1598-1680), esemplare in bronzo derivato dal prototipo in marmo richiesto dal cardinal nipote Ludovico Ludovisi in occasione della salita dello zio al soglio pontificio, e la “Testa di San Filippo Neri” (realizzata intorno al 1640) di Alessandro Algardi (1595-1654), modellata in cera rossa e ricavata dalla maschera funeraria del Santo conservata nella chiesa della Vallicella a Roma.
Tre ritratti, dunque, uno in pittura e due in scultura.
Info: www.museibologna.it/arteantica

Museo Morandi – via Don Minzoni 14
“Attualità di Morandi. Opere donate al Museo dal 1999 ad oggi”, fino al 19 marzo 2017
Il Museo Morandi dedica una intera sala del proprio percorso all’esposizione di una serie di opere che dal 1999 a oggi sono entrate a far parte della collezione a seguito di generose donazioni da parte di artisti che, nel loro percorso di ricerca estetica, hanno dichiaratamente guardato all’opera di Giorgio Morandi.
David Adika, Julius Bissier, Ada Duker, Alexandre Hollan, Joel Meyerowitz, Zoran Music, Wayne Thiebaud e Marco Maria Zanin sono gli autori dei 19 lavori esposti, diversi per tecnica e soggetto. Attraverso un confronto dialettico con le opere di Morandi si intende offrire al visitatore una nuova chiave di lettura e interpretazione del suo universo artistico, nonché ribadirne la forte presenza nell’immaginario culturale globale e la sua influenza sulla cultura visiva internazionale.
L’isolamento estetico dell’oggetto o dei gruppi di oggetti e l’apparente ripetitività della rappresentazione, che ritroviamo nelle opere di Thiebaud; la costruzione volumetrica e architettonica dello spazio dove anche il vuoto si fa forma nelle foto di Ada Duker; la dimensione atemporale e metafisica dell’oggetto nelle foto di Adika, Meyerowitz e Zanin; “i silenzi colorati” degli acquerelli di Hollan; la pulizia dell’immagine e il tono cromatico degli acquerelli di Music e Bissier; tutto ciò rimanda al rigoroso atteggiamento di Morandi nei confronti della pratica artistica, intesa come momento di indagine euristica, ovvero occasione per un’analisi obiettiva del dato naturale, territorio dove si celano incanto poetico ed emozione lirica.
Comprendere questo aspetto della ricerca morandiana significa ricondurre la sua esperienza estetica ad un atteggiamento fenomenologico che si esplica nella sua affermazione dell’essere e dell’esistere e nella sua intuizione eidetica che consente di cogliere l’essenza delle cose.
La mostra, a cura di Alessia Masi, rientra nella sezione ART CITY Polis della quinta edizione di ART CITY Bologna.
Info: www.mambo-bologna.org

Museo Medievale – via Manzoni 4
“San Domenico: il volto del Santo nei codici miniati del Museo Civico Medievale 1216-2016”, fino all’11 giugno 2017
In occasione dell’Ottavo Centenario della conferma della regola dell’Ordine dei Predicatori (1216-2016), la piccola esposizione, curata da Ilaria Negretti e Paolo Cova, è dedicata allo studio iconografico delle miniature di Domenico rintracciate nei codici Due-Trecenteschi conservati nella collezione del Museo Civico Medievale.
«…era di statura media, di corporatura delicata, la faccia bella e un poco rossa, i capelli e la barba leggermente rossi, belli gli occhi. Dalla sua fronte, e fra le ciglia, irraggiava un certo splendore, che attirava tutti a venerarlo e ad amarlo. Sempre ilare e giocondo, se non mosso a compassione per qualche afflizione del prossimo. Aveva le mani lunghe e belle. Aveva una grande voce bella e risonante. Non fu affatto calvo, ma aveva la corona della rasura del tutto integra, cosparsa di pochi capelli bianchi.»
In questa mirabile descrizione di Domenico di Guzmán la beata Cecilia Cesarini, partecipe della prima esperienza del nuovo ordine, tratteggia con realismo la sua fisionomia. È interessante notare come le immagini più antiche, realizzate nella seconda metà del XIII secolo, a qualche decennio di distanza dalla morte del Santo (1221), paiono tramandare la memoria del suo vero volto.
Info: www.museibologna.it/arteantica

Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Il valore della tecnica: 120 anni di Officine Ortopediche Rizzoli”, fino al 16 aprile 2017
La mostra, a cura di Officine Ortopediche Rizzoli, presenta pannelli illustrativi, oggetti – fra cui protesi, strumenti, banconi da lavoro – diversi exhibit, videoproiezioni e apparati multimediali, suddivisi in 6 ambiti tematici, che consentono di ricostruire la storia delle Officine Ortopediche Rizzoli dal 1896 ad oggi, sottolineando le scelte, le ricerche, gli indirizzi innovativi che hanno portato a sviluppare tecnologie d’avanguardia.
Il fondatore Francesco Rizzoli dedicò la vita alla medicina, contribuendo concretamente alla nascita dell’Istituto ortopedico (1896) dando come obiettivi il «progresso delle scienze, del bene dell’umanità e del patrio decoro».
Negli anni tra le due guerre mondiali le Officine si specializzarono nella produzione di protesi e ausili per le persone, introducendo, negli anni 1950-’70, anche materiali adatti a soddisfare le esigenze funzionali ed estetiche di un mondo in rapido mutamento.
Le tendenze degli ultimi 30 anni vedono introdurre tecnologie sofisticate e innesti robotici per concorrere non solo al pieno recupero della funzionalità anatomica, ma per consentire di raggiungere anche prestazioni inattese in molteplici campi della vita attiva.
Oggi, dopo 120 anni la sfida non è ancora conclusa: per tenere fede all’idea del fondatore, ossia la vicinanza al paziente nel suo recupero funzionale, Officine Ortopediche Rizzoli è entrata nel gruppo ab medica holding, una realtà leader nella produzione e distribuzione di tecnologie medicali, con una prospettiva di sviluppo sempre più vicina alle esigenze delle persone.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

L’Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.
Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.
Fanno parte dell’Istituzione Bologna Musei: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.
Info: www.museibologna.it.

La Card Musei Metropolitani di Bologna è il servizio attivato in occasione del IX centenario del Comune di Bologna per ampliare l’accessibilità al patrimonio storico artistico della città: un abbonamento che offre accesso illimitato alle collezioni permanenti e ingresso a prezzo ridotto alle mostre temporanee di tanti musei della città e dell’area metropolitana. Vale 12 mesi e costa 25 euro: tutte le informazioni sono disponibili sul sito cardmuseibologna.it.

INDIRIZZI E RECAPITI

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì, domenica e festivi: ore 10-18; giovedì, venerdì e sabato: ore 10-19

Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione solo nei seguenti giorni e orari:
da ottobre a maggio venerdì e sabato ore 14-16; domenica: ore 11-13
da giugno a settembre venerdì e sabato ore 17-19; domenica: ore 11-13

Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 – 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi

Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22
tel. 051 377680
venerdì, sabato e domenica: ore 10-18

Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto: martedì – venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30

Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193916 – 2193930
aperto: martedì – venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30

Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì – venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì – sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13

Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto: martedì – venerdì: ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30

Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica: ore 15-18

Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì – domenica: ore 9-13

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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