Intervista ad Alessio Sitti, regista della Geetit Bologna

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BOLOGNA – Mercoledì al Palasavena avete portato a casa dei punti fondamentali dopo una partita combattuta fino all’ultimo, cosa si puó ancora migliorare?

La vittoria di mercoledì è stata importantissima. Sono due punti preziosi arrivati dopo una rimonta difficile e, oltretutto, dopo giorni in cui abbiamo lavorato in una situazione di totale emergenza. Siamo stati molto bravi a tenere la testa in partita e crederci fino in fondo. Questo dimostra che siamo capaci  di fare buone cose, ma dobbiamo trovare più continuità nel gioco e imparare a gestire meglio alcune situazioni, cosa che non è avvenuta nei primi due set forse. Dobbiamo continuare a lavorare duro e affinare alcuni meccanismi di gioco.

Il pubblico ieri è stato molto sentito, quanta influenza ha avuto sul morale durante il gioco?

Il pubblico dà sempre una mano a noi giocatori ed era importante vincere anche per i nostri tifosi a cui non eravamo riusciti a regalare una vittoria nella prima in casa. Speriamo di vedere sempre più gente in tribuna a sostenerci, e di riuscire a convincerli con i risultati.

Domenica giocherete contro San Donà di Piave, primi nella classifica attuale. Come vi preparerete?

Domenica contro San Donà sarà una partita molto difficile. È un’ottima squadra, che vive un buon momento di forma e che ha sicuramente l’opposto come giocatore di riferimento. Prepareremo al meglio come sempre la partita in questi giorni e lotteremo per portare a casa altri punti preziosi.

So che sei cresciuto e hai giocato tanti anni a Ortona, ora che sei qui a Bologna cosa ti manca di casa?

Di casa ovviamente mi mancano la famiglia e gli affetti, che comunque mi sostengono sempre e cercano di seguirmi il più possibile. Per il resto è la mia prima volta in una grande città come Bologna e devo ancora abituarmi totalmente ai tempi e ai ritmi: a casa è tutto più semplice e tranquillo, soprattutto per gli spostamenti. Infine,  sicuramente il fatto di non vedere il mare dalla finestra è un aspetto con cui devo convivere, come anche negli ultimi anni.

C’è qualche passione particolare che ti piace coltivare fuori dal campo?

Oltre la pallavolo sono uno studente di ingegneria meccanica, e l’obiettivo per quest’anno è anche concludere questo percorso con la laurea magistrale. Portare avanti le due cose contemporaneamente non mi ha mai lasciato molto tempo libero, ma in generale sono un grande appassionato di sport. Mi piacerebbe un giorno provare qualche sport acquatico, surf più di tutti.

Come ti stai trovando in una squadra così variegata per l’età, composta anche da giovanissimi? Il divario è un limite o un valore aggiunto?

Mi trovo molto bene con i compagni di squadra. Siamo un gruppo giovane tutto sommato (penso che nessuno di noi possa essere considerato davvero un veterano) e come hai detto tu c’è anche qualche giovanissimo. Abbiamo tutti grande motivazione e grande ambizione per quest’anno, sia in termini di obiettivi di squadra che personali, e questo ci dà la spinta in più per lavorare bene tutti i giorni.