PARMA – Non si fermano le verifiche sulla salute e sulla stabilità degli alberi del Comune di Parma per garantire sicurezza e decoro negli ambiti pubblici. Il monitoraggio, volto a prevenire cadute delle alberature, si sviluppa con un censimento effettuato da specialisti che negli ultimi giorni ha interessato il patrimonio arboreo del Parco Ferrari.
Le valutazioni sono state eseguite con metodo VTA (Visual Tree Assessment), cioè un sistema di analisi visiva, delle caratteristiche intrinseche (radici, fusto, chioma) ed estrinseche di un albero, in grado di valutare in maniera indicativa lo stato fitosanitario e strutturale, al fine di dare un giudizio complessivo che tiene conto della specie, della varietà, dell’età e della localizzazione in cui l’essenza è radicata, con l’obbiettivo di ottenere una valutazione più oggettiva possibile e fornire indicazioni precise sugli interventi manutentivi da effettuare.
E’ stata eseguito un primo esame speditivo puntuale su tutte le piante del parco, circa 400, al fine di individuare quelle alberature che presentassero difetti e criticità macroscopiche e quindi necessità di interventi.
A seguito degli esami effettuati sono state individuate 71 piante per le quali si rendono necessari successivi approfondimenti mediante analisi di stabilità (eseguite con diversi strumenti quali il martello di gomma, Resistorgaph IML PD 400 in grado di misurare la densità del legno, Tomografo Arborsonic 3d in grado di individuare le cavità interne.)
Le principali criticità riscontrate riguardano: presenza di funghi parassiti come l’Armillaria, che agisce a livello sottocorticale causando danni alle radici, compromettendo la stabilità dell’albero, funghi saprofiti l’Agricybe che evidenzia la presenza di legno non vitale all’interno dell’albero, cavità esposte su fusto e rami principali, con processi di carie in atto e legno destrutturato e segni evidenti di vecchie capitozzature che hanno danneggiato l’alberatura.
Il risultato del quadro diagnostico ha individuato 30 esemplari per i quali è indispensabile l’abbattimento perché ormai a fine vita, con gravi patologie e potenziale pericolo di crollo (di cui 21 pioppi), 6 esemplari con anomalie tali da necessitare di interventi puntuali che ne allunghino il fine vita e 34 alberature che dimostrano uno stato vegetativo accettabile.
Nella settimana dopo ferragosto verranno quindi abbattute le 30 alberature periziate oltre ad altri 8 pini secchi posti nelle vicinanze del parco giochi e dei campi sportivi. Nel periodo autunnale/invernale verranno ripiantate nuove alberature in sostituzione di quelle abbattute, con essenze idonee.