RIMINI – In merito agli articoli di stampa di questi giorni che sollevano interrogativi sull’iter procedurale adottato da Start Romagna per l’operazione di recupero e valorizzazione di un’area di sua proprietà in piazzale Clementini, l’Azienda precisa.
Nel 2018 il Consiglio di Amministrazione di Start Romagna decise di intervenire per recuperare una struttura dal degrado in cui versava, avviando una ricognizione sui costi necessari e contemporaneamente ipotizzando soluzioni per la sua valorizzazione, compreso il coinvolgimento di privati, così da contenere un impegno economico rivelatosi rilevante.
La modalità di individuazione del partner privato è stata supportata anche da opportuni pareri legali, che hanno inquadrato l’ambito di attività a libero mercato e non regolata dal Codice degli Appalti (d.lgs. 50/2016).
Partendo da questo presupposto Start Romagna ha ricercato l’interlocutore in grado di soddisfare vari obiettivi.
La modalità con la quale è stato impostato il percorso per l’individuazione del partner privato era volta ad alleggerire l’impegno economico dell’intervento, coinvolgendo gli investitori stessi nell’iter amministrativo per il cambio di destinazione d’uso e in una serie di interventi migliorativi della struttura, garantendo un valore patrimoniale superiore alla proprietà, un avviamento commerciale che contribuirà positivamente al bilancio di Start Romagna ed infine anche un introito rilevante per l’Amministrazione.
Con questi obiettivi sono state valutate alcune proposte, con il supporto di esperti del settore che hanno fornito indicazioni sulla possibile reddittività dell’area.
Alla luce di ciò è chiaro che il parametro di giudizio sull’operazione debba tener conto di obiettivi, vantaggi, impegni economici necessari e solidità del partner privato. Un’operazione complessa, lunga e sempre ponderata dal CdA di Start Romagna.