“Se non posso ballare, non è la mia rivoluzione”, recita un celebre adagio, e viene da ricordarlo sempre più spesso, in un mondo che si fa sempre più angusto, dove proliferano divieti e restrizioni. È qui che Lorenzo Marino – giovane film maker di origini veronesi, classe 2001, componente della rete nazionale di Smash Repression – mostra come sia necessario, prima di vietare ulteriormente, aprire la mente a realtà differenti, liberando la propria visione dai pregiudizi e dai giudizi affrettati. Il documentario vuole così arrivare a un pubblico vario, toccando a volo d’angelo diverse esperienze artistiche, dove le autorità hanno cominciato, se non proseguito, a imporre limiti. Dalle piazze e gli artisti di strada alle grandi feste “illegali” in giro per l’Europa e le street parade, la festa diventa ora più che mai un atto politico: anche per questo, non si fermeranno le libere espressioni, in opposizione a ogni forma di repressione e discriminazione. In particolare, l’attenzione del documentario non si ferma solo sulla storia dei rave, ma intende analizzare il periodo storico attuale, dagli atti del governo italiano in seguito al rave di Modena del 2022 a oggi, con le voci dei protagonisti e di chi ha sempre raccontato l’origine e il senso dei free party (tra cui lo scrittore Vanni Santoni).
INTERDIT
Vietate ballare. Vietato suonare. Vietato esistere.
di Lorenzo Marino
AL CINEMA A BOLOGNA
GIOVEDÌ 20 MARZO
Cinema Galliera, ore 21.30
per il ciclo Sala Open
IN STREAMING DAL 17 MARZO SU OPENDDB
Dalle piazze e gli artisti di strada alle grandi feste “illegali” in giro per l’Europa e le street parade, la festa è ora più che mai un atto politico.
L'Opinionista © since 2008 - Emilia Romagna News 24 supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Contatti - Archivio news - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - X