RIMINI – Accoglienza e solidarietà sono i valori che guidano la campagna nazionale #ioaccolgo, promossa da oltre 40 organizzazioni della società civile, enti e sindacati italiane e internazionali, nata per dare visibilità e mettere in rete le esperienze diffuse di solidarietà e di cooperazione messe in campo nel nostro Paese. Una campagna alla quale anche il Comune di Rimini e il Comune di Santarcangelo, da sempre attenti alle politiche finalizzate all’inclusione e all’accoglienza, hanno deciso di aderire. L’obiettivo della campagna è quello di tenere alta l’attenzione e la mobilitazione sui temi dell’integrazione, sulle violazioni dei diritti e sull’esclusione sociale dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione, promuovere la tutela dei diritti fondamentali delle persone. Da qui la volontà di lanciare un appello a Governo e Parlamento in cui si chiede di abrogare i Decreti Sicurezza e di annullare gli accordi con la Libia, oltre a una revisione complessiva delle politiche sull’immigrazione.
“La campagna #ioaccolgo valorizza l’esperienza di rete, approccio che il Comune di Rimini e quello di Santarcangelo hanno fatto propri attraverso una sinergia e un rapporto costanti – sottolineano gli assessori di Rimini e Santarcangelo Gloria Lisi e Danilo Rinaldi – La collaborazione è indispensabile ancor più su un tema complesso come l’accoglienza, che si sviluppa attraverso dinamiche che gli enti locali non possono controllare. Ecco perché fare rete è necessario per dare risposte tempestive e di qualità sul tema dell’accoglienza nell’ambito del territorio provinciale”.
La rete sviluppata da #ioaccolgo è molto vasta e ramificata ed è presente anche a Rimini con un comitato territoriale che coinvolge Arci, Cgil, Anolf, Anpi, Ass. Libertà e Giustizia, Legambiente Valmarecchia Aps, Rete degli studenti medi, Unione Degli Univeristari, Ass. Vite in transito, Ass. Ardea, Ass. Rimini Umana, Ass. Papa Giovanni XXIII, Coop. Cento Fiori, Caritas, Libera, Coordinamento Democrazia Costituzionale, Manifesto Contro l’odio e l’ignoranza. Il progetto prevede come gesto simbolico l’esposizione di una coperta termica dorata nelle proprie sedi.