Storie che raccontano tra l’altro di debiti di sicurezza nei luoghi di lavoro, debiti di sostegno alle fragilità delle persone e delle comunità, debiti delle età giovanili, debiti di felicità. E numerose altre forme di debiti, rispettivi crediti, e ridiscussioni di concetti fondamentali come l’impegno, la credibilità e la fiducia, modellate dal trascorrere del tempo e tramandate attraverso i processi di sedimentazione della memoria.
Di tutto ciò si discuterà dal 19 al 22 settembre a Bologna, con la riproposta di un format di “evento diffuso” che animerà diversi spazi della città. Da quelli della Cineteca, che per la prima volta metterà a disposizione anche la suggestiva cornice del Cinema Modernissimo, fresco di riapertura, alle sale dello Stabat Mater presso l’Archiginnasio, per proseguire con Palazzo Zambeccari, sede della Fondazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, e la Biblioteca SalaBorsa.
Location prestigiose che ospiteranno numerosi eventi, con il coinvolgimento di magistrati, esperti di diritto e di economia, sociologi, letterati, giornalisti e rappresentanti della società civile, nell’ambito di un cartellone che contemplerà sia momenti di approfondimento e analisi, sia iniziative a maggiore carattere divulgativo e di intrattenimento.
Tutto ciò, con l’intento di intercettare l’attenzione della cittadinanza più attiva e partecipe, composta da studenti, associazioni, professionisti, esperti e altre persone interessate all’evoluzione dei rapporti tra giurisdizione e insolvenze, e ai cambiamenti dei modelli delle relazioni sociali e mediatiche che ne derivano.
Come ormai da prassi, gli incontri del Festival, il cui calendario di dettaglio è in via di definizione, saranno fruibili sia in presenza sia a distanza, anche dopo il loro svolgimento, con l’obiettivo di ampliare il più possibile la loro divulgazione. Tutti saranno inoltre e come sempre a carattere gratuito, previa iscrizione sul sito www.insolvenzfest.it.
Tra le conferme di una formula di evento che, anno dopo anno, consolida il proprio radicamento nel tessuto bolognese, anche quest’anno InsolvenzFest potrà contare sul tradizionale appoggio delle istituzioni locali e degli Ordini professionali che concorrono alla sua organizzazione tramite patrocini e numerose forme di collaborazione.
Novità 2024, la nascita del podcast InsolvenzFest. Le voci della crisi che, aspettando settembre, riproporrà su Spotify un’accurata e interessante selezione dei dialoghi organizzati nelle precedenti edizioni del Festival.
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