Parma

Insolito Festival: l’XI edizione presentata in Municipio

Torna a Parma dal 31 agosto al 20 ottobre Insolito Festival, a cura di Micro Macro ets, con un’undicesima edizione ricca di appuntamenti tra spettacoli, laboratori e formati inediti per il pubblico adulto e per l’infanzia

PARMA –  L’undicesima edizione di Insolito Festival, a cura di Micro Macro ets, si terrà a Parma, dal 31 agosto al 20 ottobre 2024. Presentata in mattinata dalla Sala di Rappresentanza del Municipio da  Lorenzo Lavagetto, Vicesindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Parma, Caterina Bonetti – Assessora ai Servizi Educativi e alla Transizione Digitale del Comune di Parma, Luca Trentadue Consigliere del Consiglio Generale della Fondazione Monteparma, Veronica Corchia – Responsabile relazioni esterne e CSR di Conad Centro Nord e da Beatrice Baruffini e Riccardo Reina – Micro Macro ets che hanno la Direzione Artistica Insolito Festival.  Quest’anno Insolito conferma le linee progettuali che da tempo caratterizzano la rassegna: un programma ricco di appuntamenti, disseminati nei diversi quartieri della città, dedicati ai linguaggi della scena contemporanea nelle sue diverse declinazioni per un pubblico adulto e per le famiglie. Spettacoli teatrali, laboratori, un focus sull’infanzia e sulle nuove generazioni, una serata danzante, inedite forme di teatro partecipativo: così Insolito Festival vuole proporsi come spazio di incontro, riflessione, condivisione comunitaria attraverso il teatro e le arti performative.
Picchiopicchiobattobatto è il titolo dell’undicesima edizione di Insolito Festival, una parola inventata da Alessandra Belledi. Dentro ci leggiamo un lascito, un invito ritmato alla domanda, allo svisceramento con il fine della scoperta, alla non resa davanti a quei muri senza soglie, indesiderati, che ci confinano come singoli individui, e che sono invece da bucare, picchiettare, rompere minuziosamente, mettere in dubbio. Nella parola – quasi filastrocca dadaista – di Alessandra scorgiamo immagini multiformi, spensierate ma tenaci, durature, declinate al presente e mentre la pronunciamo divertiti, ci ricordiamo delle promesse all’origine del progetto di Insolito Festival e allarghiamo l’invito alla comunità: il teatro è quel luogo in cui è ancora possibile rappresentare e coltivare un desiderio di cambiamento, di giustizia, di impegno sociale, poetico e politico, perché permette di aprire squarci decisi sul presente. E in Picchiopicchiobattobatto non possiamo non sentire il gioco, la conta, il rito che naturalmente include l’infanzia, che la nomina fruitore privilegiato, destinatario capace di decifrare questo oracolo a suo modo.
Focus infanzia: un laboratorio
Partiamo allora da qui. L’undicesima edizione di Insolito Festival presenta un focus dedicato  all’infanzia e alle nuove generazioni. Ad inaugurarlo il percorso-laboratorio Furie d’infanzia, una collaborazione tra Micro Macro, Artétipi e Sala Santa Brigida, per bambini e bambine dai 7 ai 10 anni: una settimana intensiva per incontrare i linguaggi della scena (parole, corpo, suono, materia) sul tema della furia come origine e furore creativo, affidato ad artisti e artiste che interrogheranno l’infanzia, attraverso le pratiche che alimentano la loro ricerca. Il percorso confluirà nella creazione di una fanzine originale che verrà presentata durante il Festival (dal 2 al 6 settembre, dalle 10 alle 16, Sala Santa Brigida – info e prenotazioni via mail a insolitofestival@gmail.com entro il 20 agosto).
Focus infanzia: gli spettacoli
Inaugura la programmazione per l’infanzia, reduce da un grande successo nelle vetrine e festival italiani dove è stato acclamato dal pubblico di ogni età, il coreografo giapponese Kenji Shinohe, con un’originale creazione tra teatro e danza sugli emoticon o “faccine” usate nei dispositivi digitali: una divertente e irriverente riflessione sulle emozioni e sulla capacità di esprimerle (K-(A)-O – faccine, 7 settembre). In programma poi le proposte di due compagnie insignite entrambe del Leone d’Argento alla Biennale di Venezia, destinate a soli bambini e bambine, sanciscono l’importanza di esperienze esclusive per l’infanzia, intime e ravvicinate, per proporre una relazione teatrale da vivere in prima persona, da agire e sperimentare. Jinn (29 settembre) del gruppo Anagoor, è un viaggio iniziatico alla ricerca del proprio genio interiore, mentre Olympus Kids/Demetra (20 ottobre) è il secondo capitolo presentato in Italia dei catalani Agrupación Señor Serrano, che uniscono il mito greco a modellini Lego, nuove tecnologie e interazione tra performer e pubblico per parlare di ecologia e riflettere sullo spreco delle risorse del pianeta.
E se di origini si parla quando si fa riferimento all’infanzia, questo focus non poteva non accogliere uno dei capolavori del teatro per le nuove generazioni, un cult che ha segnato profondamente la storia del teatro in Italia e che Insolito desidera proporre ai bambini e bambine di oggi. Torna a Parma, dopo tanti anni e più di 700 repliche, il pluripremiato Romanzo d’Infanzia, nato dalla collaborazione tra Letizia Quintavalla, Bruno Stori, Antonella Bertoni e Michele Abbondanza (19 ottobre).
Infine, fresco di debutto e acclamato dalla critica, l’ultima storia sulle spalle di Emanuela Dall’aglio, che ha innovato il teatro di figura con i suoi vestiti che si trasformano in paesaggi, scenografie, personaggi per raccontare favole classiche rivisitate magistralmente (Ti vedo. Le leggenda del Basilisco, 6 ottobre).
Per le nuove generazioni anche il progetto Leone che striscia (10 ottobre) nato dalla collaborazione tra Davide Giordano e Riccardo Reina per portare in scena le dinamiche del bullismo e mostrare ai ragazzi e alle ragazze un punto di vista che non dà nulla per scontato e che tenta, attraverso un sofisticato meccanismo teatrale, di scardinare cliché e coinvolgere in un’esperienza diretta spettatori e spettatrici. Grazie al Contributo della Fondazione Pizzarotti il progetto si arricchisce con due repliche straordinarie per le scuole secondarie della città.
Per un pubblico adulto – un teatro emergente
Numerose in questa edizione le formazioni emergenti che si sono distinte nel corso dell’ultimo biennio per originalità di forme e contenuti: rappresentano un coro multiforme di voci, pensieri, riflessioni che si iscrivono con forza nell’attualità, entrando a far parte del contemporaneo teatrale, alle quali Insolito Festival desidera lasciare un grande spazio di azione.
Così il vincitore di Premio Scenario 2023 Leonardo Tomasi si presenta con il desiderio di indagare la difficile relazione con la proprio terra, la Sardegna, giocando con stereotipi e luoghi comuni, fino a decidere di simulare sequestri di persona ispirati da un contorto senso identitario (Anonimasequestri, 8 ottobre); Pietro Giannini con La costanza della mia vita, porta una storia intima e potente davanti agli occhi del pubblico, con straordinario coraggio  (17 settembre).
Un debutto nazionale, invece, quello della Compagnia del Mignolo, che unisce circo, teatro di figura, teatro d’attore e affronta il tema delle superstizioni trasversali alle culture, componendo un ritratto vivace, grottesco, fresco e di grande efficacia (Credenze. Essere superstiziosi è da ignoranti, non esserlo porta male, 16 ottobre). Il Gruppo RMN ci porta a Rimini, dopo una lunga ricerca post Pandemia, attraverso interviste e documentazioni, guidati poeticamente da Pier Vittorio Tondelli; in scena una sorta di musical, coro scapestrato, storie narrate da alcuni personaggi della riviera romagnola, in un mélange tra cinema, teatro, documentario (Rimini, 3 settembre).
Infine, già ospite di Insolito nel 2021 con il premiato Casa Nostra, torna a Parma Hombre Collettivo con l’ultima produzione Alle Armi: un teatro civile e politico insieme, che non rifugge da tematiche scomode e delicate, ma affronta attraverso una sapiente drammaturgia d’immagini, teatro d’oggetti e teatro fisico, il tema del mercato internazionale delle armi (12 ottobre).
Temi scomodi, conturbanti, che, grazie a un teatro “di indagine” e per mezzo di dispositivi tecnologici innovativi, trovano uno spazio per essere messi in discussione, attraverso l’incontro col pubblico.
Per un pubblico adulto – dal gioco di ruolo alla danza
Un teatro partecipativo, immersivo, che prevede il coinvolgimento del pubblico a numero chiuso, è quello del duo svizzero Trickster-P. The game è un dispositivo performativo, che indaga la forma del gioco di società, condotto da due performer che invitano spettatori e spettatrici a confrontarsi sulle dinamiche del sistema economico e sociale per costruire strumenti collettivi per un possibile cambiamento (20, 21, 22 settembre).
In programma spettacoli che affrontano tematiche delicate, misurandosi, ad esempio, con la memoria e il suo sbiadire per colpa della malattia, o per colpa di una catastrofe ambientale. Dopo Gli Altri e Il capitale, torna, atteso, il gruppo bolognese Kepler – 452 con Album, la loro ultima produzione: un’indagine poetica sull’impossibilità di immaginare quello che potremmo essere, quando la memoria diviene rimozione di ciò che siamo stati (13 settembre).
Un altro atteso ritorno, qui in una nuova veste, per la prima volta insieme, la danzatrice e coreografa Silvia Gribaudi, già applaudita nell’edizione 2023, e Marta Dalla Via, drammaturga e attrice. Saranno proprio loro ad inaugurare il Festival nello Spazio Malerba: The Doozies apre la rassegna come grande e contemporaneo omaggio al teatro e alla danza, portando una riflessione su due eroine, Eleonora Duse e Isadora Duncan, che hanno consacrato le loro vite all’arte.
Tra teatro e danza anche il duo Panzetti-Ticconi che, tra Berlino e Torino, si conferma come una delle realtà artistiche più interessanti della danza d’autore. Dal 2008 i due performer-danzatori conducono una ricerca su tematiche legate alla storica unione tra comunicazione, violenza e potere, attingendo a immaginari antichi, che ben si intersecano con la contemporaneità. AeReA evoca la stretta e antica fratellanza tra sudario e bandiera, oggetto che simbolicamente rappresenta unione e separazione insieme (19 settembre).
Si consolida la relazione con Lenz Teatro che si connette a Insolito Festival con un nuovo capitolo di Haiku, quest’anno sul tema dell’aria. Inserendosi nel contesto urbano, riadattando le creazioni a luoghi solitamente frequentati per altri scopi, le opere di Lenz contribuiscono ad arricchire le connessioni con la città, nell’ottica di ecosistema teatrale etico, che non dismette le produzioni del passato, ma le rigenera attivamente.  E sempre grazie alla collaborazione con Lenz, Insolito Festival ospita un giovane alla sua prima esperienza autoriale: Giulio Santolini, già in Collettivo Cinetico e Sotterraneo, porta in città il suo Le Baccanti. Fare schifo con gloria (28 settembre): una primavera tra i rifiuti, una festa irriverente e iconoclasta sulle macerie della nostra civiltà per chiedersi cosa sia oggi il Dionisiaco e cosa significhi perdere il controllo.
Giovane autrice, al suo esordio, è anche Eleonora Longobardi con Casa Maqrol, proveniente dal corso Antimateria e premiata, nel 2024, da Progetto Cantiere, rete che intercetta chi intende avvicinarsi  con creazioni originali ai linguaggi del teatro di figura; con Toccami (25 settembre), spettacolo multidisciplinare e interattivo, Longobardi affronta il tema del piacere sessuale, rifuggendo un approccio didattico, condividendo convinzioni, dubbi, fallimenti per liberare l’argomento dal silenzio e dai falsi miti.
Nuovamente in scena i ragazzi e le ragazze del CUT- centro universitario teatrale, dell’Università di Parma, guidati da Beatrice Baruffini, con un progetto che approfondisce le relazioni contemporanee con le non cose a partire dalle riflessioni del filosofo Byung-chul Han, che ci definisce, a causa delle interazioni con i dispositivi digitali, phono sapiens (Insight, 18 ottobre). Un progetto corale, di ricerca, che porta in scena lo sguardo e il punto di vista di una generazione che ha scelto il teatro come linguaggio privilegiato per raccontarsi.
Insolito Festival sarà anche l’occasione per presentare la nuova creazione di Micro Macro, sperimentata in città in due appuntamenti nei precedenti mesi di giugno e luglio. Torna, rivisitato, il Silent Book Party, un excursus da ballare e ascoltare, attraverso le hits musicali e i best sellers del novecento, che si protende in avanti fino a diventare una festa danzante, fruibile con cuffie wireless in spazi urbani, insoliti e nascosti (4 e 5 ottobre).
Un laboratorio per il pubblico adulto – Forever nobody
Non solo professionisti, ma anche persone alla loro prima esperienza attorale, saranno i partecipanti e le partecipanti invitati al laboratorio sul comico a cura di Baladam B-side, già presente al Festival nelle edizioni passate con Surrealismo capitalista (2022) e Pigiama Party (2023). Forever nobody (9-10-11 settembre, con esito aperto al pubblico) è un percorso ironico di educazione all’assenza, rivolto alla cittadinanza, come strategia di liberazione dai modelli predominanti e dagli immaginari collettivi (info e iscrizioni via mail a insolitofestival@gmail.com entro il 20 agosto).
Le collaborazioni
Anche quest’anno la rassegna toccherà numerosi luoghi e quartieri della città di Parma, consolidando le collaborazioni sul territorio avviate negli anni precedenti e inaugurandone di nuove.
L’undicesima edizione ripete l’inaugurazione in Quartiere Montanara, dove abiterà Largo Otto Marzo con gli spazi della Biblioteca Malerba e il Parco Pubblico di Villa Parma, grazie alla preziosa collaborazione con ASP Ad Personam. Grazie a Lenz il Chiostro dei Paolotti della Facoltà di Lettere verrà risignificato, diventando uno spazio performativo. Tra i nuovi spazi, per la prima volta ad ospitare il Festival, la Sala Santa Brigida, che ospiterà entrambi i laboratori, Furie d’infanzia e Forever Nobody, e il Teatro della Scuola Anna Frank, nel quartiere della Crocetta.
Gli altri luoghi del Festival: il centro storico con l’Oratorio di San Tiburzio, ColonneVentotto, e il Teatro Due; Lubiana/Sidoli, con il Teatro Europa; San Leonardo, con il Lenz Teatro; Cittadella con la Sala Civica Cittadella al Parco Bizzozero; Baganzola con il Postwar Cinema Club; il comune di Collecchio con il Teatro alla corte di Giarola.
Insolito Festival a cura di Associazione Micro Macro, è realizzato con il contributo di Comune di Parma, Regione Emilia-Romagna, Ministero della Cultura, Fondazione Monteparma, Conad Centro Nord, Fondazione Pizzarotti per il progetto Leone che striscia e con la collaborazione di Artétipi, Asp Ad Personam, Associazione UOT, Capas/Università degli Studi di Parma, ColonneVentotto, E’Bal, Europa Teatri, Fondazione Teatro Due, Il Rumore del Lutto Festival, Lenz Fondazione, Postwar Cinema Club, Santa Brigida Teatro.
Direzione artistica Beatrice Baruffini e Riccardo Reina; direzione tecnica Riccardo Reina; organizzazione Angela Forti; biglietteria Dino Todoverto e Laura Cupellaro.
INFORMAZIONI
il programma dettagliato del festival e le informazioni sono disponibili al sito www.associazionemicromacro.com
infoline 3271966873 (anche Whatsapp) – insolitofestival@gmail.com
Facebook Insolito Festival – Instagram festival_insolito
BIGLIETTERIA 
Biglietto intero €8, ridotto €5 (under18, studenti, Argento Vivo)
Biglietto unico €10 per gli spettacoli The Game (20, 21 e 22 settembre) e Silent Book Party (4 e 5 ottobre)
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria telefonicamente o via mail per Forever Nobody (11 settembre) e Insight (18 ottobre)
Biglietti in vendita online al sito www.vivaticket.com, presso tutti i punti vendita abilitati o presso i luoghi di spettacolo a partire da un’ora prima dell’evento (per la vendita in loco la disponibilità non può essere garantita).
LABORATORI
partecipazione gratuita, iscrizioni via mail a insolitofestival@gmail.com entro il 20 agosto
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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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